Il Maggio Musicale Fiorentino risorge con il nuovo sovrintendente Carlo Fuortes

Il Maggio prevede due mesi di programmazione con tre opere liriche, cinque concerti sinfonici corali diretti da Daniele Gatti e Zubin Mehta, i concerti sinfonici di Myung-Whun Chung e Riccardo Muti, un balletto e le collaborazioni con la Scuola di Musica di Fiesole, il Conservatorio Cherubini, l’Orchestra della Toscana, l’Orchestra Giovanile Italiana

Grande ottimismo e fiducia per la 86 esima edizione del Festival del Maggio Musicale, che si svolgerà come da tradizione nel nuovo e tecnologicamente avanzato Teatro del Maggio nel parco delle Cascine. L’annuncio è stato dato nel corso di una conferenza stampa alla presenza del sovrintendente del Maggio Carlo Fuortes, dal sindaco di Firenze e presidente della Fondazione del Maggio Dario Nardella, dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani assieme al direttore principale Daniele Gatti e al direttore emerito Zubin Mehta. Il programma di due mesi di programmazione non subisce variazioni rispetto alla presentazione del Festival dello scorso novembre 2023 da parte dell’allora commissario straordinario del Maggio, Onofrio Cutaia. Tre opere liriche Turandot, Jeanne Dark e Tosca. Turandot e Tosca sono programmate per celebrare il centenario dalla morte del grande compositore Giacomo Puccini. Turandot va in scena dal 21 aprile nel fastoso e celebre allestimento “storico” di Zhang Yimou (ripresa da Stefania Grazioli) con la direzione di Zubin Mehta e Tosca dal 24 maggio nel nuovo allestimento con la regia di Massimo Popolizio e la direzione di Daniele Gatti; Jeanne Dark è la nuova opera commissionata a Fabio Vacchi; va in scena con la direzione di Alessandro Cadario e la regia di Valentino Villa a partire dal 14 maggio. Numerosi i concerti sinfonico-corali con l’Orchestra e il Coro del Maggio - preparato come sempre da Lorenzo Fratini - diretti da Daniele Gatti che inaugura il Festival il 13 e Zubin Mehta che lo chiude il 13 giugno, il concerto di Myung-Whun Chung il 25 maggio, e il concerto diretto da Riccardo Muti alla testa dei Wiener Philharmoniker, il 12 maggio. Daniele Gatti dirige anche i concerti sinfonico corali del 5 maggio e del 7 giugno. In cartellone anche un balletto “Trilogia dell’estasi” con la Compagnia Zappalà Danza che porta in scena Après-midi d’un faune, Boléro e Le sacre du Printemps il 30 e il 31 maggio. Inoltre in cartellone si apprezzano le fruttuose collaborazioni con l’Accademia del Maggio, l’Accademia Bartolomeo Cristofori per cinque concerti a partire dal 14 aprile, con il Conservatorio di Musica Cherubini di Firenze e con la Scuola di Musica di Fiesole per quattro concerti con i loro complessi da camera per il “Progetto giovani musicisti” il 7, 8, 10 e 11 maggio, con L’hommearmé, il 21 maggio, con l’Orchestra della Toscana diretta da Riccardo Bisatti l’1 giugno, con G.A.M.O.il 5 giugno, con Alexander Lonquich e l’Orchestra Giovanile Italiana il 10 giugno, con Tempo Realel’11 e 12 giugno. Sono in programma anche quattro concerti dell’Orchestra del Maggio diretta da Domenico Pierini per il “Maggio Diffuso” che saranno eseguiti nell’ambito della Città Metropolitana il 10, 15, 16 e 17 maggioIl 14 aprile è anche in programma nel grande giardino antistante il Teatro del Maggio, il tradizionale appuntamento con le Bande musicali e dei Musici del Calcio storico Fiorentino, in collaborazione con ANBIMA.  Le tre opere saranno approfondite nel corso del Ciclo “Prima le parole, poi la musica” nel corso di cinque appuntamenti l’11 e il 19 aprile per Turandot, il 10 maggio per Jeanne Dark, il 22 e il 23 maggio per Tosca. Il 26 e il 27 aprile è in programma un convegno in due giornate per ricordare la figura di Rolando Panerai “Un baritono per il Novecento, fra tradizione e modernità”, a cura di Giancarlo Landini e Giovanni Vitali. Il 18 aprile, alle ore 17, sarà presentato il libro E la giostra va. Conversazioni con Gianni Tanguccidi Francesco Libetta (Edifir, Edizioni Firenze) in cui interverranno l’autore e Gianni Tangucci. Tutti gli appuntamenti si svolgeranno in ridotto del Foyer di Galleria e saranno a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili. Grazie alla consolidata collaborazione già da cinque edizioni con Museo Novecento, diretto da Sergio Risaliti, il manifesto di questa edizione del Festival è stato realizzato dall’artista Francesca Banchelli, che per il suo lavoro ha creato un’immagine trinitaria di archetipi femminili ispirandosi dalle tre figure di Turandot, Tosca e Giovanna d’Arco. La figura centrale è ispirata alla principessa Turandot, la cui testa coincide con il sole che tramonta (ultima scena dell’opera); l’ombra di destra è quella di Tosca con il suo pugnale in mano e quella centrale è di Giovanna d’Arco, il cui spirito si staglia arrivando fino al cielo.  In occasione dell’inaugurazione del Festival del 13 aprile e della prima opera, Turandot, il 21 aprile, la grande ruota panoramica al Parco delle Cascine illuminerà i raggi della struttura con giochi di luce che saranno dominati dal colore rosso tipico del Festival e con il logo della manifestazione che rimarrà illuminato al centro della ruota.  La risposta del pubblico verso la programmazione è molto confortante: il concerto inaugurale diretto da Daniele Gatti, il concerto diretto da Riccardo Muti, la prima di Turandot e la terza replica (le altre sono in rapido esaurimento) sono “sold out” in ogni ordine di posto. La Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino ringrazia per il sostegno i Soci: Soci di diritto Fondatori Pubblici: il Ministero della Cultura, il Comune di Firenze e la Regione Toscana. La Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino ringrazia altrettanto i Soci Fondatori privati: Fondazione CR Firenze, Intesa Sanpaolo. Inoltre: Baker Hughes, Allianz, Gucci, Publiacqua, Toscana Aeroporti, Unicoop Firenze, Salvatore Ferragamo, Toscana Energia, Università di Firenze, Pitti Immagine;  gli Sponsor: Enel, Caffè Borbone, Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella, Cassetti Rolex; gli Sponsor Tecnici: Tecnoconference, Torrigiani. La Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino ringrazia inoltre tutti gli aderenti all’Albo degli Associati: le Aziende mecenati, i Corporate plus, gli Associati Sostenitori, i Benemeriti, gli Associati effettivi, gli Associati e l’Associazione Amici del Maggio Musicale Fiorentino. Albo degli Associati Mecenati Aziende Findomestic Banca S.p.A. Soci Corporate Plus, Studio Legale Slvb – Firenze Associati Sostenitori Riccardo Barone, Carlo e Ida Cangioli, Maria Teresa Colonna, Tobias Forster, Lionardo Ginori Lisci, Daniele Giuliani, Giorgio Moretti, Livia Pansolli Montel, Aldo e Maria Luisa Norsa, Mario e Evelyn Razzanelli, Associati Benemeriti Ursula E. Beckmann Fintoni, Carla Borchi, Alberto e Camilla Demetra Pardini, Sigfrido Fenyes, Gabriella Franciolini Setti, Diletta Frescobaldi, Caroline e Eric Freymond Sepp, Harald Fuchs, Dan Kotwicz, Jörn Albert Lahr, Carlo Mastellone, Piero Mocali, Chiara Vedovato. Associati Effettivi Annalena Aranguren, Maura Borgioli, Carlo Casini, Massimo Ceruso, Matteo Cutrufo, Francesco Del Nero, Isabella Filippelli , Carla Provvedi, Silvano Sanesi, Lorenzo Tirinnanzi, Robert e Monica Tomlin,Soci Corporate Associazione Amici del Maggio Musicale Fiorentino. Il Teatro desidera ringraziare anche tutti quelli  che hanno fatto donazioni scegliendo di rimanere anonimi

L’OPERA DI FRANCESCA BANCHELLI PER IL MAGGIO

Si rinnova la collaborazione tra il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e il Museo Novecento nel segno di una tradizione che vede da sempre convergere la grande musica e l’arte moderna e contemporanea. Dopo gli interventi di Mimmo Paladino, Luca Pignatelli, Rà di Martino, Francesco Vezzoli e Nico Vascellari, quest’anno, l’invito a realizzare l’immagine guida per il manifesto del 86° Festival Musicale del Maggio Fiorentino, è stato rivolto a Francesca Banchelli, giovane artista italiana apprezzata in Italia e all’estero.  Come molti altri artisti della sua generazione, Francesca Banchelli lavora con materiali e tecniche. diverse: video, performance, disegno, pittura, scultura e suono, molte volte protagonista nelle sue installazioni. La pittura resta però il suo principale mezzo espressivo, con il quale comunicare al mondo le sue visioni, sempre così ispirate e direi profetiche, in cui riconosciamo una vena poetica ed ermetica tipica del surrealismo e della metafisica. Le sue sono immagini colme di presagi e di anticipazioni, già affacciate sul futuro. Risposte a un passato e a un presente che ci stanno portando a una radicale trasformazione, in cui natura e tecnologia, artificio e nuda vita determineranno la nuova umanità.  Sono sovente paesaggi post-apocalittici, abitati da uomini e donne, animali, piante e rocce che fanno parte di una stessa comunità già trasformata da eventi planetari.  Con la sua arte Francesca Banchelli apre la porta al cambiamento e parla di nuovi orizzonti, della soglia tra fine e inizio in cui ci ritroviamo a vivere questo nostro tempo sospeso tra catastrofe e rigenerazione. Per il Maggio si è lasciata ispirare da tre figure femminili: Turandot, Tosca e Giovanna d’Arco.  La figura centrale è ispirata alla Turandot, la cui testa coincide con il sole che tramonta (ultima scena dell’opera).  L’ombra di destra è quella di Tosca con il suo pugnale in mano, e quella di sinistra è di Giovanna d’Arco, il cui spirito si staglia arrivando fino al cielo. Un'immagine trinitaria di archetipi femminili. I colori di fondo sono accesi, illuminati da luci forti, come per una scena teatrale.  In poco spazio il senso del dramma si amplifica a dismisura, in un senza tempo, così che percepiamo qualcosa di importante. Quelle figure, come ombre ultraterrene, potrebbero essere le parche, divinità dell’amore e del dolore, muse inquinanti, potenti voci di un coro alieno di cui dovremmo ascoltare il canto misterioso.