Fiera di Francoforte, Ricardo Franco Levi presenta le dimissioni da commissario del governo per l’Italia

La decisione è maturata a seguito delle polemiche per l’assegnazione della comunicazione della partecipazione italiana a una società belga in cui lavora il figlio dello stesso commissario

Il commissario straordinario del Governo per l’Italia Paese ospite d’onore alla Fiera del libro di Francoforte 2024, Ricardo Franco Levi, ha deciso di presentare le proprie dimissioni. Il mandato è stato rimesso nelle mani del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano

Fiera di Francoforte, Ricardo Franco Levi presenta le dimissioni

Ricardo Franco Levi, ex sottosegretario all’editoria del governo targato Romano Prodi, era ritornato a far parlare di sé, nelle scorse settimane, per la sua scelta di mandare a casa dalla squadra tricolore il fisico Carlo Rovelli. Levi aveva infatti ritenuto Rovelli colpevole di aver espresso posizioni "inadeguate" riguardo alla guerra in Ucraina e all'invasione russa. Tale scelta aveva sollevato un polverone e creato parecchio dibattito. Colpito da dure critiche, quindi, Levi si era scusato per l'accaduto ed era tornato sulla sua decisione.

Ora Ricardo Franco Levi ha rassegnato le dimissioni al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano (notizia data in anteprima da Il Corriere della Sera) per un altro fatto. Le sue dimissioni, infatti, farebbero seguito alla notizia data nella mattinata di venerdì 26 maggio 2023 dal quotidiano Libero, il quale ha fatto emergere che Levi ha appaltato la comunicazione della partecipazione dell’Italia all’evento alla Buchmesse (nel dettaglio, la realizzazione del logo, del motto e del messaggio che accompagnerà la delegazione) a una società belga, la IFC Next. Si tratterebbe di un conflitto di interessi, dato che in tale società lavora però il figlio dello stesso Ricardo Franco Levi, vale a dire Alberto Levi. Inoltre è stato contestato all'ex commissario straordinario del Governo per l’Italia per la Fiera del libro di Francoforte 2024 di essere andato a pescare un'azienda belga e non italiana, come sarebbe stato più logico.

"IFC Next è una delle grandi compagnie di comunicazione europee", ha raccontato l’ex fedelissimo di Prodi a Dagospia, provando a spiegare le sue ragioni, "che ha come clienti il Parlamento europeo e le massime istituzioni di Bruxelles. Per cui sono abituati a occuparsi di progetti su scala internazionale e ad avere come controparte istituzioni pubbliche". Prima di arrivare al contratto, però, ci sarebbe stata una selezione, ha affermato Levi. "Abbiamo fatto una gara cui hanno partecipato svariate compagnie e la ICF Next ha vinto perché sia per progettualità che per costo era di gran lunga quella più indicata, a nostro avviso".