Il Museo Villa Pignatelli passa sotto la direzione del Palazzo Reale di Napoli; il nuovo direttore Mario Epifani già pensa al rilancio

Villa Pignatelli, la meravigliosa dimora storica sulla Riviera di Chiaia progettata nel 1826 da Pietro Valente che ospita il Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes e l’annesso Museo delle carrozze passa sotto la direzione di Palazzo Reale di Napoli. Il passaggio, su decreto del Ministero della Cultura, è stato ufficializzato attraverso una nota stampa congiunta dei due poli museali. Il verbale di consegna, che segue il decreto di febbraio, è stato firmato il 24 giugno scorso; a partire da questa data il Museo Villa Pignatelli, insieme alle 18 unità di personale non dipendono più dalla Direzione regionale Musei della Campania, ma dal museo di Palazzo Reale diretto da Mario Epifani; La villa, costruita nel 1826 come residenza del baronetto Sir Ferdinand Richard Acton ha subito vari passaggi illustri prima di essere acquistata dal principe Diego Aragona Pignatelli Cortes, che la rese uno dei luoghi simbolo della Belle Époque napoletana; nel 1955 fu donata allo Stato Italiano dalla principessa Rosina Pignatelli, erede della famiglia reale, a condizione di farne una casa-museo in cui esporre il patrimonio storico-artistico dei Pignatelli. Villa Pignatelli è considerata oggi una delle più belle case-museo d’Italia, restaurata e ampliata negli anni ‘40 dell’Ottocento da Gaetano Genovese vanta un suggestivo giardino all’inglese sul quale affaccia la spettacolare veranda neoclassica delimitata dall’imponente peristilio voluto dal Valente; punta di diamante il caratteristico museo delle carrozze. Notevole è il potenziale; la villa è infatti circondata da un parco ricco specie vegetali rare come il Ficus Macrophylla (due esemplari centenari di quest’albero sono presenti anche nel Giardino Romantico di Palazzo Reale) e una magnifica e imponente Magnolia Grandiflora nel prato alle spalle dell’edificio.  Un’oasi di verde liberamente accessibile dai cittadini. È annesso alla villa, anche una suggestiva serra nella quale si sta già pensando di organizzare eventi e piccole mostre. Una struttura come dicevamo, dal grande potenziale ma purtroppo troppo poco valorizzata; sono poco più di ventimila i visitatori che ogni anno decidono varcare i cancelli dello storico sito; troppo pochi rispetto al valore della struttura;  Si attende alacremente la svolta, nel frattempo il nuovo direttore Mario Epifani, entusiasta della nuova acquisizione già ha dichiarato il rilancio.