Addio a Paul Newman, morto a 83 anni l'attore dagli occhi di ghiaccio: dai film più famosi agli amori alla passione per le auto
Nel 2007 si era ritirato dalle scene perché si considerava troppo vecchio per recitare, ma per tutti ha continuato ad essere la leggenda di Hollywood
Addio a Paul Newman, la leggenda di Hollywood dagli occhi di ghiaccio: l'attore è morto all'età di 83 anni un anno dopo dal ritiro dalle scene. Nella sua lunga e brillante carriera ha vinto tre Oscar, sette Golden Globe e un Emmy Award. Inoltre porta il suo nome una delle stelle sull'Hollywood Walk of Fame.
Oltre ad essere un famosissimo attore, è stato anche regista, produttore cinematografico, sceneggiatore e persino pilota. Si appassionò alle corse automobilistiche dopo aver girato Indianapolis pista infernale (1969), film in cui interpreta Frank Capua, un pilota il cui intenso impegno nelle corse lo porta a trascurare la compagna Elora (Joanne Woodward), fino a trionfare alla 500 Miglia di Indianapolis dopo varie vicissitudini amorose e personali. "Sono stato un cattivo pugile - ha detto a proposito della sua passione per le corse - un deludente giocatore di football americano, di tennis, di badminton, un pessimo sciatore. Non ho mai avuto il dono della grazia nello sport. Poi un giorno mi son detto: 'Sta a vedere che invece sono un decente pilota...'".
Addio a Paul Newman, morto l'attore noto per i suoi occhi di ghiaccio
Biondo, occhi azzurri e fascino da vendere, Paul Newman, all'anagrafe Paul Leonard Newman era nato il 26 gennaio 1925 ed è stato uno degli attori più famosi al mondo. Nel corso della sua vita ha lavorato anche come regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e pilota automobilistico. Insieme a Ennio Morricone, Charlie Chaplin, Henry Fonda, Spike Lee e Laurence Olivier, detiene il singolare primato di aver ricevuto prima l'Oscar alla carriera e poi l'Oscar come vincitore tra i candidati per Il colore dei soldi.
Nato da un proprietario di un grande negozio di articoli sportivi, Arthur, e da un'emigrante slovacca, Theresa Garth, è cresciuto a Shaker Heights, nei pressi di Cleveland (in Ohio). Paul Newman si arruolò, dopo la High School, nella U.S. Navy Air Corps, l'aviazione della Marina, sperando di diventare pilota. Tuttavia il daltonismo da cui era affetto glielo impedì. Durante la seconda guerra mondiale prestò servizio nel Pacifico meridionale come marconista e mitragliere nelle squadriglie di siluranti/bombardieri Avenger (1943-1946). Il 6 agosto 1945, proprio mentre era in volo ad alta quota a circa 300 km a sud-ovest di Hiroshima, vide sull'orizzonte il bagliore del fungo atomico, esperienza di cui non amava parlare, ma che probabilmente gli rimase impressa.
Nella ripresa economica del dopoguerra, si occupò della gestione della ditta paterna. Dopo aver frequentato per meno di un anno la scuola d'arte drammatica della Yale University, si iscrisse all'Actors Studio di New York ed esordì nel 1953 in teatro a Broadway in Picnic, opera successivamente resa famosa dall'omonimo film diretto nel 1956 da Joshua Logan. Il suo esordio cinematografico avvenne nel 1954 ne Il calice d'argento, ma la sua interpretazione non raccolse grandi lodi. Il The New Yorker scrisse di lui: "Recita la sua parte con il fervore emotivo di un autista di autobus che annuncia le fermate locali". In quell'occasione Newman comprò una pagina di un quotidiano nazionale per chiedere scusa per la sua interpretazione.
Due anni dopo la sua interpretazione del pugile Rocky Graziano in Lassù qualcuno mi ama (1956), lo fece notare da critica e pubblico. Da quel momento ottenne ruoli sempre più importanti e grazie anche alla sua bellezza divenne uno degli attori più famosi al mondo. TRa i film più famosi al cinema vi sono Il calice d'argento, Quando l'amore è romanzo, Quattro donne aspettano, La lunga estate calda. Poi ancora Guerra, amore e fuga, Indianapolis pista infernale, Un uomo oggi, Sfida senza paura, Per una manciata di soldi, Il colore dei soldi, L'ombra di mille soli, Scandalo Blaze (Blaze), Mr. & Mrs. Bridge, Era mio padre.
I film che lo hanno visto come regista sono invece La prima volta di Jennifer, Sfida senza paura, Gli effetti dei raggi gamma sui fiori di Matilda, Harry & Son di cui è stato anche sceneggiatore, Lo zoo di vetro.
Newman sostenne negli anni sessanta il senatore democratico Eugene McCarthy (da non confondere con Joseph McCarthy del maccartismo). Per il suo impegno, caratterizzato anche da un'attiva partecipazione a messaggi televisivi di propaganda, l'attore fu in seguito incluso da Richard Nixon nella sua "lista di nemici".
Sostenitore del Partito Democratico statunitense, nel 2006 diede il suo sostegno alla campagna di Ned Lamont (che non fu eletto) e finanziò quella presidenziale di Chris Dodd, poi ritiratosi.
Paul Newman, le due mogli e il dolore per il figlio morto di overdose
Nel 1949 l'attore si sposò con Jacqueline E. Witte. Dalla prima moglie ebbe tre figli: Scott Allan (1950-1978, morto a 28 anni per un'overdose di droghe), Susan Kendall (1953) e Stephanie (1954).
Il 29 gennaio 1958, a Las Vegas, sposò in seconde nozze l'attrice Joanne Woodward, con la quale rimase fino alla morte; insieme ebbero tre figlie: Elinor "Nell" Teresa (8 aprile 1959), Melissa "Lissy" Stewart (17 settembre 1961), e Claire "Clea" Olivia (1965).
La malattia, il ritiro dalle scene e la morte
Fra gli ultimi lavori che lo vedono impegnato come attore o regista ci sono Le parole che non ti ho detto di Luis Mandoki del 1999, Per amore... dei soldi diretto da Marek Kanievska del 2000 ed Era mio padre di Sam Mendes del 2002.
Il 25 maggio 2007 l'attore annunciò la sua decisione di ritirarsi dalle scene, considerandosi troppo vecchio per continuare a recitare.
Il 31 luglio 2008 fu ufficializzata la notizia che Newman era affetto da un cancro ai polmoni, diagnosticatogli allo Sloan-Kettering Cancer Center di New York. Secondo il Sun l'attore sarebbe vissuto solo poche settimane, dopo l'ultimo ciclo di chemioterapia presso il Weill Cornell Medical Center di New York. Dopo aver scelto di interrompere le cure, Newman lasciò l'ospedale per passare gli ultimi giorni con la famiglia nella sua casa di Westport, in Connecticut, dove morì il 26 settembre 2008 a 83 anni. Dopo un funerale privato, fu cremato e le ceneri custodite dalla famiglia.