Domenico Piraina nuovo Direttore della Cultura del Comune di Milano, mantiene Direzione Mostre e Musei: "Sono un 'civil servant' a servizio della collettività"

Alla Direzione della Cultura del Comune di Milano arriva Domenico Piraina: "Io sono un 'civil servant', sempre a disposizione dell’amministrazione e della collettività, nel 2024 mostre su Cézanne, Renoir, De Nittis e Munch". L'intervista a Il Giornale d'italia

La Direzione della Cultura del Comune di Milano vede un nuovo nome dopo Marco Edoardo Maria Minoja, ed è quello di Domenico Piraina.

Il Direttore Area Mostre e Musei Scientifici, pur conservando la suddetta carica, è stato promosso, dal 1° ottobre, alla Direzione della Cultura del Comune di Milano.

Il Dott. Minoja passa invece alla Direzione Generale della Fondazione delle Scuole Civiche.

Per Piraina il nuovo ruolo appena assunto durerà fino al termine della sindacatura attuale, medesima procedura per quanto riguarda la carica di Direttore del Palazzo Reale di Milano.

Domenico Piraina, in occasione della preview della mostra 'El Greco' a Palazzo Reale, ha dichiarato a Il Giornale d’Italia:

Come interpreta questo nuovo ruolo?

“Come ho fatto per tutta la mia vita, lo interpreto come un ruolo di servizio per la collettività e per l’amministrazione comunale, io sono un civil servant, sempre a disposizione dell’amministrazione in ogni ruolo che deciderà di affidarmi così come ha fatto in passato. Il mio è un servizio per la collettività”.

Se dovesse fare un bilancio del suo operato negli anni passati?

Professionalmente la mia vita è stata oltremodo fortunata. A dir la verità, lo è stata anche umanamente perché aver avuto la possibilità di dirigere un istituto importante come Palazzo Reale mi ha consentito di fare dei progetti davvero notevoli, cito la Mostra su Leonardo, quella su Giotto, altre tre su Picasso, ho fatto due volte Caravaggio, poi Andy Warhol, Kandinsky, Pollock

Insomma, non dimentico mai di dire che per realizzare questi progetti ho avuto la fiducia dell’amministrazione comunale. Al contrario, se non l’avessi avuta, tutte queste cose non sarebbero state possibili”.

Progetti futuri? Cosa dobbiamo aspettarci da questo nuovo mandato?

"C'è quello con il Museo d'Orsay che è un nostro partner storico, una mostra molto interessante relativa a un confronto diretto tra Cézanne e Renoir.

Faremo poi una grande mostra dedicata a De Nittis, un artista non tanto conosciuto. Noi qui a Palazzo Reale siamo abituati a promuovere e valorizzare anche artisti che non godono di smisurata fama ma che meritano di essere conosciuti.

Stiamo poi lavorando ad una mostra su Munch, con il museo di Oslo. Ecco queste sono tre delle principali iniziative che realizzeremo l'anno prossimo, anche se ovviamente la programmazione sarà poi molto più intensa".