Formare i futuri manager delle grandi istituzioni musicali italiane e internazionali
Aperte le iscrizioni a Firenze per il Master di I° livello. Intervista a Marco Mangani
Progettare il futuro della musica
Aperte le iscrizioni a Firenze per il Master che guarda ai nuovi manager della classica
di Cécile Prakken
Formare i futuri manager delle grandi istituzioni musicali italiane e internazionali. È questo l’obiettivo dell’innovativo Master di I livello dedicato alla Creazione e sviluppo di nuovo pubblico per la musica dal vivo, organizzato dal Sagas – Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo dell’Università degli Studi di Firenze. Un percorso dal titolo emblematico, rivolto a un tema fondamentale come quello del necessario ripensamento e ammodernamento delle strategie di produzione, comunicazione e fruizione della musica dal vivo.
Ne parliamo con Marco Mangani, professore di Musicologia e Storia della musica presso l’Università di Firenze, che insieme a Paola Carruba, manager Rai e psicologa, già sovrintendente dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, è docente coordinatore del Master.
Professor Mangani, a chi si rivolge il Master in Creazione e sviluppo di nuovo pubblico per la musica dal vivo?
Il percorso è aperto a tutti gli studenti in possesso di una Laurea triennale o magistrale, oppure di un Diploma AFAM di primo o secondo livello, interessati a un percorso altamente individualizzato e professionalizzante nel campo della promozione, gestione e sviluppo della musica dal vivo, in particolare in ambito operistico, cameristico e sinfonico. Con un focus, come si evince dal titolo stesso del Master, sul nuovo pubblico: non basta la qualità, occorre saperla comunicare con le giuste strategie, guardando il fenomeno musicale anche una prospettiva di marketing, sociologica e tecnologica.
Un approccio multidisciplinare, quindi.
Esatto! Per l’ambito a cui io stesso faccio riferimento, quello delle discipline musicologiche, si tratta di trasmettere il valore non solo strettamente artistico, ma culturale e umano a tutto tondo, del nostro patrimonio musicale. Noi ancora oggi ascoltiamo Beethoven, Verdi e Puccini perché siamo, magari inconsapevolmente, loro eredi: saper comunicare tutto questo significa trasmettere la contemporaneità e l’importanza della grande musica per la nostra vita e la nostra società.
Quali sono i possibili sbocchi professionali?
Sappiamo per esperienza che le istituzioni musicali sono alla ricerca di giovani operatori qualificati. I partecipanti alla prima edizione del Master sono occupati presso importanti realtà italiane ed europee (dall’Arena di Verona alla Staatskapelle di Dresda) con ruoli nell’ambito dell’education, della produzione e della direzione artistica. Da questo punto di vista, fondamentale è il momento di tirocinio, concordato con i ragazzi in base alle loro attitudini ed esigenze, capace di aprire nuove prospettive e introdurli concretamente nel contesto lavorativo di un teatro, di un festival o di una stagione concertistica.
Come si sviluppa il percorso di studi?
Il Master, della durata di 11 mesi, prevede una formula a frequenza mista: dopo una serie di corsi frontali (con possibile fruizione a distanza), agli studenti verranno proposti momenti laboratoriali e seminari, per i quali è richiesta la partecipazione in presenza. Si terrà presso il PIN – Polo di Prato, a pochi passi dalla stazione ferroviaria di Prato Porta al Serraglio (distante 20 minuti da quella di Firenze S. Maria Novella). Le iscrizioni sono aperte fino al 30 gennaio 2026; l’inizio delle attività è previsto per il mese di marzo
Dove si possono reperire ulteriori informazioni?
Tutti i dettagli sulle procedure e la prova di ammissione, il piano di studi e la quota di iscrizione sono disponibili alla pagina https://www.pin.unifi.it/pinews/81-eventi/1783-master-universitario-in-creazione-e-sviluppo-di-nuovo-pubblico-per-la-musica-dal-vivo-aa-2025-2026. È anche possibile contattarmi personalmente all’indirizzo marco.mangani@unifi.it, specificando “Master Musica” nell’oggetto della mail.