Florence Art Week 2023, sarà la mostra Sheltered Landscapes (Panorami Segreti) dell'artista zancan ad inaugurare la rassegna fiorentina
Dal 28 settembre al 15 ottobre presso la galleria Rifugio Digitale verrà presentato il primo evento del ciclo Digital Horizons a cura di Serena Tabacchi
Digital Horizons a cura di Serena Tabacchi è un percorso espositivo volto a promuovere la conoscenza e l’interazione con l’arte digitale in tutte le sue forme, dall'arte generativa a installazioni multimediali. La mostra è realizzata in collaborazione con Forma Edizioni, Cinello che presenterà due opere DAW® (Digital Art Work) dell'artista e POAP Studio che installerà un token unico della community di Rifugio Digitale. L'evento d'inaugurazione è costruito grazie al contributo tecnico di Vannucci Piante responsabile dell'installazione green nella corte del rifugio e lungo la strada di via della Fornace, e de Il Sorriso Ricevimenti che curerà un rinfresco speciale per l'inaugurazione. Digital Horizons vedrà coinvolta una serie di artisti nativi digitali di fama internazionale, i quali con l’avvento di nuove tecnologie legate al mondo del web e della programmazione, hanno manipolato il digitale per creare forme artistiche legate all’arte dell’effimero, elaborando opere di videoarte, scultura digitale, ambienti immersivi e paesaggi sonori. La tecnologia che supporta queste forme d’espressione artistica è in continua evoluzione, orizzonti digitali nei quali intravedere il domani, grazie all’intuizione degli artisti. Il percorso espositivo porterà a Firenze opere d’arte digitali site-specific pensate e create appositamente per gli spazi di Rifugio Digitale, un tunnel antiaereo riportato alla luce grazie al lavoro dello studio di architettura Archea Associati e inaugurato nel 2022. Per Sheltered Landscapes, l’artista ha scelto di comporre un paesaggio naturalistico codificato lungo sedici monitor. La sua specificità è data dalla disposizione dell’opera stessa, la quale riflette la volontà dell’artista di riconsiderare il suo concetto di composizione, aggiungendo una dimensione narrativa all’opera, utilizzando la lunghezza del tunnel come linea temporale. Ogni parte dell’opera prosegue sullo schermo successivo, creando un paesaggio in continua evoluzione mentre si cammina lungo la galleria. Le opere esposte sintetizzano il culmine di due anni di progettazione di algoritmi creati dall’artista per rappresentare la natura attraverso un codice di programmazione. L’opera di Michaël Zancan prende spunto da un suo precedente lavoro, Kumono Shingou, una collezione di cento opere generative che trae ispirazione dalla cultura giapponese. Trasponendo le ambientazioni in Italia, vengono introdotti nel processo di elaborazione artistica elementi tipici dell’architettura fiorentina, seppure in chiave minimalista e stilizzata, specie arboree locali e topologia di paesaggi toscani. L’intento non è il realismo o l’accuratezza naturalistica, piuttosto la commistione di elementi provenienti da culture diverse che raccontano, attraverso le sue opere, il viaggio dell’artista nel mondo. Sussiste un sentimento di atemporalità, dove resti di antiche civiltà incontrano elementi grafici ancorati all’era digitale. La tensione tra l’architettura digitale, a volte rigida e ben identificabile attraverso linee e forme monocromatiche, afferma la coesistenza e allo stesso tempo le interferenze dell’umanità con il mondo naturale. La mostra presenta ai collezionisti di Rifugio Digitale due opere DAW® in collaborazione con Cinello, due litografie in edizione limitata di 15 esemplari ciascuna e delle magliette in cotone organico con la grafica originale di zancan disponibili sul sito di Forma Edizioni: https://formaedizioni.it/categoria-prodotto/opere/.
Forma Edizioni è un’iniziativa editoriale sviluppata al fine di consentire la divulgazione e la conoscenza di percorsi ed esperienze appartenenti al mondo dell’arte, dell’architettura, della fotografia e, più in generale, per promuovere le migliori ricerche in ambito produttivo e tecnologico, seguendo il mutare degli stili di vita e dell’abitare contemporaneo. Dalla sua fondazione, nel 2010, il catalogo si arricchisce di circa venti titoli l’anno, dando “forma” alle tracce espressive che animano il dibattito culturale di oggi, approfondendo sia specifici ambiti conoscitivi già noti al pubblico, sia investigando quelle espressioni intellettuali e artistiche ritenute, a vario titolo, rivelatrici di nuovi punti di osservazione della realtà. Caratteristica comune di ogni progetto è l’alta qualità del prodotto, delle immagini, della stampa, dei processi tipografici o informatici impiegati, oltre che una mirata diffusione e distribuzione in luoghi di fruizione, come librerie specializzate, bookshop di musei e luoghi espositivi, che aggiungono alla normale reperibilità in rete quella necessaria e indispensabile presenza nei “siti” dove si costruiscono opinioni e valutazioni di merito. Le pubblicazioni spaziano da importanti monografie dedicate a opere architettoniche contemporanee e rinomate, quali ad esempio Cantina Antinori. Cronistoria della costruzione di un nuovo paesaggio, ricerche e approfondimenti legati a tematiche di studio universitario, cataloghi di importanti esposizioni, quali quella ospitata presso la Fondazione Cini di Venezia EST. Storie italiane di viaggi, città e architetture a cura di Luca Molinari o la monografica ospitata al Museo MAXXI di Roma Gio Ponti. Amare l’architettura nel 2019. Mostre ed eventi ampliano il processo di valorizzazione culturale che Forma si impone di offrire a un pubblico raffinato e attento. La casa editrice è infatti coinvolta nella realizzazione dei volumi relativi alle mostre annualmente ospitate presso il Forte di Belvedere di Firenze e il Museo Stefano Bardini nonchè alle esposizioni monografiche presentate in gallerie private dedicate ad artisti del calibro di Alighiero Boetti, Arnaldo Pomodoro, Lucio Fontana e Alberto Burri. Non mancano testi di fotografia e design, quali ad esempio l’importante monografia dedicata al lavoro e alla vita di Karim Rashid o la panoramica sul design contemporaneo milanese The Design City. Milano città laboratorio. È attualmente in fase di realizzazione la collana di guide d’architettura On the road city, principalmente focalizzata sulle opere contemporanee, ogni volume indaga gli aspetti peculiari delle più importanti città del mondo, proponendo una lettura critica degli scenari futuri. La casa editrice ha annoverato importanti collaborazioni con personalità di alto spessore intellettuale e di fama internazionale quali fra gli altri il compianto Adolfo Natalini, architetto fondatore del Superstudio, Bruno Corà, Luca Massimo Barbero e Sergio Risaliti, critici e storici dell’arte, Luca Molinari, critico d’architettura.
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