L'artista piemontese Luciano Sabadin espone le sue opere allo studio Etra Studio Tommasi di Firenze

Nel capoluogo toscano la sua prima mostra personale fino al 27 maggio 2023

Catturare la luce con la pittura. E’ questo il motto della mostra Alberi di Luce dell’artista piemontese Luciano Sabadin, che espone le sue opere allo studio Etra Studio Tommasi di Firenze fino al 27 maggio 2023, curata da Francesca Sacchi Tommasi e Ilaria Maria d’Urbano. La mostra presenterà circa 30 opere in cui l’artista Luciano Sabadin usa colori acrilici, sperimenta forti contrasti nel bianco e nero, osserva la natura e con meticolosa cura cattura la luce che scandisce il passare del tempo e delle stagioni, Va a "cercare la luce" all'interno delle sue “città di piante”. “Posso riferirlo avendolo vissuto da testimone ocular – afferma l’amico Pupi Avati - nella vita di Luciano Sabadin, c’è un prima e un dopo, quell’istante in cui per ragioni misteriose, ha avuto accesso a una visionarietà a lui stesso ignota, simultaneamente disponendo del dono di saperla raffigurare. Un evento che nel mutargli la vita, mi convince sempre di più della sacralità dell’arte“. La sua creatività inizialmente si è espressa attraverso la scrittura della musica e dei testi delle sue canzoni. Dopo vent’anni dedicati all’Arte delle Muse, nel 2011 nasce LS Eventi una società che opera nell’ambito della formazione e che rappresenta alcuni dei più importanti personaggi dello sport e della cultura italiana. Tra questi lo stesso Pupi Avati, Piergiorgio Odifreddi e Oscar Farinetti. Tutti e tre hanno voluto contribuire con un loro piccolo testo al catalogo della mostra. La casualità lo conduce verso la sua seconda vita di artista durante i difficili due anni di pandemia appena trascorsi, aprendogli  le porte ad un mondo nuovo e sconosciuto: moglie e figlio gli regalano un cavalletto, delle tele e dei colori  Spinto anche dalla forte volontà ed esigenza di continuare ad esprimere la sua creatività fino a quel momento dedicata ad altri, inizia a dipingere, a sperimentare, produce opere, raccoglie  apprezzamenti favorevoli da amici, addetti ai lavori e da alcuni personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura tra cui  Pupi Avati, il primo ad  aver visto I suoi lavori e a  incoraggiarlo a mostrarli al pubblico. Da qui la decisione di questa prima mostra personale nella città di Firenze  allo Studio Tommasi.  Scrive la curatrice Ilaria Maria d’Urbano a proposito del suo lavoro: “L’Arte di Luciano Sabadin è contemporaneamente materica e poetica: dei suoi alberi posso sentire la consistenza delle cortecce e il canto della linfa impercettibile, dei  suoi cieli la vastità e le lotte, del sottobosco la foltezza e il sospiro. Il tutto mescolato in una dimensione profondamente onirica. Un bianco e nero che a volte si fa musica potente e solenne - come nel quadro Tempesta, dai toni wagneriani; altre ammutolisce aprendo all’ascolto - ne è esempio Il sogno di Meg, capace di elevare come le composizioni ascensionali di J.S. Bach; altre ancora si macchia di rosso - vedi Rosaspina. Quei precisi puntini rossi sono la firma di Luciano. Mai eccessivi, eleganti, riservati: una ferita silenziosa - sorgente inesauribile, che sanguina e guarisce sulla tela. Una ferita che profondamente interroga chi la osserva”. 

Etra Studio Tommasi

Firenze 6 – 27  maggio 2023

Via della Pergola 57

orari: mercoledì| sabato 15-19 oppure su appuntamento chiamando il 348 2812340

www.etrastudiotommasi.it