Sbarbati: "Oggi l'Europa deve affrontare il dichiarato disimpegno degli Stati Uniti nei suoi confronti"

Parla Luciana Sbarbati, segretaria dei Repubblicani Europei

La sicurezza dell'Europa si e' sempre ancorata su due pilastri:
1) la garanzia del nucleare che ,fino a Trump , gli USA garantivano sulla base dell'articolo 5 del Trattato NATO,che equipara qualsiasi attacco ad uno dei paesi membri ad un attacco al proprio territorio


2)armamenti convenzionali per fronteggiare minacce esterne


Oggi l'Europa deve affrontare il dichiarato concreto disimpegno degli Stati Uniti nei suoi confronti e sta tentando,tra mille difficoltà ,di emanciparsi dagli USA,impegnando il bilancio in modo piu ' forte per la spesa militare e per dotarsi di una propria difesa nucleare che risponda ad un governo europeo non a governi nazionali.
D'altra parte e' dalla presidenza di Obama che gli USA chiedono all'Europa un maggiore impegno economico per migliorare la forza militare convenzionale e l'UE ha fatto sempre orecchie da mercante.
Il disordine multipolare sta sconvolgendo il mondo e le istituzioni del XX secolo non sono piu' adeguate ad assolvere i loro compiti.


Tutti lo sanno, ma non si ha il coraggio di riformarle o di sostituirle.


Permane l'obsoleto diritto di veto.Sempre piu ' profonde sono le divergenze tra USA ed EU su priorità strategiche e investimenti militari che richiedono determinazione e lucidità .Permane il rifiuto di includere potenze emergenti che,pronte,hanno istituito il BRICS per fronteggiare l'occidente ; e'stato abbandonato il multilateralismo ed e' sempre piu' evidente la scarsa chiarezza tra la organizzazione di una sicurezza difensiva e gli organismi preposti alla cooperazione economica e sociale.


Il" Piano Ursula" intende dare una positiva risposta alla emergenza sicurezza che sovrasta l'Europa,nella consapevolezza che dobbiamo prendere atto che siamo soli e che si rende indispensabile anche una difesa nucleare europea,visto che il Trattato di non proliferazione per la limitazione degli arsenali militari del1970 e' praticamente saltato( vedi Iran,Israele,India,Pakistan ecc).
La guerra dei dazi , inaugurata da Trump,ha prodotto una forte tensione commerciale.Essa non e' solamente un confronto geopolitico ,ma e' un durissimo colpo alla economia della UE che richiede con urgenza un bilancio federale europeo,progetti industriali comuni su energia,innovazione tecnologica,sicurezza,alta formazione e non semplicemente scadenze rigide per la transizione energetica,perche' occorre affiancare ad essa un piano industriale in grado di guidare le imprese e le istituzioni verso quelle scadenze.


E' sempre piu urgente ,sia per l'ONU che per la NATO ,definire una nuova chiarezza di mandato,basata su una maggiore trasparenza,su controlli severi,sulla doverosa attenzione alla prevenzione,mediante una alta diplomazia con forza di mediazione,anziché su interventi militari spesso controproducenti.


L'ONU,istituita nel 1945 ed la NATO istituita nel 1949 sono state per lungo tempo i pilastri dell'ordine internazionale,ma oggi la loro senescenza,miope verso il progresso e il cambiamento del mondo sta producendo la sistematica violazione del diritto internazionale,come ben si comprende dalla immane tragedia di Gaza e dell'Ucraina,che avrebbe dovuto vedere l'Europa in un ruolo autorevole,forte,perché' unitario e non balbettante o assente.


Il Consiglio di Sicurezza,che e' l'organo decisionale e' paralizzato per la pressione di oligarchie politiche,tecnologiche e finanziarie che stanno strutturando un nuovo assetto globale riequilibrandolo a loro vantaggio.
Ancora manca il coraggio di affrontare il problema del futuro politico,culturale ed economico del nostro Continente che e' "L'EUROPA FEDERALE".


Sen. Luciana Sbarbati