Cosimo III dei Medici, inaugura a Palazzo Strozzi Sacrati la mostra “Deo simillimum principem”
Viene inaugurata giovedì 5 ottobre in Palazzo Strozzi Sacrati, sede della presidenza della Regione Toscana, “Deo simillimum principem”, la mostra per i 300 anni dalla morte di Cosimo III dei Medici.
Cosimo III de' Medici, figlio di Ferdinando II de Medici e di Vittoria della Rovere, fu il penultimo granduca di Toscana appartenente alla dinastia dei Medici. Regnò per 53 anni, dal 1670 al 1723. Sposò per procura, il 18 aprile 1661, Margherita Luisa d'Orleans. Il suo fu considerato come uno dei matrimoni peggiori nella storia dei Medici: la forte diversità dei caratteri, infatti, portò Margherita Luisa prima a rifiutare ogni forma di convivenza con Cosimo e poi a tornare in Francia, dove morì. La coppia, comunque, ebbe tre figli: Ferdinando nel 1663, Anna Maria Luisa nel 1667 e Gian Gastone nel 1671, ultimo rappresentante maschile della sua dinastia a regnare. Di fatto fu la figlia di Cosimo III, Anna Maria Luisa sua erede universale, ma l'imperatore Carlo VI D'Asburgo Lorena non lo permise. Il 22 settembre 1723 il granduca visse due ore in preda a una crisi di tremore. Al suo capezzale erano presenti il nunzio apostolico e l'arcivescovo di Pisa, il quale disse: «Questo Principe ha richiesto poca assistenza, al fine di morire bene, perché, in tutto il lungo corso della sua vita, aveva studiato e curato (il modo) per prepararsi alla morte». Il 25 ottobre 1723, sei giorni prima della morte, Cosimo III emanò un proclama sostenendo che la Toscana sarebbe rimasta indipendente, Anna Maria Luisa avrebbe ottenuto la successione dopo la sua morte e quella del fratello e che avrebbe avuto la facoltà di adottare un successore legittimo. Tale proclama venne completamente ignorato dalle potenze europee alla sua morte, avvenuta all'età di 81 anni. Fu sepolto nella Basilica di San Lorenzo a Firenze. L’esposizione, che rimarrà aperta fino al 5 novembre, è dedicata a uno dei personaggi più complessi e forse tra i meno conosciuti della famiglia Medici e lo celebra nel mese in cui cadde la sua morte, avvenuta il 31 ottobre 1723. Grazie a Cosimo III trovarono impulso gli Studi pisano, fiorentino e senese. Fu lui ad approvare il primo disciplinare vinicolo della storia; appassionato di botanica, promosse la pubblicazione di testi classici e aiutò a conoscere meglio la civiltà etrusca. La mostra è dedicata a Alberto Bruschi, storico e antiquario fiorentino scomparso nel 2021, tra i massimi studiosi contemporanei della dinastia Medici. All’inaugurazione, giovedì 5 alle ore 12, saranno presenti il presidente Eugenio Giani, il curatore della mostra Samuele Lastrucci e un esponente della famiglia Bruschi. La mostra sarà visitabile gratuitamente dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 16.30 e il sabato dalle 10 alle 12.30. Per prenotarsi, si può chiamare dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 il numero 0554385616