“Il nuovo romanzo” di Winslow Homer, il pittore statunitense famoso per le sue rappresentazioni realistiche

È un'immagine che sotto la sua superficie di riposo innocente e tranquillo nasconde la scena culturale statunitense degli anni settanta dell’Ottocento, quando si temeva che aprire la mente di una donna all'immaginazione equivalesse ad aprire il vaso di Pandora

"Il nuovo romanzo" ("The New Novel") e' un acquerello di 24,1 x 52 cm realizzato nel 1877 dal pittore statunitense Winslow Homer (Boston, 24 febbraio 1836 – Prouts Neck, 29 settembre 1910). Il dipinto dal 1933 si trova presso il Museo delle belle arti (Museum of Fine Arts) in Edwards Street n.21 a Springfield, Massachusetts 01103,  USA. 

Il "Museo di BelleArti" di Springfield fondato da Michele e Donald D'Amour iniziò a collezionare acquerelli e opere su carta all'inizio degli anni '30 dell’800 quando fu aperto al pubblico per la prima volta. Poiché gli acquerelli sono soggetti a sbiadimento se esposti alla luce per lunghi periodi, i dipinti  vengono esposti solo raramente. Il museo ospita una delle piu' ampie raccolte di litografie e stampe giapponesi di tutti gli Stati Uniti. L'importante dipinto di Winslow Homer "Il nuovo romanzo" è tra le opere più note della collezione permanente del museo e si trova esposto al primo piano nella Galleria Starr (Starr Gallery of Watercolors).

Homer in gioventù si avvicinò alla pittura da autodidatta, poi nel 1855 fece due anni da apprendista in una litografia di Boston. Dal 1857 cominciò a collaborare come illustratore in diversi giornali. Le sue illustrazioni sono caratterizzate da personaggi disegnati con forme semplici e contorni nitidi, in un continuo contrasto di luci ed ombre: queste caratteristiche saranno costanti per tutta la sua carriera artistica.

Nel 1859 si trasferì a New York, dove continuò a creare numerose illustrazioni per libri e giornali e dove aprì uno studio, cominciando la sua carriera pittorica. Con lo scoppio della guerra di secessione americana, Homer visitò in ripetute occasioni le prime linee del fronte come inviato, in particolare quelle della Virginia, realizzando scene di battaglia e di vita militare; continuò poi per anni a creare pitture relative alla guerra, basandosi sui suoi ricordi.

Fu proprio per descrivere episodi di guerra che fece i suoi primi importanti dipinti ad olio, notevoli per la fredda obiettività e per il vigoroso realismo. Nel 1867 rimase per un anno a Parigi, dove conobbe le opere degli impressionisti. Nonostante i molti punti di contatto tra la sua arte e quella degli impressionisti, come l'interesse per la luce naturale e per la pittura dal vero, Homer non subì mai in modo diretto l'influenza dell'arte francese.

Nel 1873 cominciò a dipingere con gli acquerelli: in breve tempo questo metodo per lui divenne tanto importante quanto la pittura ad olio, dandogli anche una certa fama. I suoi acquerelli ritraggono principalmente scene idilliache di vita di campagna o famose località di soggiorno popolate da donne eleganti e bambini che giocano.

Nel 1877, Winslow Homer espose "Il nuovo romanzo" a una mostra dell'American Watercolor Society. È un'immagine che sotto la sua superficie di riposo innocente e tranquillo nasconde la scena culturale contemporanea, irta di cambiamento e paura; la guerra culturale negli Stati Uniti era iniziata.

“...Evita anche tutti quei miserabili sensazionali... romanzi e carte illustrate che sono così abbondantemente sparse da ogni parte. La richiesta che esiste per tale spazzatura parla male del senso morale e della formazione intellettuale di coloro che le leggono... La misura in cui la stampa è usata nella pubblicazione di romanzi e romanzi, e di libri che, se non corrompono il cuore , non fa altro che sminuire la mente e dare visioni perverse e false della vita - dei suoi doveri e responsabilità, trascende qualsiasi mezzo a nostro comando... In niente forse il gusto della nostra gente è così deplorevolmente di basso livello morale come in letture di questo tipo..” 

"Il nuovo romanzo" coglie il nuovo contesto culturale americano di quel tempo. Questa è una giovane donna languidamente sdraiata su un fianco, che abbraccia un libro come potrebbe essere un amante, lo tiene vicino e caro, quasi accarezzandone la rilegatura, gli occhi socchiusi in un trasporto da sogno. Non è affatto impegnata in attività “produttive”; è consumata in una vita interiore che la lascia indisponibile alle responsabilità, alla famiglia e ai potenziali corteggiatori: è qui ma non qui, è finita in un mondo inaccessibile a chi le è più vicino, quello della sua immaginazione, un posto pericoloso per una donna nel 1870:  aprire  la mente di una donna all'immaginazione equivaleva ad aprire il vaso di Pandora.

Questa giovane donna potrebbe andare all'inferno, ma Winslow Homer ne è incantato. E perchè no? La scena e' caratterizzata dalla totale mancanza di imbarazzo della ragazza. Il suo piede emerge dal vestito, teso, da gatto, come se il brano che sta leggendo richiedesse una risposta fisica. Leggere qui è un atto pagano, un rito mistico eseguito in un ambiente silvestre che quasi implora i fauni che la spiano dall'interno dal  fondo.

In quell'epoca leggere romanzi era considerato un basso esercizio culturale dai contemporanei. Secondo questi standard, la nuova donna di Homer che legge "Il nuovo romanzo" è una poco di buono: la "crescita eccessiva delle passioni" doveva essere sempre frenata per timore che, poi, avesse bisogno di essere stroncata, ma a quel punto sarebbe stato gia' troppo tardi.

Di Giovanni Conticelli.