“Grattacielo illuminato” l’architettura del futuro vista dal pittore francese Amédée Ozenfant
“Grattacielo illuminato” è una scena tratta da “Blade Runner” prima che il film fosse mai stato concepito nella mente di Riddley Scott. E’ New York oltre la modernità, elevata a canone iconico
“Grattacielo illuminato" ("Gratte-ciel éclairé") e' un dipinto di 152 x 107 cm realizzato nel 1950 dal pittore francese Amédée Ozenfant (Saint-Quentin, 15 aprile 1886 – Cannes, 4 maggio 1966) fondatore con Le Corbusier (pseudonimo del geniale architetto svizzero tedesco Charles-Édouard Jeanneret-Gris) del movimento noto come "Purismo".
Il dipinto nel 1955 e' stato acquistato dallo stato francese ed oggi fa parte della collezione permanente del Musée National d'Art Moderne Centre Pompidou (Place Georges-Pompidou 75004 Parigi) con il numero d'inventario AM 3370 P.
Ozenfant studiò arte nella città natale; nel 1906 si recò a Parigi per seguire corsi di pittura e architettura all'Académie de La Palette, dove fu influenzato dal Puntinismo. Si appassionò al Cubismo, e nel 1915 fondò con Max Jacob e Guillaume Apollinaire la rivista “L'Élan” (“L’Annuncio”) nella quale si dibattevano i principi del movimento. Verso il 1917 Ozenfant cominciò a manifestare delusione per il Cubismo, in quanto aveva la sensazione che questo movimento avesse sacrificato la purezza e il rigore delle origini e fosse diventato un mero veicolo di orpelli decorativi. In collaborazione con Le Corbusier venne formulato, e l'anno successivo pubblicato, il manifesto di quello che venne chiamato "Purismo" nel saggio "Après le Cubism" (“Oltre il Cubismo”). Nel 1919 i due, con il poeta Paul Dermée e Albert Gleizes, fondarono la rivista di avanguardia artistica “L'Esprit Nouveau” destinata a discutere sulle origini e sui possibili sbocchi dell'arte contemporanea. Il lavoro definitivo di Ozenfant su questo argomento fu il saggio “l'Art” in due volumi pubblicato nel 1928.
Ozenfant si trasferì a Londra nel 1935; nel 1938 emigrò a New York dove fondò la "Ozenfant School of Fine Arts". In seguito venne indagato nel 1951 da Joseph McCarthy e, accusato di essere comunista, fu espulso dagli Stati Uniti d'America ritornando in Francia proprio nel 1955.
“Grattacielo illuminato” con la sua visione notturna dall’alto, presa quasi da un elicottero o da un qualche altro oggetto volante ancora non bene identificato è uno sguardo proiettato verso il futuro, anche il più remoto e distopico futuro. E’ una scena tratta da “Blade Runner” prima che il film fosse mai stato concepito nella mente di Riddley Scott. E’ New York oltre la modernità, elevata a canone iconico. Questo sguardo verso il futuro non nasconde il sentimento angoscioso che ci prende quando siamo vicini alle profondità del tempo e dello spazio. Nello stesso momento rappresenta anche l’interesse e la sensibilità di Ozenfant per l’architettura e la sua consapevolezza dell’importanza che questa ha per la vita e l’aggregazione umana.
Come teorico dell'arte Ozenfant anticipò i principi di ordine, razionalità e precisione e fu l'araldo di un nuovo classicismo basato sull'estetica della tecnica moderna. In “Grattacielo illuminato” e, di più, in tutta la sua pittura sono evidenti chiarezza, serenità ed economia di mezzi; nelle sue nature morte gli oggetti sono ridotti a figure piane di colori in una rigida struttura architettonica.
Di Giovanni Conticelli.