William Shakespeare, scoperto all'Università di Oxford un raro manoscritto del 'Sonetto 116'

E' una delle più celebri poesie d'amore del drammaturgo inglese

Un ritrovamento che rimanda indietro negli anni con la memoria di uno tra i più grandi scrittori del mondo. La rarissima versione manoscritta di una celebre poesia d'amore di William Shakespeare, vergata a non molta distanza dagli ultimi anni di vita del Bardo della letteratura inglese, è stata scovata e portata alla luce da una studiosa dell'Università di Oxford. Si tratta di una copia del Sonetto 116. A rintracciarla, tra fascicoli di antiche carte vecchie di circa quattro secoli, è stata una ricercatrice (dal cognome di origine italiana) del prestigioso ateneo britannico, Leah Veronese. Il manoscritto - risalente al XVII secolo - fa parte di una collezione lasciata in eredità da Elias Ashmole, fondatore dell'Oxford's Ashmolean Museum, ed era custodito nei depositi della Bodleian Library, biblioteca di uno dei college oxfordiani. Secondo la professoressa Emma Smith, docente di letteratura nello stesso ateneo e specialista di studi shakespeariani, si tratta di "una scoperta esaltante", destinata ad aiutare i ricercatori ad approfondire la storia della popolarità del Bardo di Stratford-upon-Avon già pochi decenni dopo la sua morte: datata 1616. Il sonetto è inserito nella raccolta accanto alle opere "politicamente cariche" degli anni Quaranta del Seicento, il decennio della guerra civile inglese, combattuta tra realisti e parlamentari. A questo punto non si fermeranno le ricerche per rinvenire ancora altri documenti storici di rilievo internazionale.