Progetto culturale bloccato a Camaiore, tra mancate concessioni, degrado edilizio e un’occasione perduta per il territorio
Un'importante iniziativa culturale, frutto di anni di impegno, si infrange contro l'indifferenza e la miopia delle istituzioni locali, sacrificando il patrimonio storico e artistico
Ricevo oggi come Il Giornale D'Italia questa triste considerazione: "Con rammarico devo constatare il fatto che l'aver passato tutta una vita dedicata con grande entusiasmo al mondo dell'arte creando rapporti diretti, e molto spesso intimi, con una buona parte dei maggiori artisti di arte visuale al mondo, di aver scritto più di cento testi critici ed aver organizzato mostre d'arte che oggi sono raccontate nei libri di storia dell'arte: a poco serve per ottenere un rapporto costruttivo con le istituzioni.
Dichiarata a gran voce dal mondo politico, da sempre leggiamo l'importanza che ha la cultura per la formazione di tutti noi - quelli chiamati i cittadini - indispensabile per il prestigio di una nazione e di poi meglio non parlare per il turismo, per le città d'arte e per l'economia tutta. Giusto sottolineare di quanto porti ad un comune che ospita una bella mostra d'arte: oltre al prestigio, i media ne parlano ed il luogo viene ancor più conosciuto di quanto già lo sia ed è ovvio che il visitatore spende denaro in loco, mangia, sceglie un albergo e chissà quant'altro. Tutto questo è ormai storia, ovvio perciò che vi è certamente una corsa da parte degli amministratori ad accaparrarsi mostre di prestigio, collezioni rare ed eventi culturali utili ad attrarre un nuovo tipo di turismo nel proprio territorio. Sicuramente vengono migliorati od allestititi nuovi spazi restaurando , rivitalizzando e dando nuova vita a immobili spesso trascurati o dimenticati perché tutto deve essere a livello per ospitare una importante mostra: ed il recupero dell'immobile arricchisce per sempre tutta la città. Parrebbe che il buon senso porti a realizzare tutto questo da parte di chi gestiste il potere locale: tutto sbagliato.
All'estero questo spesso succede mentre in Italia è raro, credetemi.
Acculturarsi è fatica, richiede volontà, carattere, tempo, costanza: la possibilità di poter viaggiare nel mondo e riuscire a consultare testi del settore che spesso sono rari o introvabili perché stampati in edizioni limitate e si sa: il tempo è nemico della carta.
Le biblioteche specializzate, cioè migliaia di libri dedicati ad un solo argomento hanno richiesto sforzi notevoli ed un poco di follia per creare un luogo magico ove potere consultare e scoprire tanto del settore specifico a cui è dedicato il tema di quella biblioteca. Quando si ammira una di queste biblioteche è affascinante credetemi.
Il nostro Fantozzi è orgoglioso di avere creato negli anni una seria ed importante biblioteca composta da migliaia di volumi dedicati all'arte.
A questo aggiungo le tante fatiche, sacrifici e soddisfazioni raggiunte per essere riuscito a dar vita ad una collezione di sculture contemporanee realizzate da importanti artisti al punto da diventare così riconosciuta internazionalmente da essere nominata Museo. Un Museo che ha vissuto aperto al pubblico per ben trentacinque anni in un luogo tra i più affascinanti in assoluto: articoli di plauso e servizi televisivi da ogni parte, un vero successo internazionale.
Il Museo del Parco di Portofino
Ragioni indipendenti dalla sua volontà ha costretto il nostro apprendista Fantozzi a traslocare la grande collezione di scultura e perché allora non concentrare aggiungendo la propria biblioteca creando così un polo culturale di eccellenza ? La bella Versilia ospita nel suo comparto una affascinante villa d'epoca con annessi ed in più circondata da un grande giardino, da molti anni completamente abbandonata, ecco è questa una location perfetta.
La bella sorpresa arriva, la proprietà è del Comune di Camaiore. Tutto sarà in discesa visto quanta attenzione ha per la cultura la pubblica amministrazione oltretutto per un immobile che rischia di crollare qualora nessuno intervenisse per salvarlo.
Incontri su incontri con i vertici ed i vari funzionari del Comune ove si respira aria di grande disponibilità ed entusiasmo tali da convincere il proponente ad investire in tempo, fatica ed a coinvolgere una grande architetto, oggi si chiamano archistar, a realizzare un progetto di grande spessore che armonicamente riuniva le varie collezioni. Semaforo verde da parte dell'amministrazione qualora il costo di restauro della loro proprietà non gravasse sulle casse dei propri cittadini nonostante tra gli impegni concordati la biblioteca sarebbe risultata aperta gratuitamente ai cittadini del comune proprietario dell'immobile.
Altre battaglie da sostenere, incontri con i vertici fino al plauso del Governatore della Regione Toscana ed con chi gestisce il denaro e ne serve tanto tanto per salvare un immobile di gran pregio, monitorato con attenzione si scopre durante i positivi incontri con la Soprintendenza, che il rischio è vicino: urge intervenire in caso contrario il crollo di un palazzo di grande pregio storico sarebbe totale. Vittoria il progetto dell'architetto è un capolavoro approvato dalla Soprintendenza.
Proseguono gli incontri con il Comune di Camaiore che affiderebbe l'immobile a chi investe montagne di denaro, passione e mette a disposizione della collettività cosi tanta cultura ma bisogna fare in fretta visto quanto sia malato l'immobile. Si scopre che l'ottimo è nemico del buono, con grande sorpresa gli uffici amministrativi preposti affermano che a chi investe così tanto può ottenere in comodato l'immobile solo per poche decine di anni.
Impossibile spalmare l'investimento in così poco tempo ed non è contemplato, si afferma, dare maggior tempo al collezionista nonostante in precedenza non si era mai parlato di questa problematica anzi pareva che il tempo fosse disponibilissimo ad essere quello giusto per un investimento così importante ed indispensabile pure per salvare il grande malato, la meravigliosa e storica proprietà.
Delusione violenta del nostro collezionista che essendo ormai innamorato del progetto riceve l'assicurazione che visto l'impossibilità di allungare i tempi del suo investimento il Comune di Camaiore proprietario del comparto villa, annessi e parco avrebbe salvato restaurando il tutto salvando così e rendendo ai propri cittadini un immobile di grande valore storico. Urgente perché in caso si trascurasse ancora il problema la struttura collasserebbe ed il terreno diventerebbe decisamente goloso per altri progetti sicuramente più speculativi ma culturalmente meno prestigiosi. Ovvio impensabile che ciò accada. Le amministrazioni difendono la cultura presente nel proprio territorio e di poi vi è la soprintendenza. Funesto invece il giorno 26 marzo quando il nostro Fantozzi legge sul Corriere della Sera che proprio in Toscana nel comune di San Gimignano un altro imprenditore del mondo dell'arte ottiene una concessione per il diritto d'uso per la durata di anni 69 per gli immobili che restaurerà atti a far nascere un centro culturale. Questo tradotto vuol dire che Fantozzi ovviamente non è stato ingannato nei molteplici incontri allora sostenuti ma che gli amministratori camaioresi intendevano salvare la loro proprietà realizzando il restauro per affidarla ad altri scopi. Grande occasione persa un sogno infranto e niente cultura in Versilia a Camaiore. La curiosità lo porta a recarsi in loco per vedere come è stata salvata la villa. Il tetto è crollato ed il tutto è una rovina abbandonata che presto sparirà in toto."
Questo Fantozzi sono io.