Il "Ritratto di Alicia Galant", la prima opera d’arte della pittrice messicana Frida Kahlo
Il dipinto deve essere piaciuto alla sua creatrice, perché decise di aggiungere sul retro un'iscrizione con la quale si riconosce come artista: "La mia prima opera d'arte, Frida Kahlo 1927"
Il "Ritratto di Alicia Galant" e' un dipinto di 93,5 x 108,0 cm realizzato nel 1927 dalla pittrice messicana Frida Kahlo all'anagrafe Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón (Coyoacán, 6 luglio 1907 – Coyoacán, 13 luglio 1954). E'firmato sul retro: "La mia prima opera d'arte, Frida Kahlo 1927" e si trova oggi al Museo Dolores Olmedo, Av. Mexico 5843, La Noria, Xochimilco, 16030 Citta' del Messico.
Frida Kahlo nacque a Coyoacán, un villaggio oltre la periferia di Città del Messico il 6 luglio del 1907. Suo padre era Guillermo Kahlo Kaufmann (nato Carl Wilhelm Kahlo; 1871-1941), un fotografo tedesco, nato a Pforzheim (nell'odierno Baden-Württemberg) da Jakob Wilhelm Kahlo, gioielliere, e Henriette Kaufmann, poi emigrata in Messico nel 1891; mentre sua madre era Matilde Calderón y González (1876-1932), una benestante messicana di origini spagnole e amerinde. Frida fu una pittrice dalla vita travagliata. Le piaceva dire di essere nata nel 1910, poiché si sentiva profondamente figlia della rivoluzione messicana di quell'anno e del Messico moderno. La sua attività artistica ha avuto già da un po’ di tempo una notevole rivalutazione in tutto il mondo, in particolare in Europa, con l'allestimento di numerose mostre.
Frida e' oggi un'icona dei movimenti "progressisti" e di affermazione dell'identita' omosessuale e LGBT.
Affetta da spina bifida, che i genitori e le persone intorno a lei scambiarono per poliomielite (ne era affetta anche sua sorella minore), fin dall'adolescenza manifestò una personalità molto forte, unita a un singolare talento artistico e aveva uno spirito indipendente e passionale, riluttante verso ogni convenzione sociale. Studiò inizialmente al Collegio Aleman, una scuola tedesca, e nel 1922, aspirando a diventare medico, s'iscrisse alla Escuela Nacional preparatoria. Qui si legò ai Cachuchas, un gruppo di studenti con un berretto come segno distintivo, sostenitori del socialismo nazionale, e incominciò a dipingere per divertimento i ritratti dei compagni di studio. Il gruppo ammirava il rivoluzionario José Vasconcelos e si occupava in particolare di letteratura; molte attenzioni erano riservate soprattutto ad Alejandro Gómez Arias, studente di diritto e giornalista, capo spirituale e ispiratore dei Cachuchas e di cui Frida si innamorò.
Un evento terribile segnò per sempre la sua vita, il 17 settembre 1925, quando, all'età di 18 anni, all'uscita di scuola salì su un autobus con Alejandro per tornare a casa e pochi minuti dopo rimase vittima di un incidente causato dal veicolo su cui viaggiava e un tram. L'autobus finì schiacciato contro un muro. Le conseguenze dell'incidente furono gravissime per Frida: la colonna vertebrale le si spezzò in tre punti nella regione lombare; si frantumò il collo del femore e le costole; la gamba sinistra riportò 11 fratture e il passamano dell'autobus le trafisse l'anca sinistra; il piede destro rimase slogato e schiacciato; la spalla sinistra restò lussata e l'osso pelvico spezzato in tre punti. Subì 32 operazioni chirurgiche. Dimessa dall'ospedale, fu costretta ad un riposo forzato nel letto di casa, col busto ingessato.
Questa situazione la spinse a leggere libri sul movimento comunista e a dipingere. Il suo primo lavoro fu un autoritratto, che donò al ragazzo di cui era innamorata. Da ciò la scelta dei genitori di regalarle un letto a baldacchino con uno specchio sul soffitto, in modo che potesse vedersi, e dei colori. Incominciò così la serie di autoritratti. "Dipingo me stessa perché passo molto tempo da sola e sono il soggetto che conosco meglio" affermò. Dopo che le fu rimosso il gesso riuscì a camminare, con dolori che sopportò per tutta la vita. Fatta dell'arte la sua ragion d'essere, per contribuire finanziariamente alla sua famiglia, un giorno decise di sottoporre i suoi dipinti a Diego Rivera, illustre pittore dell'epoca, per avere una sua critica.
Rivera rimase assai colpito dallo stile moderno di Frida, tanto che la prese sotto la propria ala e la inserì nella scena politica e culturale prima messicana poi newyorkese e statunitense. Frida Khalo divenne un'attivista del Partito Comunista Messicano a cui si iscrisse nel 1928. Partecipò a numerose manifestazioni e nel frattempo si innamorò di Diego Rivera. Nel 1929 lo sposò (lui era al terzo matrimonio), pur sapendo dei continui tradimenti a cui sarebbe andata incontro. A causa di queste sofferenze sentimentali dovute alle infedeltà del marito ebbe anche lei numerosi rapporti extraconiugali, comprese varie esperienze omosessuali.
La sua vita e' raccontata abbastanza fedelmente nel film biigrafico del 2002 "Frida" prodotti negli Stati Uniti con protagonista Salma Hayek nei panni di Frida Khalo per la regia di Julie Taymor.
In seguito al suo incidente nel 1925, la pittrice messicana dovette trascorrere lunghi periodi a letto. Come detto nel tentativo di trovare una distrazione che rendesse più sopportabile la sua convalescenza, la madre di Frida le regalò una scatola di colori e un cavalletto portatile. Frida ha iniziato a realizzare ritratti e disegni delle persone a lei vicine. Uno dei primi ritratti che ha fatto è stato quello di Alicia Galant, un'amica che viveva nelle vicinanze a Coyoacán. Frida l'ha dipinta in un ambiente interno, seduta su una sedia. Questa posa stilizzata richiama le opere di Sandro Botticelli, che erano tra le preferite di Frida e costituivano il suo riferimento artistico più vicino. Nel ritratto predominano colori e toni scuri, rendendo difficile stabilire dove finisce lo spazio interno e inizia quello esterno. La luce nel ritratto emana dal volto del soggetto, che distoglie lo sguardo dallo spettatore. Attraverso una finestra invisibile vediamo un paesaggio notturno in cui la giovane pittrice ha collocato nel cielo una vegetazione e due stelle. Il dipinto deve essere piaciuto alla sua creatrice, perché decise di aggiungere sul retro un'iscrizione con la quale si riconosce come artista: "La mia prima opera d'arte, Frida Kahlo 1927."