Cassola teorico pacifista, le guerre hanno riaperto l’attenzione sull’impegno del celebre narratore
Lo scrittore, noto cantore delle esistenze umili, delle vite semplici e dimesse, si schiera contro eserciti, armi di sterminio, industria bellica, ricerca per fini di distruzione di massa, alleanze militari, preoccupato seriamente della minaccia che corre il genere umano
Ci hanno pensato la Fondazione Corriere della Sera e le Edizioni Rogas a rimettere in circolazione in maniera robusta gli scritti del teorico e del militante attivo del disarmismo italiano Carlo Cassola. La Fondazione con il prezioso volume a cura di Alba Andreini: Carlo Cassola e il Corriere della Sera. 1953-1984 di ben 870 pagine, e una ricca e articolata introduzione della stessa Andreini; la Rogas con un volume più agile dal titolo Contro le armi e inserito nella collana ‘Gli irregolari’, dove sono stati pubblicati scritti di Montanelli, Flaiano, Pasolini e ora Cassola. Nel ponderoso volume pubblicato dalla Fondazione non si trovano solo gli scritti disarmisti, quelli verranno dopo e appartengono ad una stagione ben precisa, i tardi anni Settanta del secolo scorso; ci sono sezioni con scritti di critica letteraria, ma anche di materiali più creativi: racconti brevi soprattutto, di taglio ed argomento diversi. Contro le armi si compone invece, solo di una selezione di scritti rigidamente antimilitaristi montati in maniera tale da formare un vero e proprio saggio coerente, e come tale si offre alla lettura. I pacifisti, e quanti hanno preso coscienza delle devastazioni e della barbarie della guerra in Ucraina, in Medioriente e in altre parti del globo, troveranno in questi libri idee, critiche, proposte concrete che rafforzeranno le loro convinzioni. Li renderanno, con maggiore determinazione, avversari di quella che si è rivelata la sciagura “artificiale” più tragica della condizione umana contemporanea. Lo scrittore, noto cantore delle esistenze umili, delle vite semplici e dimesse, si schiera contro eserciti, armi di sterminio, industria bellica, ricerca per fini di distruzione di massa, alleanze militari, preoccupato seriamente della minaccia che corre il genere umano, e diventa una delle voci pacifiste più autorevoli della cultura italiana ed internazionale. Impedire che la trasmissione della fiaccola della vita si interrompa è il compito che si era assunto propugnando il disarmo, pur nell’incomprensione e l’isolamento dei suoi amici letterati e delle istituzioni pubbliche. Attraverso i romanzi morali e allegorici, i saggi, gli articoli su quotidiani e riviste, le conversazioni pubbliche, e persino fondando una Lega per il Disarmo e un giornale, Cassola si impegnerà in questa nobile battaglia fino a quando la salute glielo permetterà. La riproposizione di questi libri mostra la tragica attualità del suo pensiero, e quanto sia profondo il senso della lezione morale che ci ha lasciato.
Di Angelo Gaccione