Tolkien di destra, una trovata demenziale e divisiva, che trova sfogo anche nella letteratura

Il fatto che una parte politica particolare si richiami a un autore non fa sì che quell'autore divenga patrimonio esclusivo di una parte politica

Infuria la polemica intorno alla figura di Tolkien e alla mostra a lui dedicata. In particolare, l'accusa è quella di aver organizzato una mostra dedicata a un autore simbolo della destra. Siamo alle solite. La solita marcescente coppia di fotonica divisiva di destra e sinistra applicata in ogni ambito, anche naturalmente nella letteratura. E dire che non sarebbe poi difficile ricordare come i grandi autori della letteratura non sono né di destra né di sinistra, perché appartengono al patrimonio dell'umanità tutta. Il fatto che una parte politica particolare si richiami a un autore non fa sì che quell'autore divenga patrimonio esclusivo di una parte politica. O forse si vorrà dire che Dante era di sinistra e Machiavelli di destra, Tolkien di destra e Manzoni di sinistra? Questo livello demenziale del dibattito, dominante in Italia, l'ubiquitaria incapacità di discutere seriamente dei temi e dei problemi, lasciando che a prevalere siano categorie buone solo a dispensare dalla fatica del pensiero.

Di Diego Fusaro.