“Scalinata al n.48 di Rue de Lille” di Edward Hopper, un altro pezzo da maestro del mitico pittore statunitense
Il possesso dell'abilità pittorica potrebbe non essere una condizione necessaria per diventare un eccezionale pittore, ma quando capita di averla, sicuramente conta. Il talento naturale di Hopper per la pittura rimane sorprendente ed era già evidente all’inizio della sua carriera
Scalinata al n.48 di Rue de Lille” è un dipinto olio su tela di 32,7 x 23,7 cm realizzato nel 1906 dal pittore statunitense Edward Hopper (Nyack, 22 luglio 1882 – Manhattan, 15 maggio 1967). Il dipinto si trova oggi al Whitney Museum of American Art 99 Gansevoort Street New York, NY 10014. Al museo il dipinto è pervenuto dal lascito disposto dalla Signora Josephine Verstille Nivison coniugata Hopper.
Edward Hopper nacque a Nyack, cittadina sul fiume Hudson nello stato di New York. I suoi genitori, Garret Henry ed Elizabeth Griffiths Smith, erano titolari di un negozio di tessuti e provenivano dalla media borghesia angloamericana. Già dall'età di cinque anni Edward Hopper dimostrava una spiccata abilità nel disegno. I suoi genitori, scoperta questa dote, lo incoraggiarono facendogli leggere riviste e libri sull'arte. Nel 1895 dipinse il suo primo quadro dove mostrava particolare interesse verso le navi e tutto ciò che è legato ad esse. Nel 1899 si iscrisse a un corso per corrispondenza presso la New York School of Illustrating.
Nel 1900 cominciò a frequentare la New York School of Art, diretta da William Merritt Chase, seguace dell'impressionismo europeo. Nell'istituto si trovò a fianco di altri futuri protagonisti della scena artistica americana dei primi anni cinquanta: Guy Pène dei Bois, Rockwell Kent, Eugene Speicher e George Bellows. Importante per la sua formazione e crescita fu il contatto con lo stesso William Merrit Chase, che lo avrebbe incitato a studiare, e con Robert Henri, titolare del suo corso di pittura, fautore del realismo e figura guida della Ashcan School, un gruppo di pittori che contestava il manierismo imperante all'inizio del secolo e sosteneva invece la trasposizione diretta della vita nelle strade sulla tela.
Edward Hopper arrivò a Parigi per la prima volta nell'ottobre 1906, per coincidenza un giorno dopo la morte di Cezanne nel sud della Francia. Ricordava di aver visto alcuni dei dipinti di Paul Cézanne al Salon d'autunno di quell'anno, ma non ha preso nulla dalla sua pittura, né allora né in seguito, ed è in parte a causa del mantenimento di questa distanza che Hopper è solito essere considerato come un estraneo al modernismo. Ma in questa posizione Hopper è paragonabile ad alcuni artisti britannici del suo tempo, che si allontanarono tutti indipendentemente dall'impressionismo lungo una strada diversa da quella intrapresa dai beneficiari di Cézanne.
Il possesso dell'abilità pittorica potrebbe non essere una condizione necessaria per diventare un eccezionale pittore a olio, ma quando capita di esserci, sicuramente conta. Il talento naturale di Hopper per la pittura rimane sorprendente, ed era evidente all'inizio della sua carriera, nel piccolo schizzo su tavola che fece della tromba delle scale dell'alloggio Battista in rue de Lille a Parigi, non lontano dal Louvre, dove visse per gli otto mesi del suo visita in Francia nel 1906.
A prima vista sembra un piccolo dipinto senza pretese, ma come esercizio tecnico nel controllo dei toni di colore e nella rappresentazione dello spazio è ambizioso ed un vero e proprio tour de force. Non solo la realizzazione funziona, ma mostra anche la modulazione complessiva della pittura che è caratteristica della tradizione francese. Il carattere insolitamente potente dell’opera può senza dubbio essere prova delle innate abilità pittoriche di Hopper, ma alla luce della sua prolungata borsa di studio a New York è molto probabile che questa qualità sia derivata anche dallo studio dei dipinti di Thomas Eakins, una preoccupazione incoraggiata in lui dal suo maestro Robert Henri, che aveva studiato con un allievo di Eakins. Questa predilezione per la pittura ricca potrebbe anche essere stata rafforzata a Parigi dalla vista dei dipinti di Gustave Courbet.
Non si sa con certezza se la “Scalinata al 48 di rue de Lille”, a Parigi, fosse solo un dipinto di un giorno di pioggia, o se la sua colorazione scura indichi che sia stato realizzato subito dopo il suo arrivo in Francia, appunto sotto la rapida influenza di artisti come Gustave Courbet . Il chiaroscuro del vano scala, complesso in questo spazio ristretto e la vista dell’ingresso di una camera, costituiscono la prospettiva all'interno del corpo stesso del dipinto, e non solo il suo colore o il suo disegno. Hopper ha cercato di catturare il riflesso dei gradini delle scale, non ancora del tutto con successo, ma lo spazio è comunque fortemente convincente e indica la serietà delle sue ambizioni tecniche, qui utilizzate in relazione a uno spazio architettonico complicato.
Di Giovanni Conticelli.