Giovan Battista Pastorelli, al via la mostra presso la Casa della Cultura per celebrare il maestro del Decostruzionismo

L’evento sarà arricchito da una conferenza di Carmelo Strano, critico d’arte e filosofo, che approfondirà il fenomeno del Decostruzionismo e ricorderà la figura dell’artista

Martedì 18 marzo 2025 alle ore 21.00 si terrà l’inaugurazione della mostra dedicata a Giovan Battista Pastorelli presso la Casa della Cultura. L’evento sarà arricchito da una conferenza di Carmelo Strano, critico d’arte e filosofo, che approfondirà il fenomeno del Decostruzionismo e ricorderà la figura dell’artista. L’incontro sarà accessibile sia in presenza che in streaming attraverso il sito www.casadellacultura.it e sulla pagina Facebook dell’istituzione.

Un maestro del Decostruzionismo

Nato a Sant’Agata d’Esaro (Cosenza) nel 1952 e scomparso a Milano nel 2022, Pastorelli è stato una figura di spicco nel panorama artistico decostruzionista. L’omonima corrente architettonica, che ha visto protagonisti nomi come Zaha Hadid, Frank O’Gehry e Bernard Tschumi, è stata oggetto di studio da parte di Carmelo Strano, il quale ne ha delineato una dimensione specifica nell’arte. Pastorelli ha saputo interpretare e personalizzare questa visione, nutrendosi del pensiero di Jacques Derrida e delle influenze architettoniche decostruzioniste, arrivando a definire una poetica distintiva e innovativa.

Tra i protagonisti di questa corrente, accanto a Pastorelli, figurano artisti del calibro di William Latham, Valerio Adami, James Wines, Tony Cragg, Peter Weibel, David Salle, Paloma Navares, Alberto Valsecchi, Yann Kersalé e, in una prospettiva retrospettiva, anche Francis Bacon. La sua opera è stata oggetto di attenzione critica da parte di autorevoli esperti, tra cui Brahim Alaoui, Riccardo Barletta, Pierre Restany, Marco Meneguzzo, Vincenzo Perna, Cloe Piccoli, Roberto Sanesi, Giorgio Seveso, Maurizio Vitta, Domenico Cara, Franco Passoni, Emma Zanella Manara ed Edward Lucie-Smith, che nel 2001 lo ha inserito nel volume New European Artists come rappresentante dell’arte italiana.

Un percorso internazionale

Il nome di Pastorelli è stato protagonista di importanti rassegne internazionali curate da Carmelo Strano, come Artedesign/Generazioni a confronto (Milano, 1994), La Nuova Europa (Venezia, 1995), Unimplosive Art/Verso la Nuova Classicità (XLVII Biennale di Venezia, 1997), Europa-Usa/68 artisti a confronto (Cefalù, 1997-98) e Mediterraneo Sacro (Catania, 2002). Le sue opere sono state esposte anche a Miart Milano, Messe Frankfurt e in numerose gallerie italiane.

Tra le pubblicazioni dedicate al suo lavoro, spiccano G. B. Pastorelli - Miti d’oggi e decostruzione (1991) e G.B. Pastorelli - L’opera decostruita (2004), entrambe edite da Gabriele Mazzotta. Il suo contributo è stato inoltre raccontato su prestigiose riviste d’arte come D’Ars, Materia, Flash Art, Segno, Il Giornale dell’Arte e testate nazionali tra cui Corriere della Sera, Il Secolo XIX e Il Giorno.

Un’occasione per riscoprire Pastorelli

La mostra, realizzata con la collaborazione di Marina Zara, rimarrà aperta fino al 1° aprile 2025.

L’evento rappresenta un’opportunità imperdibile per avvicinarsi all’opera di Giovan Battista Pastorelli e per comprendere il valore di un artista che ha saputo dare una nuova direzione al Decostruzionismo nell’arte. Un appuntamento da non perdere per gli appassionati e gli studiosi del settore.