Hiding in Florence, in sala d’Arme a Firenze la mostra dell’artista cinese Liu Bolin

A cura di Marco Bazzini e promossa da Galleria Gaburro si svolgerà in Sala d’Arme - Palazzo Vecchiodal 30 agosto - 18 settembre 2023

La Sala d’Arme di Palazzo Vecchio ospita, dal 30 agosto al 18 settembre 2023, la personale di Liu Bolin, dedicata al progetto Hiding in Florence (2022), realizzata in collaborazione con il Comune di Firenze, promossa dalla Galleria Gaburro e curata da Marco Bazzini. LiuBolin (Shandong, 1973), artista di fama internazionale è conosciuto dal grande pubblico per le sue performance mimetiche. Definito “l'uomo invisibile”, ha fatto del camouflage il suo tratto distintivo: rimanendo immobile come una scultura vivente, Bolinfonde perfettamente, grazie a un accurato body-painting, il suo corpo con il contesto alle sue spallee infine si fa fotografare. Negli anni, si è fatto ritrarre davanti ai più importanti monumenti del mondo, a opere d’arte, a librerie, a scaffali dei supermercati, a montagne di rifiuti e in mezzo a masse di immigrati. La sua poetica del nascondersi, per diventare cosa tra le cose, vuole sottolineare luoghi emblematici, identità culturali note e segrete, denunciare problematiche sociali.  Ognuno di questi luoghi, così come gli oggetti, anche i più piccoli, hanno un’anima che li caratterizza e in cui mimetizzarsi, svanire, identificarsi nel Tutto. Secondo la cultura cinese, l’uomo è parte della natura e in queste opere, l’artista non sparisce ma, in realtà, si unisce alla natura stessa. Hiding in Florence è il lavoro che presenta a Palazzo Vecchio, continuazione e coronamento di una seriepiù ampia, Hiding in Italy,svolta dall’artista nel nostro paese, che ha visto protagoniste le città di Milano, Venezia, Verona, Roma e Caserta. LiuBolin rende oggi omaggio a Firenze, culla del Rinascimento,da sempre una delle grandi mete del Grand Tour anche contemporaneo. Nel progetto fiorentino sono stati coinvoltele maggiori istituzioni storiche e culturali che contribuiscono quotidianamente alla valorizzazione di un patrimonio ormai universale: Piazza della Signoria, le Gallerie degli Uffizi, la Biblioteca Marucelliana e lo stesso Palazzo Vecchio, che ospita la mostra.

La mostra di LiuBolin "Hiding in Florence", in collaborazione con Galleria Gaburro, rappresenta un'ulteriore occasione di ribadire l'attenzione della città al dialogo fra passato e presente, agli artisti contemporanei e ai temi del nostro tempo, nell'ambito di una politica culturale che ha questo tra i suoi obiettivi prioritarisottolinea la vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini.La poetica di Liu Bolin ci porta, attraverso le sue opere, a percorrere il tema dell’assenza e dell’anonimato dell’uomo contemporaneo e in questa chiave, si innesta perfettamente nell'anima di Firenze anche grazie allo sguardo dell'artista sul patrimonio culturale materiale e immateriale della città. "Hiding in Florence" è stata possibile grazie al dialogo fra le principali istituzioni culturali della città e la collaborazione con la Galleria Gaburro, un dato, anche questo, rilevante, a riprova di una forte sinergia tra istituzioni della cultura nel mettere in rapporto l'arte con i cittadini e con i visitatori, favorendo così la crescita di una comunità”. L’esposizioneè un’occasione per ammirarenon solo le ultime opere del camaleonte dell’arte in una cornice unica, ma,anche,per scoprire i segreti del backstage, attraverso le riprese realizzate durante la costruzione degli scatti: un modo per far vivere al più vasto pubblico l’esperienza coinvolgente e performativa tipica dell’arte di LiuBolin.

Liu Bolin

Liu Bolin nasce nel 1973 nella provincia nord-orientale dello Shandong. Si forma all’Accademia Centrale d’Arte Applicata e diviene allievo del celebre artista Sui Jianguo. Cresce e si forma nel fermento che coincide con l’inizio del rapido sviluppo economico, in un periodo di profondi cambiamenti testimoniati negli scatti della serie Hiding in the City che hanno dato inizio alla sua carriera artistica. La ricerca in questo solco è iniziata nel 2005 e non si è ancora arrestata. La sua prima mostra personale risale al 1998 a Pechino, seguita da altre due rassegne circa dieci anni dopo, sempre della capitale cinese: Sculpture, all’Hotsun Art Space nel distretto 798 Art Zone (2007); Distortion, Hotsun Art Space, Dashanzi Art District (2007). Da allora le sue foto e le sculture tipiche della sua produzione sono state esposte nel più importante festival di fotografia contemporanea LesRencontres d'Arles e inprestigiosi musei internazionali. Tra i più recenti solo show vanno ricordati: La forma profonda del reale, Università Bocconi, Milano (2019); LiuBolin.Visible/Invisible, Mudec - Museo delle Culture, Milano (2019); The Theatre of Appearances al Musée de l’Elysée, Losanna (2019); LiuBolin. The Invisible Man, Palacio de Gaviria, Madrid (2019); LiuBolin. The Invisible Man, Complesso del Vittoriano, Roma (2018); LiuBolin: The Invisible Man, ErartaMuseum, San Pietroburgo (2018); Ghost Stories, Maison Européenne de la Photographie, Parigi (2017); Galerie Party, Centre Pompidou – Acte II with LiuBolin, Centre Pompidou, Galeriedes enfants, Parigi (2017). Nel 2015 il Museo de Contemporáneo di Buenos Aires lo invita per la personale Desapareciendo; l’anno successivo gli viene commissionato per il palazzo di New York, sede delle Nazioni Unite, il progetto We Are WhatWeEat. In Europa il suo lavoro è stato divulgato attraverso le mostre A Secret Tour al Museo H.C. Andersen di Roma (2012) e Hiding in Italy alla Fondazione Forma per la Fotografia di Milano (2010), e con la personale in Svezia The Invisible Man al FotografiskaMuseet di Stoccolma (2011). Ha collaborato con artisti contemporanei internazionali quali Botero, JR, Carlos Cruz Diez, Kenny Scharf e Rero e con diversi brand come Valentino, Jean Paul Gaultier, Tod’s e altri. È stato testimonial per il 2017/2018 del marchio Moncler, in una campagna firmata da Annie Leibovitz, e nel 2018 è stato artista dell’anno della champagneria francese Ruinart. L’ultima produzione lo ha visto tra i luoghi più iconici di Firenze dando vita al progetto Hiding in Florence (2022). Nel 2023 l’artista ha realizzato due nuove performance a Milano legate a tematiche profondamente attuali come la libertà, la pace e i diritti delle donne. Dopo l’opera intitolata No war, sempre in collaborazione con la Galleria Gaburro, ha dato vita allo scatto Freedom in 2023insieme a dieci donne iraniane. Oggi Liu Bolin vive e lavora tra Pechino e l’Europa.

Galleria Gaburro

Fondata nel 1995 per la passione del suo fondatore Giorgio Gaburro, la Galleria Gaburro è co-diretta dal 2020 insieme a Cecilia Gaburro. Ha sedi a Verona e Milano. La galleria ha all’attivo produzioni, eventi, progetti espositivi ed editoriali con artisti italiani e internazionali del calibro di Daniel Spoerri, Hermann Nitsch, Emilio Isgrò, Marco Cingolani, Danilo Bucchi, JanFabree Liu Bolin. Tra le istituzioni con cui ha collaborato, da citare il MART di Rovereto, la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, la Biennale di i Venezia, Palazzo Ducale a Mantova, l'Università Bocconi di Milano, il MUDEC Museo delle Culture di Milano, la Galleria Borghese di Roma, la Reggia di Caserta, la Galleria d’Arte Moderna Achille Forti di Verona, il Complesso del Vittoriano di Roma. Linea guida dell’attività è il concetto di Project Gallery: ogni progetto nasce dall’interscambio tra l’artista, il curatore e la galleria, ed è concepito ad hoc per gli spazi espositivi, privati o istituzionali, sempre coerenti con il messaggio e l’intervento dell’artista.

LIU BOLIN

Hiding in Florence

Palazzo Vecchio, Sala d’Arme, Firenze

30 agosto– 18 settembre 2023

promossa da Galleria Gaburro a cura di Marco Bazzini

Orari:

tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00

Ingresso libero

https://cultura.comune.fi.it/pagina/musei-civici-fiorentini/museo-di-palazzo-vecchio

Info: Galleria Gaburro

Milano - via Cerva 25 - tel. +39 02 99262529 Verona - via dei Mutilati 7/a - tel. +39 045 8000176 www.galleriagaburro.com

FB galleriagaburro

IG galleriagaburro