Artigianato e Palazzo presenta una rinnovata selezione di artigiani e la mostra Principe di Bvlgari
Torna dal 12 al 14 settembre 2025 al Giardino Corsini di Firenze la mostra Artigianato e Palazzo per sollecitare una riflessione sulla “dimensione dell’artigianato”
Da oltre trenta anni Artigianato e Palazzo celebra il talento creativo con una sempre nuova selezione di 100 artigiani italiani ed europei che spaziano dalle botteghe storiche a quelle emergenti e si spinge nell’esplorazionedei legami dell’artigianato con l’arte, il design ed il sociale attraverso installazioni, esposizioni e incontri multi tematici con la precisa volontà di realizzare un cantiere in evoluzione, aperto al pubblico e agli espositori. Esalta l’alto artigianato attraverso una narrazione contemporaneala “Mostra Principe” di questa edizione dedicata a Bvlgari, uno dei gioiellieri più iconici al mondo,presente ad Artigianato e Palazzo con “Icone da indossare: quando l’accessorio diventa racconto”, una selezione di accessori nati da un processo manifatturiero meticoloso nel Laboratorio di Firenze, esposti sotto la Loggia del Buontalenti del Giardino Corsini. “La mostra di quest’anno vuole essere un invito a guardare il settore dell’artigianato da prospettive diverse– spiegano gli organizzatori Sabina Corsinie Neri Torrigiani - e portare all’attenzione del pubblico la possibile ampiezza di azione dell’artigiano, capace di creare il “piccolo” ma anche di lavorare su grande scala, offrendo un quadro più complesso del passato e del presentee abbattere certi confini”. Il concetto diventa forma tangibile nella mostra “MACRO” - voluta dagli organizzatori e curata dall’interior designer Cosimo Bonciani– che sarà allestita nell’androne di Palazzo Corsini con le opere di alcuni artigiani che, lavorando in grande scala, si trasformano assumendo una nuova identità e stimolando l’immaginazione come colui il quale - nello stesso giorno - si trova a dover lavorare alla progettazione di un cucchiaio, di una sedia e di una lampada, al progetto di un grattacielo.
“Scenari insoliti, cambi di paradigma,dal reale al digitale- aggiungono Sabina Corsini e Neri Torrigiani - per aiutare a comprendere che cosa sia l’artigiano contemporaneo e vincere la sfida per essere interpreti del cambiamentoe generare un processo di valore condiviso per riconfigurare, insieme, il futuro”. Si inserisce in questo ambito l’opera site-specific “Delizia” del giovane affermato artista Edoardo Piermattei al quale gli organizzatori hanno chiesto un’opera che esaltasse i valori storico culturali del GiardinoCorsini. Una esperienza unica - immersa nella storia e nell’innovazione, nel verde e nei profumi - quella che ci riserva Artigianato e Palazzo, diffusa tra tecniche, tradizioni, idee e generazionicon l’obiettivo di favorire l’incontro con icampi creativi - ceramisti, decoratori, complementi d’arredo, incisori, liutai, scultori, falegnami, gioiellieri, accessori, tessitori, modisti, etc. - attraverso un percorso che coinvolge lo storico Giardino e le Limonaie, la Loggia del Buontalenti, l’Androne e le Scuderie di Palazzo Corsini.
MOSTRA PRINCIPE BVLGARI
“ICONE DA INDOSSARE: QUANDO L’ACCESSORIO DIVENTA RACCONTO”
Bvlgari partecipa con orgoglio, in qualità di “Mostra Principe”, alla trentunesima edizione di Artigianato a Palazzo, un evento che celebra l’eccellenza dell’artigianato come forma d’arte e la tradizione del saper fare italiano. Fondata a Roma nel 1884, Bvlgari è considerato oggi uno dei gioiellieri più iconici al mondo, in grado di coniugare innovazione e patrimonio, abbracciando nuove forme di espressione del lusso senza mai rinunciare alla propria identità. Un tributo costante alla bellezza, al colore e all’artigianalità d’eccellenza. Questa dedizione assoluta alla qualità si riflette in ogni creazione della Maison, dai gioielli straordinari che ne hanno costruito la leggenda, fino agli accessori, che dal 2024 sono affidati alla direzione creativa di Mary Katrantzou. Designer di origini greche, come il fondatore Sotirio Bulgari, Mary condivide con la Maison non solo radici culturali, ma anche una visione comune: esaltare l’alto artigianato attraverso una narrazione contemporanea. La sua ricerca parte dai simboli, dai codici e dalla storia di Bvlgari, guidando ogni scelta creativa in stretta collaborazione con il team creativo basato a Firenze. Ogni accessorio nasce da un processo manifatturiero meticoloso, dove savoir-faire, innovazione e passione si fondono con rigore e ispirazione. La stessa attenzione riservata all’incastonatura delle gemme rare o alla realizzazione delle montature più preziose viene applicata anche alle borse nelle metallerie delle chiusure, le catene e ogni elemento funzionale, trasformati in dettagli gioiello. Ogni componente è progettato, realizzato e rifinito con precisione estrema, per coniugare l’estetica alla creazione di un oggetto senza tempo. Un ruolo fondamentale è giocato dalla scelta e dall’accostamento dei materiali e dei colori, eseguiti con la stessa maestria cromatica che ha reso celebri i gioielli Bvlgari. Il risultato è in collezioni in grado di superare mode e stagioni, interpretando un’eleganza destinata a durare. "Più che un semplice accessorio, una borsa Bvlgari è un’icona di simbolismo, che celebra la convergenza tra storia, arte e innovazione.”, commenta Mary Katrantzou“Sono icone cariche di significato, pensate per ispirare e lasciarsi avvolgere dalle storie di chi le indossa. Uniscono l’eccellenza dell’alto artigianato a una narrazione culturale profonda.". Indossare un accessorio Bvlgari significa portare con sé un frammento di arte, cultura e passione italiana: oggetti di desiderio che emozionano oggi, e continueranno a farlo nel tempo.
L’ARTE E IL DESIGN INCONTRANO I MAESTRI ARTIGIANI
“DELIZIA” Opera site-specific, di Edoardo Piermattei per Artigianato e Palazzo
Sinossi di Alberto Salvadori “Delizia, dal latino deliciarum ha una sua derivazione in dilettare, partecipare e vivere qualcosa con intenso piacere. Con Delizia storicamente si indica anche l'abitazione principesca - tra queste le più note quelle estensi - aperta alla vita di corte e caratterizzata dal legame tra natura e artificio, quindi prevalentemente luogo di piacere e svago. Il giardino rinascimentale, in particolare quello legato agli artisti del periodo manierista, che trova a Firenze esempi insuperabili, ne è un esempio assoluto, con i suoi giochi d’acqua e fontane, le sue sculture, le sue invenzioni. L’area del Prato a Firenze, dove si trova Palazzo Corsini e il suo giardino, realizzato poi nel ‘600 dal Silvani, era stata investita precedentemente da una vera e propria progettualità effimera nel 1589 quando il Granduca di Toscana sposò Cristina di Lorena e gli artisti di corte come Ammannati, Buontalenti e Giambologna, dediti ad invenzioni audaci e teatrali, realizzarono magnifiche scenografie. La “Delizia” di Edoardo Piermattei, commissionata da Artigianato e Palazzo, è la perfetta sintesi in chiave contemporanea di tale esercizio dell’intelletto dedicato allo squisito godimento dello spirito e idealmente si colloca nella scia di questa lunga tradizione del luogo. Le sue forme echeggiano le lussuriose e giocose invenzioni buontalentiane e del Ligozzi, campioni delle feste fiorentine a cavallo tra ‘500 e ‘600, con le sue dimensioni gigantesche - ben oltre i 4 metri d’altezza - esprimendo una allegra e leggiadra presenza in un contesto già di per sé dedicato allo svago, quello appunto delizioso del giardino. Piermattei compie però un gesto irriverente, anche questo perfettamente in linea concettualmente con le origini delle forme a lui congeniali, ossia usa un materiale sconosciuto allora e non certamente affine al concetto di leggiadria: il cemento, protagonista indiscusso del ventesimo secolo e ideale depositario di rigore e forma di matrice modernista in primis, legata a precetti e regole precise che non prevede un esercizio del decoro ne tantomeno l’improvvisazione del gesto; a questo si aggiunge l’utilizzo del cemento per lo sviluppo di un’idea industriale del costruire, del comporre, molto lontana dalla singolarità del lavoro artistico e artigianale. Il tutto sarà vissuto con lo stesso spirito di delizia, ossia con la volontà di essere partecipi ad un momento dove natura e artificio si incontrano nuovamente per congiungere quello che spesso ci dimentichiamo, la gioia di vivere e condividere idee e saperi.”.
Edoardo Piermattei racconta:
“Delizia” è un’opera in cemento pigmentato pensata per il giardino di Palazzo Corsini, dove l'estetica sembra quella di una pasticceria, ma sotto la glassa si sente il peso di una classe che ha rappresentato il potere. L’opera prende spunto dai trionfi da tavola, quelle architetture effimere che mescolavano scultura, pittura, architettura e alta pasticceria: un barocco da dessert pensato per celebrare, con grande teatralità, l’autorità religiosa e politica. Lo zucchero, dolce residuo di una logica estrattivista, importato dalle Americhe, diventa il materiale principe della propaganda cattolica: bianco, costoso e devoto. E anche l'uovo, ingrediente centrale, partecipa a questo gioco di trasformazioni. Base della tempera prima dell’olio, nei trionfi non si limita a legare la pittura: si gonfia, prende volume, diventa architettura da ornamento. La meringa come modello di cattedrale.Così “Delizia” prende il cemento - grigio, muscolare, postbellico, carico di virilità - e lo tratta come fosse crema Chantilly: leggero, decorativo, un po’ ridicolo. Un materiale serissimo che qui si fa frivolo e sciocco, finalmente”.
“MACRO: un’esplorazione del Macro-artigianato.Un invito a ripensare il valore del ‘diverso” a cura di Cosimo Bonciani
Artigianato e Palazzo ospita “MACRO”, un’esperienza espositiva che ridefinisce i confini dell’artigianato dove alcuni maestri artigiani sono stati invitati a creare una versione “MACRO” di una loro opera; un’audace trasformazione che ne àltera non solo le dimensioni, ma soprattutto la funzione. Queste opere, mantenendo una loro utilità̀, assumono nuove, inaspettate identità̀, trasformandosi in oggetti che stimolano l’immaginazione e invitano a riconsiderare il potenziale insito in ogni manufatto. Nel grande Androne di Palazzo Corsini una presenza inattesa introduce il visitatore ad un nuovo ordine di grandezza: un paio di gambe giganti, vestite e calzate con cura, fuoriescono dal soffitto a volta e toccano il suolo. Sono le gambe di un macro-visitatore, quella creatura simbolica che abita e attraversa la mostra “MACRO”, pensata per chi osa guardare oltre la misura consueta delle cose. “Non è lui a essersi imprigionato nell’opera: è l’opera ad appartenere alla sua scala. È lui a guidarci, a suggerire che tutto ciò che verrà dopo sarà fuori scala, fuori assetto, fuori dalle attese. Se il gesto dell’artigiano si fa audace nel trasformare la propria opera, anche lo spazio che lo accoglie si trasforma. L’allestimento amplifica il concetto di “MACRO” invadendo l’ambiente in modo dichiaratamente scenografico” continua Cosimo Bonciani. Il risultato è un paesaggio immersivo in cui materia, scala e colore raccontano una nuova estetica dell’artigianato, dove il visitatore non si limita a osservare, ma si trova immerso in un linguaggio che sfida le proporzioni e invita a riconsiderare la relazione tra oggetto, spazio e sguardo.
“GALLERIA DELL’ARTIGIANATO: CROMATISMI” promossa da Artex
La nuova mostra collettiva promossa da Artex - Centro per l’Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana con la curatela scientifica di Jean Blanchaert e allestita nello Spazio Focus su progetto dello Studio Lavanguardia è un’azione del progetto Officina Creativa Lab promosso da Regione Toscana e Comune di Firenze. “Per l’edizione 2025 si vogliono valorizzare i cromatismi, le mille sfumature delle opere artigiane, indagando il rapporto tra colore e materia nell’artigianato artistico toscano, attraverso le opere dei creatori del progetto Galleria dell’Artigianato. Un ruolo significativo sarà dato alla ricerca che molti creatori fanno sui materiali e sui pigmenti, con particolare attenzione ai temi della sostenibilità e del recupero delle tecniche antiche. La trasformazione della materia grazie alla creatività al saper fare tecnico degli artigiani crea cromatismi preziosi e audaci che valorizzano le forme delle opere che saranno esposte.”, spiega Elisa Guidi, Coordinatore di Artex.
“LA GRANDE BELLEZZA– THE DREAM FACTORY” promossa da Starhotels
Starhotels conferma la sua presenza alla trentunesima edizione di Artigianato e Palazzo con "La Grande Bellezza – The Dream Factory", il progetto di mecenatismo contemporaneo che dal 2019 promuove l'eccellenza dell'artigianato artistico italiano. "Siamo orgogliosi di essere nuovamente presenti ad Artigianato e Palazzo con il nostro progetto di mecenatismo contemporaneo 'La Grande Bellezza – The Dream Factory'. Questa manifestazione rappresenta per noi un appuntamento imprescindibile, poiché condividiamo pienamente la sua missione: preservare e promuovere l'alto artigianato italiano, quel patrimonio di saperi e di bellezza che costituisce l'anima più autentica del nostro Paese. Oggi, realtà come Artigianato e Palazzo assumono un valore ancora più prezioso e rendono più significativa la nostra presenza, per sottolineare il comune impegno nel sostenere e valorizzare le eccellenze creative italiane." dichiara Elisabetta Fabri, Presidente e AD Starhotels. L'iniziativa di Starhotels, realizzata in collaborazione con partner d'eccezione come Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte, OMA – Osservatorio dei Mestieri d'Arte e Gruppo Editoriale, rappresenta un impegno concreto nella valorizzazione del talento italiano e di quella "Grande Bellezza" che contraddistingue il nostro Paese. Durante Artigianato e Palazzo, il progetto si presenterà con nuove iniziative volte a celebrare l'incontro tra tradizione artigianale e visione contemporanea, confermando la filosofia di Starhotels che vede nell'alto artigianato una fonte privilegiata di ispirazione per l'ospitalità di alto di gamma. La partecipazione alla manifestazione fiorentina testimonia, ancora una volta, la continuità di un percorso che unisce la ricerca dell'eccellenza nella creazione di esperienze uniche per gli ospiti alla volontà di preservare e tramandare il patrimonio di saperi artigianali che rende unica l'Italia nel mondo.
ARTIGIANI ITALIANI E EUROPEI: QUALCHE CURIOSITÀ.
La mostra Artigianato e Palazzo, grazie ad una selezione rigorosa e proposte artigianali autentiche che abbracciano tutti i settori, richiama ogni anno non solo un pubblico generalista ma artisti, interior designer e collezionisti. Anche in questa edizione, l’Italia è rappresentata da quasi tutte le regioni e nuove presenze arrivano dall’estero tra le qualiInghilterra, Germania, Francia, Danimarca, Belgio, Russia e Uzbekistan. Sono tante le proposte di gioielli e bigiotteria che diventano pezzi unici di design lavorati con l’antica tecnica della fusione della cera persa che li rende più morbidi, diventano opere d’arte se su coralli, cammei, turchese e conchiglie pregiate incise a manoe succede che un anello - per l’arte che esprime - sia esposto anche al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti a Firenze. Celebrano le declinazioni della ceramica, dell’argilla e della porcellana i tanti artigiani che portano in mostra originali manufatti lavorati a mano dove la tradizione si unisce a un’estetica contemporanea, richiama i marmi dell’antica Roma o incontra altre materie. Raccontano le arti del filo gli artigiani del ricamo e della tessitura a telaio capaci di sperimentare nuove tecniche che li rende marmorizzati o assumono colori originali se partono dalla coltivazione dei fiori. Oggetti, fregi, decori abbandonati e appartenuti a storie diverse rinascono grazie alla creatività artigiana,e la capacità di dare nuova vita a biciclette arrugginite ci ricorda il valore della vera economia circolare. Non mancano ad Artigianato e Palazzo tanti altri campi creativi legati alla decorazione, all’intarsio, agli accessori e ai complementi d’arredo che diventano talvolta opere d’arte ispirate alla natura.
I GIOVANI E IL SOCIALE “NEXT GENERATION”
Comunicano la forza rigenerativa che nasce dall’apertura al cambiamento,i giovaniartigiani riuniti nel nuovo spazio “Next Generation” che Artigianato e Palazzo - da sempre attento agli emergenti - riserva nella Manica Lunga di Palazzo Corsini. Sette storie diverse, ma accomunate dal desiderio di esprimere la propria creatività in autonomia, scelte di vita controcorrente ein contesti naturali, concretizzando,con la sperimentazione,idee in progetti. Raccontano, così, il legame intimo tra natura e gesto artigianale i paesaggi olfattiviZanini di Giacomo e Filippo che, per anni insieme in ufficio, decidono la nuova avventura durante un viaggio a Basilea; i complementi d’arredo di Filippo Mannucci, incuriosito dai processi di trasformazione della materia, dopo l’esperienza in un cantiere nautico; le opere in legno,proveniente da potature o abbattimenti naturali, di Leonardo Cappellini; le ceramiche artistiche di Flavia Lombardi Vallauri.Partono dalla tradizione, anche di botteghe familiari, ma la rendono contemporanea, gli intarsi in scaglioladiLeonardo Bianchi; i tessuti e accessori design creati da Simone Falli su un telaio progettato da lui; e le scarpe su misura di Bernardo Bartalesi.
“L’ARTIGIANATO CHE UNISCE. L’ARTIGIANATO CHE INCLUDE.”
Prosegue l’attenzione di Artigianato e Palazzo per il sociale che, grazie al sostegno dei fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese, accoglie in Mostra cinque cooperative socialie i loro laboratori che avranno la possibilità, in Mostra, di esporre e vendere i loro prodotticoinvolgendo il pubblico con whorkshope dimostrazioni dal vivo. L’iniziativa rientra nel progetto “L’artigianato che unisce, l’artigianato che include” promosso dall’Associazione Giardino Corsini per creare sinergie tra realtà che utilizzano l'artigianato come strumento di inclusione sociale, offrendo opportunità di incontro, formazione e vendita. Sono presenti in mostra la Comunità di San Patrignano con ilLaboratorio di Tessitura a manodove operano 40 donne;laComunità di Sant’Egidiocon i Laboratori d’Arte rivolto a persone con disabilità; l’Associazione Pantagruel conil progetto ”La poesia delle bambole” checoinvolge un gruppo di donne detenute nel carcere di Sollicciano (FI); Talking Handsche ha trasformato un atelier di design in uno spazio di innovazione sociale dove rifugiati e richiedenti asilo lavorano insieme aprofessionisti; Cartierache produce accessori in pelle e tessuto impiegando persone in difficoltà e mette in connessione piccole realtà artigiane del Sud del mondo con grandi marchi internazionali. Gentucca Bini, Guendalina Cermel, Adelaide Corbetta, Viola Emaldi e Clarice Pecori Giraldi – del Comitato Promotore di Artigianato e Palazzo – collaboreranno come tutor con i responsabili delle Associazioni per seguire la loro partecipazione alla Mostra.
ARTIGIANATO E PALAZZO
XXXI edizione
12/14 settembre 2025
Orario continuato 10/19,30
Firenze Giardino Corsini
Via della Scala, 115
Via Il Prato, 58
Ingresso
Donazione minima € 10,00
Ingresso gratuito per tutti i giovani under 30 registrati sul portale coopfirenze.it Under30
Ingresso gratuito venerdì 12 settembre dalle 10,00 alle 13,00 per Soci FAI
Per maggiori informazioni
www.artigianatoepalazzo.it
Tel. +39 055 2654588/89 - info@artigianatoepalazzo.it
SOSTENITORI E PARTNER
Fondazione CR Firenze, Bulgari, Otto per Mille Chiesa Valdese, Unicoop Firenze, Intesa Sanpaolo, Regione Toscana, Artex, Starhotels, Fondazione Ferragamo, Fieramente, Fondazione Cologni, Michelangelo Foundation, Human Company – Mercato Centrale, Montelupo Luce Engineering, Visualplex, Guido Toschi Marazzani Visconti, Principi Corsini
COMITATO PROMOTORE 2025
Stefano AluffiPentini (Roma), Jean Blanchaert (Milano), Benedikt Bolza (Perugia), Gentucca Bini (Milano), Marcantonio Brandolini d'Adda (Venezia), Fausto Calderai (Firenze), Nicolò Castellini Baldissera (Milano), Chiarastella Cattana (Venezia), Guendalina Cermel (Roma), Adelaide Corbetta (Milano), Matteo Corvino (Venezia/Parigi/New York), Maria de’ Peverelli Luschi (Londra/Zurigo), Costantino D’Orazio (Roma), Viola Emaldi (Faenza), Elisabetta Fabri (Firenze), Maria Sole Ferragamo (Firenze/Milano), Drusilla Foer (Firenze), Barnaba Fornasetti (Milano), Bona Frescobaldi (Firenze), Alessandra Galtrucco (Londra), Alvar Gonzales Palacios (Roma), Francesca Guicciardini (Firenze), Ferruccio Laviani (Milano), Federico Marchetti (Milano), Alessia Margiotta Broglio (Milano), Martino di Napoli Rampolla (Firenze), Carlo Orsi (Milano), Beatrice Paolozzi Strozzi (Firenze), Clarice Pecori Giraldi (Milano), Natalie Rucellai (Milano/Roma/Firenze), Maria Shollenbarger (Los Angeles), Guido Taroni (Milano), Simone Todorow (Roma/Firenze) .