“Jet Sex, diario erotico sentimentale” di Rita Rusic, riflessioni carnali e spirituali al femminile sull'amore e l'erotismo.

Così l’attrice e produttrice cinematografica dava forma al suo estro letterario e con ottimo successo. Sono infatti pagine gradevoli alla lettura, dove a essere protagonista è sempre il punto di vista femminile, che si sviluppa attraverso riflessioni sui temi dell’amore, dei sentimenti, della sessualità.

 

Una silloge di racconti piacevole, fluida, delicatamente erotica. Così definirei l’opera di Rita RusicJet Sex, diario erotico sentimentale”, pubblicata nel 2008 con Mondatori. Così l’attrice e produttrice cinematografica dava forma al suo estro letterario e con ottimo successo. Sono infatti pagine gradevoli alla lettura, dove a essere protagonista è sempre il punto di vista femminile, che si sviluppa attraverso riflessioni sui temi dell’amore, dei sentimenti, della sessualità. Sono storie, a volte monologhi, dove vengono espresse le avverse sensazioni che si provano davanti a situazioni tanto forti, che hanno a che vedere con l’amore, con la passione, la vita coniugale, le avventure sentimentali.

Ti amavo tantissimo. Ti amavo così tanto da sentirmi svenire. Mi brillavano gli occhi e sulla bocca avevo un sorriso perenne. Ero pazza di te. Pazza da crederti perfetto. In pochi giorni ho cambiato la mia vita, le mie abitudini. Volevo stare con te il più possibile. Vivevo aspettando che mi chiamassi. Per quei momenti insieme. Mi sono lasciata tutto alle spalle senza rimpianti, e ho ricominciato per te. Mi chiamavi e io correvo, anche se stavo lavorando. Lasciavo tutto.”

Una breve citazione dal libro, dal racconto “Il mio giocattolo”, dove si evince uno stile semplice, ma ispirato, composto da frasi secche e dirette. Si percepisce il fervore con il quale la scrittrice l’ha scritto, con racconti che mantengono viva la fiamma dall’inizio alla fine, racconti che danno luogo a una riflessione a mio avviso interessante: quanto è cambiato il mondo dal 2008? Qui ancora abbiamo un punto di vista femminile come soggiogato all’uomo, è spesso infatti lui ad avere il dominio delle situazioni e il coltello dalla parte del manico. È la donna quella a fermarsi davanti allo specchio, a riflettere, a sentirsi sbagliata, ad arrabbiarsi, a piangere. Sono infatti poche le narrazioni dove è la donna ad avere l’egemonia delle situazioni, di norma è il contrario. Non so, viene da pensare che oggi, nel 2025, si potrebbe scrivere lo stesso libro, ma al contrario, dato che spesso e volentieri ormai è l’uomo a inseguire una donna che si fa sempre meno preda e più cacciatrice.

Quello che emerge dal libro è anche quella splendida peculiarità femminile che si sta sempre più perdendo: la sua seduttività, la sua carica erotica, la voglia di lasciar splendere completamente la sua lussuria, caratteristiche che oggi nella società del politicamente corretto e della LGBT sono quasi denigrate. Che peccato, mi viene da dire, cercare di limitare una cosa tanto bella e per giunta naturale, cercare di limitare la potenza della donna. Già, perché la Donna è da sempre rappresentazione di femminilità e sensualità e queste non sono caratteristiche esteriori, non è solo un’apparenza corporea, è una forma mentis che si costruisce, un’opera d’arte che si erige pennellata dopo pennellata. E invece questa società vorrebbe derubare la Donna della sua meraviglia, parificarla all’uomo, creare una civiltà di “metrosexual”. No, non ci sto, la bellezza femminile è impareggiabile e deve essere messa in condizione di essere valorizzata e non denigrata.  

Jet Sex”, un libro da leggere. Non parla solo di sesso, come suggerirebbe il titolo, parla di molto più, della Donna a tutto tondo.