“Le conseguenze dell'amore”, probabilmente la migliore pellicola cinematografica di Paolo Sorrentino

Talvolta, sia in prima che in seconda serata, alcuni canali televisivi la ripropongono in onda sul "digitale terrestre"

Titta Di Girolamo (Toni Servillo) ha ormai da tempo alle spalle sogni e romanticismo, la sua vita matura è caratterizzata dal disincanto esistenziale. Da anni abita in un lussuoso albergo di Lugano, soffre d'insonnia, è separato da ormai dieci anni ed ha tre figli, a cui spesso telefona ma che non gli vogliono parlare. Gli unici rapporti umani sono quelli con il direttore dell'hotel (Diego Ribon) teso a saldare, l’affitto ogni primo del mese, e con una coppia di anziani coniugi (Raffele Pisu e Angela Goodwin), una volta benestanti, ma ora ridotti a vivere in una stanza dell'albergo che possedevano e con i quali gioca a carte. Da oltre venti anni, ogni mercoledì mattina alle dieci in punto, si inietta una dose di eroina, mentre una volta all'anno si sottopone ad una economicamente onerosa tecnica sanitaria di lavaggio del sangue. Sembrerebbe un rappresentante in materia di prodotti di import ed export, in realtà una volta alla settimana trasporta per conto di Cosa Nostra una valigia colma di dollari, che deposita a suo nome in una banca svizzera. L’uomo di origini campane era un commercialista e broker finanziario e per questo fu avvicinato come esperto del settore dalla mafia, quando però perse in un solo giorno più di duecento miliardi di lire che la mafia gli aveva chiesto di investire, fu costretto a saldare tale debito vivendo così, in una sorta d'esilio forzato. Questa sua vita, fatta di azioni rigidamente preordinate, comincia però a scomporsi quando inizia a parlare con la giovane barista dell'albergo, Sofia (Olivia Magnani), che da tempo tentava di avere un dialogo con lui; l'occasione si presenta quando il giovane fratellastro di Titta, Valerio (Adriano Giannini), che umanamente mal sopporta nato da un secondo matrimonio del padre (morente), gli fa visita prima di partire per un luogo esotico come insegnante di surf. Tra i due sembra nascere un sentimento, e un giorno Titta regala alla ragazza una costosa auto acquistata sottraendo centomila dollari da una delle valigie che deve puntualmente depositare in banca; la ragazza gli dice che non accetta il regalo senza che i due si conoscano e perciò lo raggiunge nella sua camera, facendosi raccontare la sua vita nell'unica volta in cui l'uomo decide di farsi di eroina fuori dalle sue “abitudini”. Il giorno dopo, Sofia ha un grave incidente con l'auto, mentre Titta viene derubato della valigia da due mafiosi a cui aveva dato ospitalità qualche tempo prima, venendo poi convocato dai vertici mafiosi di suo riferimento, ai quali cerca di evidenziare la sua estraneità al furto contestato. L’ex broker ha predisposto un piano ingegnoso, per mezzo del quale ha invece consegnato il denaro della valigia rubata ai due anziani coniugi, che poco prima aveva smascherato come bari, facendo ricadere la colpa su un affiliato che voleva diventare autonomo e uccidendo lui stesso i due mafiosi. Alla cupola mafiosa interessa solo di riavere indietro la valigia con il milione di dollari, ma, al rifiuto dell’ex commercialista, i sicari della mafia lo annegano lentamente nel cemento che farà da base ad una impresa di costruzioni. Il suo ultimo pensiero prima di morire va a un caro amico, che non vede da molti anni, ora impiegato dell'Enel in qualità di addetto alla manutenzione e delle linee elettriche montane. La colonna sonora è opera di Pasquale Catalano. Trovano anche posto pezzi dei Lali Puna, Mogwai, Boards of Canada e Ornella Vanoni. Le conseguenze dell'amore è una pellicola diretta da Paolo Sorrentino, uscita nei cinema all’inizio d’autunno di diciannove anni fa. In concorso al 57º Festival di Cannes, grazie a una modalità narrativa scarna e disincantata, alla fotografia di riflessione oggettiva, nonché alla buona vena recitativa, ancora solo di rado gigionesca degli attori in scena, ha ricevuto molti riconoscimenti tra i quali segnaliamo: il David di Donatello 2005, Nastri d'argento 2005 e Globi d'oro.