Storia de Roma Antica - Capitolo XXIII - POMPEO E CESARE / II GUERRA CIVILE - Approfondimento storico

APPROFONDIMENTO STORICO AL CAPITOLO XXIII -  POMPEO E CESARE / II GUERRA CIVILE

Gneo Pompeo Magno (Picenum, 28 settembre 106 a.C. – Egitto, 48 a.C.) è stato prima collega, alleanza che sfociò nel triumvirato, e poi avversario di Giulio Cesare, ostilità che diede origine alla II guerra civile. Quando Cesare passò il Rubicone, preoccupatissimo Pompeo ordinò al suo esercito di abbandonare Roma e fuggire a sud verso Brundisium, dove intendeva ritrovare nuovo vigore per intraprendere la guerra contro Cesare in Oriente. Preparando la fuga, incredibilmente né lui né il senato (che lo appoggiava) pensarono di prelevare le ampie risorse dell’erario, che così furono maldestramente lasciate a disposizione di Cesare quando il suo esercito entrò a Roma. La guerra terminò con la battaglia di Farsalo nel 48 a.C.: lo scontro fu duro per entrambi gli schieramenti, ma alla fine le truppe del futuro dittatore di Roma conquistarono la vittoria, segnando così l’inequivocabile sconfitta di Pompeo che fuggì in Egitto. Qui il suo desItino fu deciso dai consiglieri del giovane re Tolomeo: infatti fu da loro assassinato al fine di ingraziarsi Cesare, che al suo arrivo ricevette come regalo di benvenuto la testa di Pompeo ed il suo anello su un piatto. Ma non fu contento di vedere il suo avversario, una volta grande amico nonchè alleato e genero, assassinato dai traditori. Anzi, quando uno schiavo gli offrì la testa di Pompeo “si girò via con ripugnanza, come da un assassino; e quando ricevette l’anello con il sigillo di Pompeo su cui era inciso un leone che tiene una spada nelle sue zampe, scoppiò in lacrime.” (Plutarco, 80). Indignato depose Tolomeo, poco più di un ragazzo, fece giustiziare il suo consigliere Potino, mandante del delitto, ed elevò Cleopatra, diventata sua amante, al trono di Egitto, poi diede le ceneri e l’anello a Cornelia, moglie di Pompeo, che le riportò nelle sue proprietà in Italia, ed infine, nel 45 a.C. fece deificare Pompeo dal senato. Dopo pochi mesi, per ironia della sorte, Cesare fu assassinato nel teatro di Pompeo, proprio ai piedi della statua del suo defunto rivale, nonché migliore amico.

Giulio Cesare