Palazzo Blu, Immagini dal Ventennio. La mostra “Pisa e il regime fascista (1922-1943)”

In mostra fino al 25 marzo una straordinaria carrellata d’immagini d'epoca provenienti dagli archivi Allegrini, Frassi e Salvestroni di proprietà della Fondazione Pisa, e anche da altri archivi di istituzioni e collezionisti privati.

Fino al 26 Marzo 2023 sarà possibile visitare a palazzo Blu di Pisa, centro di esposizioni temporanee e di attività culturali diverse, posto sul Lungarno meridionale nel cuore del centro storico cittadino, a pochi passi dal Ponte di Mezzo e dal Comune, antico palazzo nobiliare gestito dalla Fondazione Pisa, moderno strumento per l'arricchimento dell'offerta culturale della città, la mostra Immagini dal Ventennio. Pisa e il regime fascista (1922-1943). Nel 2021 la Fondazione Pisa ha acquistato dalla famiglia Allegrini alcune migliaia di fotografie (stampe, pellicole, lastre) che Guido, per la maggior parte personalmente, aveva scattato fra la metà degli anni Venti e quella degli anni Quaranta, immagini, spesso di eccellente qualità tecnica, di incredibile vivacità e interesse, che rappresentano uno straordinario documento della vita e della storia di quegli anni. A distanza di un secolo, la mostra ideata da Daniele Menozzi, e curata da Giovanni Cavagnini, presenta le foto di Guido che insieme ad alcune altre provenienti da archivi pubblici o privati, mostrano, talvolta allusive, simboliche e anche curiose o ironiche, gli avvenimenti, i personaggi ed il costume di allora.

Il percorso espositivo, supportato da un ricco apparato didascalico, propone aspetti e momenti della vita della città e dei suoi abitanti seguendo un preciso filo logico narrativo, cronologico e tematico: la marcia e la conquista del potere, la Conciliazione, le istituzioni del Regime, Etiopia e Spagna, l’Asse e le leggi razziali, la sconfitta e le rovine, ma anche la famiglia reale insediata per lunghi mesi a San Rossore; i gerarchi del regime (il filosofo Gentile, il sottosegretario agli Interni Guido Buffarini Guidi, i ministri Bottai e Ciano) e grandi imprenditori (il conte Marzotto) attivi a livello locale. Una straordinaria carrellata d’immagini, in grande maggioranza pisane e dunque strettamente legate alla vita reale della città, che raccontano però anche la vicenda nazionale e internazionale di quegli anni, consentendo al visitatore, tramite l’accurata selezione fotografica, di cogliere attraverso immagini significative della realtà locale aspetti rappresentativi di tutta un’epoca.

Materiale fotografico e documentario proveniente dagli archivi Allegrini, Frassi e Salvestroni di proprietà della Fondazione Pisa, e anche da altri archivi di istituzioni e collezionisti privati. A “Immagini dal Ventennio. Pisa e il regime fascista (1922-1943)” è anche il titolo del volume che accompagna la mostra, con i contributi del Prof. Daniele Menozzi, del Dr. Giovanni Cavagnini curatore della pubblicazione, del Prof. Fabrizio Amore Bianco, del Prof. Marco Giorno Bevilacqua, del Prof. Andrea Mariuzzo, del Prof. Paolo Nello e del Prof. Christian Satto, edita da ETS.

Tra il materiale fotografico in mostra una riproduzione della prima pagina de “Il Giornale d’Italia”, uno dei più antichi quotidiani di informazione italiani, fondato nel 1901 (120 anni festeggiati nel 2021) da Sidney Sonnino e Antonio Salandra, con la direzione di Alberto Bergamini. Il Giornale d’Italia ha tutt’oggi una chiara visione di matrice liberale moderata, a supporto dell’industria e dell’economia in generale, con attenzione alla tutela del lavoro e dei diritti civili. Dopo oltre 120 anni, il focus permane sull'attualità, sul dibattito politico e sociale, sull'economia e sulla cultura (la cui pagina, c.d. "terza", fu inventata dalla storica Testata), e con attenzione al mondo del business, delle imprese, del mercato, della sostenibilità e dell’innovazione, affrontando, con i fatti, le sfide dell’oggi e del domani  Si presenta al pubblico in veste digitale integralmente rinnovata e mobile first, con un’informazione ampia, completa e integralmente free  Ha un lettorato numeroso e di qualità, oltre 3 milioni di lettori a livello nazionale, composto da decisori e influenzatori di scelte politiche, economiche, di investimento e di acquisto (imprese e famiglie). La pagina culturale dei quotidiano “terza pagina”, fu inventata il 10 dicembre 1901 dal direttore del Giornale d’Italia Alberto Bergamini, che la dedicò a una prima teatrale di Gabriele D’Annunzio Da allora ha caratterizzato la tradizione del giornalismo culturale italiano, non limitandosi a recensire i fatti culturali, ma impegnandosi a produrre essa stessa cultura, ospitando prose e critiche letterarie, critiche d’arte, piccoli trattati di società e di politica, recensioni di libri e di mostre, riflessioni e dibattiti su temi eruditi, approfondimenti e reportage dai Paesi più lontani.

A corredo della mostra, una serie di incontri con studiosi e docenti universitari
La mostra fotografica Immagini dal Ventennio. Pisa e il regime fascista (1922-1943) – che espone circa duecento immagini provenienti dall’archivio Allegrini relative ai diversi aspetti vita della società cittadina nell’epoca del fascismo – trova un significativo completamento in un ciclo di cinque conferenze che, da gennaio a marzo, si svolgono nell’auditorium di Palazzo Blu. Alcuni studiosi, tra i più qualificati nel loro specifico campo, illustrano temi nodali della vicenda del Ventennio. Si propongono di aiutare a coglierne l’effettivo significato, sfuggendo alle trappole di una memoria pubblica che – come hanno ancora mostrato tante iniziative realizzate in occasione della ricorrenza centenaria dell’ascesa al potere di Mussolini - non sempre ha recepito le acquisizioni conoscitive maturate dalla storiografia. Il pubblico potrà così approfondire, oltre alle complessive teorie interpretative di un fenomeno che ha avuto una proiezione internazionale e allo svolgimento di un fascismo pisano strettamente collegato ai centri decisionali del potere romano, alcuni aspetti di grande rilievo come gli interventi urbanistici e architettonici, i rapporti con la Chiesa, la politica linguistica.

IL PROGRAMMA DI INCONTRI 

22 gennaio
Alessandra Tarquini (Università di Roma),
Comprendere il Ventennio

5 febbraio
Paolo Nello (Università di Pisa)
Il fascismo pisano

19 febbraio
Paolo Nicoloso (Università di Trieste)
Mussolini architetto e urbanista

5 marzo
Daniele Menozzi (Scuola Normale Superiore)
“Convergenze parallele”: Il fascismo e la Chiesa

19 marzo:
Gianluca Lauta (Università di Cassino)
La lingua del fascismo

PALAZZO BLU
Lungarno Gambacorti 9, 56125 Pisa
Pisa | Tel. +39 050 916 950
info@palazzoblu.it