“Nighthawks” di Edward Hopper: la prima vera rappresentazione della solitudine di una grande città
Edward Hopper realizza in un mese e mezzo quest’opera “futurista” destinata ad avere grande fortuna
“Nighthawks”, in italiano tradotto improvvidamente in “I nottambuli” - la traduzione letterale sarebbe stata “Falchi della notte” ma oggi il titolo del quadro può restare tranquillamente senza traduzione-. è un celeberrimo e iconico dipinto di 84 x 152 cm del noto pittore statunitense Edward Hopper (Nyack, 22 luglio 1882 – Manhattan, 15 maggio 1967) realizzato nel 1942 e considerato tra le opere più famose e riconoscibili dell'artista americano.
È esposta all'Art Institute of Chicago (South Michigan Avenue, 111 Chicago(Illinois)) che ne entrò in possesso il 13 maggio 1942, a pochi mesi dal completamento, acquistandola per 3000 $ (pari a circa 2.750 €).
Prima di dipingere la versione definitiva sulla tela, Hopper dipinse uno schizzo della scena sul suo quadernino per i disegni, già nel 1941.
Il nome del quadro probabilmente è dovuto alla somiglianza del becco del falco con il naso a punta dell'uomo appoggiato al bancone con il vestito scuro, accanto alla signora in rosso.
Il quadro venne completato il 21 gennaio 1942 e poi esposto nella galleria d'arte di tale Frank K. M. Rehn a New York e subito messo in vendita. Il 17 marzo 1942, in occasione della inaugurazione della mostra di Henri Rousseau al MOMA da egli stesso organizzata, Daniel Catton Rich, direttore dell'Art Institute of Chicago, incontra Edward Hopper che gli viene presentato dal direttore del Museum of Modern Art il quale spende lodi e buonissime parole a proposito dei precedenti lavori di Edward. il 13 maggio 1942 Daniel Catton Rich acquista “Nighthawks”per conto dell'Art Institute of Chicago, sicuro di avere fatto un ottimo affare.
Josephine, la moglie del pittore, in una lettera indirizzata a Marion, la sorella di Edward, incluse una breve descrizione del quadro su cui Hopper stava lavorando: “Ed ha appena completato un'immagine molto bella — un locale per mangiare di notte con 3 figure. Night Hawks sarebbe un nome adatto. È stato lo stesso Edward a posare per i 2 uomini grazie ad uno specchio, ed io (ho posato) per la ragazza. Ci ha lavorato un mese e mezzo.”
Fuori dal locale la strada è deserta perché la scena è ambientata a notte fonda. Non c'è alcuna interazione tra i protagonisti e ciascuno di loro è immerso nei propri pensieri.
Non è chiaro se il locale dipinto nel quadro fosse reale o fosse frutto dell'immaginazione del pittore. Lo stesso Hopper disse che si era ispirato ad un locale che si trovava a Greenwich Village, nel quartiere di Manhattan. Alcuni studiosi ritengono invece che questo bar dovesse trovarsi a Mulry Square, all'incrocio tra la 7ª Avenue South, Greenwich Avenue e l'11ª West Street, a sette isolati dallo studio del pittore.
«Ho dipinto, forse senza saperlo, la solitudine di una grande città.» ebbe a dichiarare l’autore.
Edward Hopper è stato considerato un realista e solo di recente è stato più opportunamente accostato al simbolismo. Forse starebbe meglio tra i “futuristi”, tra quelli cioè che sono riusciti a intravedere il futuro.