Piero Manzoni 1963-2023, al Museo del Novecento un incontro in onore dell'autore della Merda d'Artista
A sessant’anni da quella data il Museo del Novecento e la Fondazione Piero Manzoni organizzano un incontro per condividere i passi fatti nelle ricerche e inaugurare un anno di incontri e convegni in onore dell'artista
Il 6 febbraio 1963 moriva di infarto Piero Manzoni. A sessant’anni da quella data il Museo del Novecento e la Fondazione Piero Manzoni organizzano un incontro per condividere i passi fatti, in particolare negli ultimi dieci anni, nelle ricerche e attività intorno al grande artista e soprattutto raccontare i progetti di libri, mostre e convegni che vedranno la luce in questo 2023 appena iniziato.
L'evento, che avrò luogo giovedì 9 febbraio alle ore 19.00 presso la Sala Fontana, sarà introdotto da Gianfranco Maraniello, Direttore del Museo del Novecento, e vedrà la partecipazione di Elena Manzoni di Chiosca, Presidente Fondazione Piero Manzoni, Alessandro Castellano, Avvocato, Luca Bochicchio, Università di Verona, Flaminio Gualdoni, Storico dell’arte, Rosalia Pasqualino di Marineo, Direttrice Fondazione Piero Manzoni.
Piero Manzoni (1933-1963)
Spirito libero e provocatorio, Piero Manzoni (Soncino, 1933 – Milano, 1963) fu artista di un’energia e creatività inesauribile che cercò sempre di spingere ai limiti del possibile le potenzialità dell’arte. Grazie al suo lavoro, l’artista cremonese seppe sempre far parlare di sé, impressionò visitatori, galleristi e collezionisti conquistando il posto di icona nella cultura occidentale.
Milano fu lo scenario della sua vita: qui l’artista si formò, studiò, lavorò ed ebbe contatti con le tendenze più innovative del momento, sebbene spesso si recasse ad Albissola, in Liguria, meta frequentata da molti artisti. Inizialmente frequentò artisti appartenenti al Gruppo Nucleare, tra cui Enrico Baj e Lucio Fontana, e poi il gruppo tedesco Zero. Con il pittore Enrico Castellani stabilì un grande sodalizio, che portò i due artisti a fondare la celebre rivista Azimuth e l’omonima galleria. La sua arte è l’espressione visiva di un’idea, è il gesto che testimonia una presenza, le sue radicali intuizioni e le profonde elaborazioni mentali consentirono all’artista di diventare celebre in tutto il mondo.