Un insolito trio, il romanzo di Elena Basile ambientato con critica ed umorismo nel mondo diplomatico della Farnesina

Elena Basile è un’ambasciatrice oltreché scrittrice e nelle 210 pagine di Un Insolito Trio, La Lepre edizioni, Collana Visioni, porta la sua profonda conoscenza di certe dinamiche nascoste ai più; Lunedi 11 marzo la presentazione anche a Milano

Il romanzo "Un Insolito Trio" racconta gli incontri di tre diplomatici, due uomini e una donna, nel corso degli anni, a Roma, in Africa e in Canada. Essi rappresentano tre generazioni differenti e sono tuttavia legati da un identico disagio nella vita. Sono inoltre incapaci di conformarsi alle regole che permettono di fare carriera al Ministero degli Esteri e forse in tante altre Istituzioni e strutture.

La storia si sviluppa come una musica minimalista con un motivo ricorrente e le diverse varianti che pervadono il racconto. Gli eventi narrati dai tre protagonisti man manosvelano il misterioso e tragico destino del poeta, il consigliere d’ambasciata , un omosessuale biondo e delicato.

L’Ambasciatore Serafini, un diplomatico sessantenne abbandona precipitosamente un’ambasciata africana. Viene richiamato a Roma, umiliato e messo in un angolo, perché ha osato opporsi ai progetti di cooperazione allo sviluppo che dilapidano le scarse risorse del Paese africano e non portano grandi ritorni all’Italia, fanno mangiare solo le imprese legate a una certa politica corrotta. Giancarlo Maresca presta servizio nell’Ambasciata africana e apprende ad ammirare e amare Serafini che ritrova a Roma e con il quale rinsalda l’amicizia.

Giulia Baldini, una ventenne timida e speciale, appena entrata nella carriera diplomatica, si lega di un affetto incomprensibile e profondo all’Ambasciatore e a Giancarlo, una amicizia sentimentale e  rara, nella quale si esprime l’inspiegabile tristezza della ragazza. La storia si svolge festosa tra gli scherzi e i motteggi negli incontri che si susseguono in tre continenti differenti ed è piena di colpi di scena.

La critica pungente alla burocrazia ministeriale percorre il libro in un mosaico di aneddoti umoristici che mettono a nudo il microcosmo diplomatico, i rituali effimeri di un potere a volte decaduto e privo di autorità. L’analisi di alcuni sviluppi inquietanti della società contemporanea, del nuovo conformismo che pervade persino la stampa e la cultura, è presente  nelle riflessioni dell’Ambasciatore e nei dialoghi che ha con giornalisti e colleghi.

Il dramma di Antigone, il contrasto tra coscienza individuale e morale collettiva, fa da sfondo alla storia raccontata. La scrittura è raffinata nella sua semplicità, incisiva e a tratti poetica, piena di chiaroscuri che  rivelano i tratti delicati di tre personaggi irresistibili e legati a doppio filo.

Il racconto struggente  di un affetto sospeso a mezz’aria è nutrito  da sogni e da candide fantasie, dal rifiuto ostinato che  i protagonisti oppongono alla   banalità diffusa  che  li assedia. Il libro è diviso in tre parti, dedicate ciascuna a un personaggio e alla sua versione delle vicende vissute.

 

TEMI DEL LIBRO

Impotenza di fronte alle tendenze della società odierna. Il disagio che i tre diplomatici soffrono di fronte al microcosmo angusto del Ministero degli Esteri è il riflesso di una sofferenza esistenziale che coinvolge l’approccio  alla vita in generale   e agli  sviluppi a loro incomprensibili della società. 

L’impotenza di  Giulia è evidente. La ventenne non riesce a identificarsi in alcun progetto reale e mantiene una triste evanescenza, scartando apriori la carriera o un matrimonio borghese ed esprimendo la sua rivolta in un rifiuto che Giancarlo chiama burlescamente “ no envy to fit in”

Giancarlo è un artista che insegue in maniera scanzonata e astratta la sua morbosa identità che lo condanna a rimanere un estraneo alla vita degli altri. “La domenica mi capitava di passeggiare nei quartieri residenziali romani. C’era un’aria da vacanza. Incontravo persone eleganti con guantiere di dolci. Il rumore di stoviglie mi raggiungeva dalle case. Qualche voce di adulto e di bambino si rincorreva. Mi sembrava di vederli, genitori e figli, una famiglia come tante, seduti a tavola di fronte al piatto di ragù, stretti l’uno all’altro con l’appetito che porta allegria. Mi veniva la pelle d’oca. La percezione di schizzare fuori dal quadro mi assaliva violenta”

Serafini, solo e avvelenato dai sensi di colpa nei confronti della moglie scomparsa, non insegue più il successo come in passato. Presta la sua determinazione alla ricerca della verità, si offre martire a  un’ottusa burocrazia incarnata persino dal suo grande e potente amico Cristobaldi.

«È l’indifferenza che colpisce, un’impotenza generalizzata. I giovani sono assenti. Il diritto internazionale non è più rispettato. Possono fare quello che vogliono. Dopo quello che è successo in Libia, è stato chiaro. L’Occidente se la canta e se la suona. Non ha bisogno di silenziare l’opposizione, il conformismo impera. I pochi che sanno si autocensurano. Pochi i libri, i film di denuncia. Raccontano le storie come sono veramente andate, ma cadono nel vuoto. Le narrative veritiere sono inghiottite dalle notizie strombazzate».

Antigone e il Potere, la protagonista della tragedia di Sofocle, che si oppone alla legge di Creonte sulla base di un valore più antico e naturale, il diritto di seppellire i propri cari, è passata alla storia come l’eroina in grado di opporre la propria coscienza individuale alla norma collettiva.

La sfida che Serafini lancia alla politica corrotta e alla cupola ministeriale che ne è esecutrice  è la sfida di Antigone. “Era tuttavia una fine del mandato umiliante ed era questo che i suoi vecchi amici al ministero volevano. Umiliarlo. Aveva alzato la testa. Aveva difeso la sua morale contro il principe. Come Antigone, doveva allora perire.”

E molti altri sono i passi del libro in cui Serafini discute con Cristobaldi, il Segretario Generale, per richiamare i diritti dell’etica contro l’arbitrio del potere e il falso ordine, le regole  della burocrazia

 

Omosessualità Pasoliniana e Materialismo Edonistico

La critica al materialismo edonistico che ha plasmato la società ed è riuscito nel compito in cui anche le dittature totalitarie hanno in parte fallito: uniformare gli individui nel pensiero e nei comportamenti è presente nel libro come uno dei fili conduttori in grado di spiegare la fratellanza esistente tra i tre protagonisti.

La straziata difesa di Giancarlo della sua identità contro i luoghi comuni del contemporaneo diviene un “cupio dissolvi”, una lenta caduta, un confronto  contro i nuovi benpensanti: l’omosessualità è accettata imponendo una falsa modulazione, un nuovo perbenismo  annienta la specificità di ciascun individuo.

La fame di “corpi senz’anima” non è contemplata dalla nuova mielosa retorica.  Giancarlo si diverte a prendere in giro le convinzioni a cui anche Giulia vorrebbe credere per vederlo felice “«Sei trans? Fai un’operazione e diventi una brava casalinga che ha solo voglia di rimanere accanto ai bimbi!» le sussurravo in un orecchio e lei rideva contro voglia.”

Nella società permissive e ludica, che Pasolini ha tanto criticato, il sesso viene consumato come un altro bene e non può essere problematizzato, non può essere fonte di dolore, espressione ambigua e sofferente dei nodi e dei vuoti di un individuo. Non può rimanere unito alla sua psiche ma deve esserne separato come il gelato che si compra al chiosco.

Elena Basile è nata a Napoli e si è laureata all'Università degli Studi di Napoli L'Orientale. Dopo alcuni anni in Madagascar come secondo segretario dell'Ambasciata d'Italia ad Antananarivo, ha prestato servizio presso il Consolato di Toronto. Dal 1999 al 2002 è stata delegata a Budapest. Dal 2003 al 2007 è stata delegata a Lisbona. Nel 2008 è stata capo della sezione dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa. Dal 2010 al 2012 ha diretto il dipartimento Nord America.
Oltre a Una vita altrove (Newton Compton,2014), finalista al Premio Roma, ha scritto Miraggi (Castelvecchi 2018) e altre raccolte di racconti. Del 2022 In famiglia (La nave di Teseo) e nel 2023 Un insolito trio (La Lepre edizioni).