L'Appartamento, apre la Galleria d'Arte Contemporanea di Benedetta De Magistris; il 28 settembre la mostra inaugurale Identities

Benedetta De Magistris presenta la sua Galleria L'Appartamento con la mostra inaugurale identities il 27 settembre; sarà visitabile fino al 30 novembre 2023

Benedetta De Magistris inaugura la Galleria L’Appartamento - Benedetta De Magistris Arte Contemporanea con la mostra Identities il 27 settembre, che sarà aperta al pubblico dal 28 settembre al 30 novembre 2023 in Via Sant'Agnese 18 a Milano.

La mostra collettiva vede la partecipazione degli artisti Kincső Bede, Sofiya Chotyrbok, Giulia Agostini, Giuseppe Palmisano e Yelena Yemchuk.

Il tema delle fotografie e delle opere è l'identità, un concetto estremamente mutevole nella nostra era contemporanea tra globalizzazione, multiculturalità, conflitti, guerre e nuove comunità. Il medium fotografico, permette agli artisti di tracciare le linee dinamiche e incerte di un pensiero identitario mobile, con l’obiettivo di rappresentare alcuni dei suoi ritratti possibili.

Un esempio è quello di Giuseppe Palmisano nel progetto iosonopipo che si serve dell’identità femminile, inserendola in un paesaggio metafisico, in cui i corpi appaiono neutri, simili a involucri celati, mimetizzandoli tra oggetti inanimati e pareti tenui. La sua ricerca indaga un’identità senza limiti, catalogazioni e sovrastrutture.

Nella mostra sono inclusi anche dei ritratti inediti di comunità arbëreshë albanesi, residenti nel Sud Italia, fotografati come folle dalle forme armoniose in abiti tradizionali.

La figura femminile è indagata anche nella serie Self portrait with father’s shoes, manifesto del percorso artistico della giovane artista rumena Kincső Bede. In cui le fotografie stratificano molteplici identità e influenze generazionali legate al suo Paese, insieme a una riflessione sul retaggio del regime socialista e sulla società del controllo e la repressione.

Anche l'arte di Sofiya Chotyrbok indaga i posteri della società sovietica, come strumento di ricerca delle proprie origini ucraine, con un lavoro all’intersezione tra autoritratto, staged photography, collage e
immagini d’archivio. La serie Home before dark è frutto della volontà dell’artista di ricostruire il suo personale chruščëvka, il tipico appartamento sovietico, e reinterpretare gli oggetti, come tappeti, fotografie antiche e cimeli di famiglia, per dare forma alle proprie memorie frammentate.

Inoltre, la storia ucraina viene raccontata anche dall’artista Yelena Yemchuk, con un ritratto della città di Odessa, rimasta indipendente durante il regime sovietico, a cui l’artista si sente vicina per spirito libertario e per la propria emigrazione in America, dalla città di Kiev. Il suo lavoro si concentra soprattutto sui ritratti dei ragazzi dell’Accademia Militare, in preparazione per il fronte contro la Russia; insieme al tessuto urbano di dove risiedono, che diventa luogo magico dell’infanzia e di passaggio verso la cruda verità del futuro.

Infine, il percorso della mostra sposta lo sguardo sul territorio nazionale, con la serie di fotografie in analogica realizzate in Italia da Giulia Agostini, che affida al corpo femminile l’affermazione della propria
identità in un grido di libertà che a volte assume tratti politici. Nei nudi si riflette un’identità decisa e libera di esprimersi e di essere rappresentata al di là dei condizionamenti sociali. Tramite gli scatti, come in un atto catartico, Giulia da voce al suo intimo e a quello del soggetto fotografato, portando alla luce verità che difficilmente riuscirebbero ad essere espresse a parole.

La mostra Identities indaga la definizione di identità attraverso diversi punti di vista: la reinterpretazione dell’universo
femminile, la relazione tra individualità e appartenenza ad un ruolo sociale, la riflessione sui popoli, la loro
storia e resistenza, in particolare quella sovietica, su cui la mostra si sofferma per urgenza attuale del nostro
presente. Il culmine è rappresentato dalla comune spinta libertaria che viaggia verso nuove forme di collettività,
memorie, inclusione e comunità spontanee che coesistono con la nostra sfera più intima personale e
rivoluzionano la nostra idea identitaria. 

Benedetta De Magistris 

Benedetta De Magistris è nata in una famiglia di galleristi ed è testimone dell'arte contemporanea nella fase di passaggio verso la cultura digitale. Dopo un master in Giurisprudenza decide di proseguire con un percorso in Art and Business presso Sotheby's Londra. In seguito, lavora come gallerista indipendente, prima a Londra, poi a Milano, dove nel 2012 apre DE MAGISTRIS ARTE, inizialmente come galleria d'arte, poi evoluta in servizio di consulenza artistica su misura, eliminando ogni confine fisico e temporale. Apre L'Appartamento per offrire uno spazio familiare e anticonvenzionale dove esporre e parlare di arte contemporanea, con particolare attenzione agli artisti emergenti e dando voce alle giovani generazioni che apriranno la strada nel futuro.