"La mostra del Cinema di Venezia si schieri con la Palestina e contro il genocidio", lettera di più di 1000 attori, registi e musicisti
La lettera nasce dalla piattaforma Venice4Palestine che chiede una presa di posizione netta in merito al genocidio a Gaza
"La mostra del Cinema di Venezia si schieri con la Palestina e contro il genocidio": è questo l'appello che viene fatto tramite una lettera indirizzata alla Biennale di Venezia e alla Mostra del Cinema in partenza mercoledì 27 agosto e firmata da più di 1000 attori, registi, musicisti, giornalisti e addetti ai lavori del settore audiovisivo. La lettera nasce dalla piattaforma Venice4Palestine che chiede una presa di posizione netta in merito al genocidio a Gaza.
"La mostra del Cinema di Venezia si schieri con la Palestina e contro il genocidio", lettera di più di 1000 attori, registi e musicisti
Una lettera aperta del cinema italiano e non solo alla Biennale e alla Mostra del Cinema di Venezia. Quello che viene chiesto è sostanzialmente di prendere posizione su "un genocidio compiuto in diretta dallo Stato di Israele". "Mentre si accendono i riflettori sulla Mostra del Cinema di Venezia, rischiamo di vivere l'ennesimo grande evento impermeabile a tale tragedia umana, civile e politica".
Sono tantissimi gli esponenti culturali e artistici che hanno aderito, tra cui:
- Marco Bellocchio
- Laura Morante
- Abel Ferrara
- Alba e Alice Rohrwacher
- Toni e Peppe Servillo
- Matteo Garrone
- Valeria Golino
- Fiorella Mannoia
- Carolina Crescentini
- Serena Dandini
- Gabriele Muccino
- Claudio Santamaria
- Pietro Sermonti
- Fabrizio Gifuni
- Sonia Bergamasco
- Mario Martone
- I fratelli D'Innocenzo
- Jasmine Trinca
- Roger Waters
"Lo spettacolo deve continuare, ci viene detto, esortandoci a distogliere lo sguardo, come se il mondo del cinema non avesse a che fare con il mondo reale. E invece - prosegue la lettera - è proprio attraverso le immagini che abbiamo appreso del genocidio, delle aggressioni violente e anche omicide in Cisgiordania, della punizione collettiva inflitta al popolo palestinese e di tutti gli altri crimini contro l’umanità commessi dal governo e dall’esercito israeliani".
"Chiediamo quindi alla Biennale di prendere una posizione netta e sostenere queste istanze. Rivendichiamo altresì la necessità di spazi e modalità di narrazione per la Palestina. A Venezia - concludono i firmatari - tutti i riflettori saranno puntati sul mondo del cinema, abbiamo il dovere di far conoscere le storie e le voci di chi viene massacrato con la complice indifferenza occidentale".