"Gatto Selvaggio" della francese Rosa Bonheur, tra le figure più rappresentative del primo femminismo

Il dipinto è citato nel secondo episodio della famosa serie TV "La Regina degli Scacchi" nel tentativo di assimilare la figura della protagonista interpretata da Anya Taylor-Joy a quella dell'artista femminista vissuta a metà Ottocento

Gatto Selvatico” (“Wild Cat”) è un dipinto olio su tela che misura 46 x 56 cm dipinto nel 1850 dalla pittrice francese, molto nota negli Stati Uniti ed in Gran Bretagna, Rosa Bonheur (Bordeaux, 16 marzo 1822 – Thomery, 25 maggio 1899). Il dipinto si trova oggi presso il “Nationalmuseum” (“Museo nazionale di belle arti”) di Stoccolma sito in Södra Blasieholmshamnen. Vi è giunto nel 1932 quando è stato donato al “Nationalmuseum” da Arvid Kellgren, padre della scuola svedese di massoterapia (un particolare tipo di massaggio).Rosa Bonheur è ritenuta una delle figure più rappresentative del primo femminismo. Si dice che fu il padre di Rosa, il pittore Raymond Bonheur, a incoraggiare la passione dei figli per l'arte e a sostenere la loro ambizione di diventare degli artisti: saranno pittori Auguste e Juliette Bonheur, Isidore Bonheur sarà scultore, infine Rosa, pittrice e scultrice, che si specializzerà nella rappresentazione di animali. Sua madre, di padre sconosciuto, era stata adottata da un ricco commerciante di Bordeaux, Jean-Bapriste Dublan de Lahet. A Rosa piaceva immaginare che il mistero delle sue origini nascondesse qualche segreto di Stato, e ch'ella fosse in realtà di sangue reale, ma oggi si sa che Dublan de Lahet era in effetti il suo vero nonno.

Monsieur Bonheur, il padre di Rosa,  fu però un genitore assente nella vita dei figli e la madre lottò per sostenere la famiglia con lezioni di piano e morì quando Rosa Bonheur era una ragazza. Rosa, che ha iniziato a copiare dipinti al Louvre da adolescente, è stata una delle più famose pittori di animali del suo tempo. Questo gatto selvatico è un eccellente esempio del suo modo realistico di ritrarre gli animali. Bonheur era sinceramente interessata agli animali che ritraeva.Nel 1853, all'età di 31 anni, ottenne un ampio riconoscimento e piena fama per il suo monumentale dipinto ”The Horse Market” (“Il mercato dei cavalli” - oggi in mostra presso il Metropolitan Museum - MET a New York). La scelta dei soggetti della Bonheur le imponeva di frequentare luoghi in cui non era pratico indossare gonne lunghe, così nel 1857 la polizia le concesse il permesso di indossare liberamente i pantaloni in pubblico.Nella sua nativa Francia, è stata la prima donna a ricevere la Legion d'Onore per i successi nelle arti, con l'imperatrice Eugenia de Montijo che dichiarò notoriamente, dopo avergliela data, "Il genio non ha sesso".L'impegno di Rosa Bonheur per la sua carriera indipendente le impedì anche di avere qualcosa di simile a una tipica vita familiare. "Ho sposato l'arte", ha detto una volta. "È mio marito, il mio mondo, il mio sogno di vita, l'aria che respiro. Non so nient'altro, non sento nient'altro, non penso nient'altro. La mia anima trova in essa la più completa soddisfazione". Nel 2020 nella nota serie tv di successo “The Queen’s Gambit” (tratta dalla novella dello scrittore statunitense Walter Stone Tevis del 1983 ed in Italia resa con il titolo, non proprio privo di imprecisione, “La Regina degli Scacchi”) all'inizio del secondo episodio, la giovane protagonista Elizabeth (Anya Taylor-Joy) viene accolta nella sua nuova casa dalla madre adottiva, Alma Wheatley (Marielle Heller). "Quelle sono stampe di Rosa Bonheur", dice la Wheatley dei quadri alle pareti, copie di due dipinti della Bonheur “Shepard in the Pyrenees” (“Pastore sui Pirenei” - 1888) ed appunto “Wild Cat”, “Non originali ovviamente. Ti piacciono gli animali? A me si. Li amo."

Si potrebbe dire che il personaggio di Alma Wheatley con le stampe di Bonheur suggerisce probabilmente che è una donna istruita potenzialmente indipendente, sebbene il fatto che li descriva solo come immagini di animali potrebbe simboleggiare anche che le sue aspirazioni sono soffocate. La vicenda immaginaria del personaggio protagonista della serie, Elizabeth Harmon, d'altra parte, ripercorre i contorni approssimativi della vita di Rosa Bonheur, con una passione per le gare di scacchi e la competizione che sostituiscono l'arte.Solo dal 2017 ha preso vita un'iniziativa in Francia per creare un museo dedicato all’artista appena fuori dalla sua casa, lo Château de By, osserva un recente articolo della rivista statunitense “Smithsonian”. Guidato da Katherine Brault, il proposto “Musée de l'Atelier Rosa Bonheur” spera di attirare maggiore attenzione sull'eredità della Bonheur in Francia. Ha ricevuto il sostegno ufficiale del governo francese nel 2020 come uno dei 18 siti destinati alla conservazione della memoria artistica del paese. Forse ha ricevuto un'altra piccola spinta dal cameo dedicato alla Bonheur in “La Regina degli Scacchi”.