Grande successo per il libro ‘Lasciato Indietro’ di Dino Tropea:: Riccardo Ferrero e l’autore celebrano resilienza, letteratura e impegno sociale tra arte e memoria

La voce antica del Gianicolo e la maestosa Fontana dell’Acqua Paola hanno fatto da cornice a un evento che ha unito letteratura, memoria e impegno sociale

Grande successo per il libro dal titolo ‘Lasciato Indietro’ di Dino Tropea al Gianicolo

Insieme a Riccardo Ferrero celebrata resilienza e memoria


Lasciato Indietro al Fontanone del Gianicolo: Riccardo Ferrero e Dino Tropea celebrano resilienza, letteratura e impegno sociale tra arte e memoria

La voce antica del Gianicolo e la maestosa Fontana dell’Acqua Paola hanno fatto da cornice a un evento che ha unito letteratura, memoria e impegno sociale. Qui, davanti a uno dei simboli eterni della città, Dino Tropea ha presentato il suo libro Lasciato Indietro: Un Tributo alla Forza della Resilienza di Fronte alle avversità, già insignito della menzione speciale a Casa Sanremo Writers 2025 (RAI Cultura). Non una semplice autobiografia, ma un vero manifesto culturale e umano, capace di parlare a più generazioni.La serata è stata calorosa e intensa: amici di sempre, sostenitori storici e nuovi lettori si sono ritrovati insieme in un abbraccio collettivo che qualcuno, dal pubblico, ha definito:
“l’onda di Lasciato Indietro. Un’onda che cresce, fino a diventare movimento. L’autore spesso ironizza con questo gioco di parole: L’asciato Indietro? Si, ma sempre in movimento.”
Un libro che diventa voce collettiva, nato dal racconto intimo di un’infanzia segnata da abbandoni e ferite, si trasforma in un’opera corale che mette al centro i diritti dei minori, l’educazione come strumento di emancipazione, il contrasto a bullismo e alienazione parentale, la tutela della salute psicofisica (in particolare quella mentale) e il diritto a una sanità pubblica che non lasci indietro nessuno. Il testo affronta anche burocrazia come potere, sicurezza sociale e giustizia, fino a proporre una separazione consapevole e civile regolata da contratti prematrimoniali, in linea con la sentenza della Cassazione n. 20415 del 21 luglio 2025. Questi capisaldi, intrecciati alla narrazione autobiografica, trasformano il dolore in proposta collettiva e indicano una direzione per un futuro più equo. La scrittura diretta di Tropea mette al centro resilienza e rinascita, mostrando come dal dolore possa nascere forza.Particolarmente toccante è stato il ricordo del professor Agostino Bruzzone, autore della prefazione e recentemente scomparso: un momento silenzioso, condiviso con commozione, che ha legato il mondo accademico alla comunità presente.Gli ospiti e la coralità degli interventi.
A condurre la serata è stato Riccardo Ferrero, regista e sceneggiatore, che ha saputo trasformare la presentazione in un racconto collettivo. Con Tropea ha condiviso non solo un’affinità umana, ma anche il parallelo sorprendente tra cinema e vita militare, due mondi diversi ma uniti da disciplina, ruoli e responsabilità.
Accanto a lui l’attrice e autrice Paola Lorenzoni ha dato voce a pagine intense del libro, leggendo poesie come Ad Onda, dedicata alla figlia, e Catania, omaggio alla città natale, insieme a brani tratti da Lasciato Indietro e Lasciare Andare. Le sue interpretazioni hanno reso palpabile il cuore del testo, sospeso tra memoria e distacco, dolore e rinascita.
La giornalista e amica dell’autore Viviana Normando ha scelto invece La storia si ripete, un viaggio che dalla preistoria giunge fino ai conflitti moderni. La sua lettura ha fatto emergere la ciclicità della violenza, ricordando come oggi la guerra si combatta per le stesse ragioni per cui i Neanderthal furono soppressi: dominio, risorse e paura dell’altro. Un’amara verità che ha lasciato nel pubblico un interrogativo attuale:
“l’umanità è pronta a non essere ancora una volta lasciata indietro?”
Il musicista Nicola Buffa e l’attore emergente Emanuele Vincenzo Ferrara hanno portato la loro presenza artistica, offrendo respiro trasversale e rafforzando il legame tra parola, suono e scena, segno di come l’opera di Tropea sappia dialogare con linguaggi diversi.
La dottoressa Imma Savarese, pediatra e neonatologa del Bambino Gesù, compagna di vita di Tropea e prima lettrice del libro, ha condiviso l’emozione di ritrovarsi co-protagonista della storia. Ha raccontato come tra le pagine abbia riconosciuto parti intime del suo amato e come la cura, nella vita come in medicina, sia sempre un gesto d’amore che accompagna fragilità e rinascite.
La psicologa Sonia Buscemi, amica di lunga data, ha definito Lasciato Indietro “un saggio psicologico travestito da autobiografia”. Ha spiegato come la scrittura sappia trasformare la ruminazione del dolore in parola liberata, rivelando la funzione catartica che fa del libro non solo testimonianza, ma anche strumento di guarigione collettiva.
La partecipazione dell’amicoGenerale Pietro Barbera, rappresentante della Pro Loco di Focene, ha suggellato il legame tra letteratura e territorio. Così come la presenza di Padri in Movimento, associazione che promuove la bigenitorialità, a ribadire che il libro non è solo testimonianza ma anche proposta concreta.
Grazie al contributo dell’Associazione Il Posto delle Fragole e del progetto Cadenze Letterarie, la serata ha unito teatro, musica, psicologia e impegno sociale in un unico percorso.
Le immagini della serata, firmate dal fotografo delle celebrità Giancarlo Fiori, amico di Mondo Spettacolo, hanno fissato l’anima dell’evento. Insieme ai giornalisti presenti, tra cui Massimiliano Baglioni e Gabriele Steri, i suoi scatti sono diventati autentici testimonial di Lasciato Indietro.
Lasciato Indietro non è più soltanto un libro. È un’esperienza che diventa comunità, un’onda che raccoglie voci diverse e le trasforma in messaggio universale: non lasciare nessuno indietro.