Fondazione Formiche. Il nuovo Presidente Tronca: "Nel ricordo di Alberto, per appassionare i giovani all'attualità"

Ad un anno dalla triste scomparsa del Prof. Alberto Brandani, la Fondazione Formiche riprende la sua attività con tanti progetti per il futuro


Si è svolta a Roma la prima riunione del nuovo consiglio di amministrazione della Fondazione Formiche che, d’ora in poi, si chiamerà Fondazione Formiche Alberto Brandani – ETS, in ricordo del suo fondatore. Il Prof.Alberto Brandani aveva fondato l’istituto nel 2005 e dal 2008 ne era diventato il Presidente.


Brandani da sempre curioso e attento osservatore delle Fondazioni, pensava che fossero un buono strumento per aiutare a dibattere e discutere di tanti temi. L’obiettivo principale dell’istituto era avvicinare ed appassionare i giovani alla politica e alla cultura, tramite la convegnistica, la formazione e la ricerca scientifica e tecnologica. Facendo piccoli passi e lavorando come la formica, l’animaletto operoso che, mettendo da parte le provviste, riesce a portare un qualche beneficio alla comunità.
Il nuovo cda è formato da Francesco Paolo Tronca, nel ruolo di Presidente, Andrea Migliore, Vicepresidente, Francesco Minotti, Segretario Generale, Cristina Basili, Silvia Brandani, Mauro Bruni, Lorenzo Cardo e Giuseppe De Carlo.


Nel corso dell’incontro è stato approvato il nuovo Statuto della Fondazione che, anche se opportunatamente aggiornato in alcune parti, è rimasto fedele ai principi ed alle finalità previsti nel vecchio Statuto. È stata nominata Presidente onorario la consorte del Prof. Brandani, Susanna, e sono state attribuite alcune deleghe ai vari membri del cda. Sono state messe in cantiere alcune iniziative per il 2023, fra cui lapreparazione di un convegno a Roma a Febbraio/Marzo.

Le parole di Francesco Paolo Tronca


“Sono orgoglioso di continuare l’importante opera del Prof. Alberto Brandani – afferma il neopresidente Tronca. L’attività della Fondazione si svolgerà, nel ricordo di Alberto, con grande attenzione alle attuali criticità del paese, fra cui, in primis, il caro bollette e la crisi energetica. Ed ovviamente con un occhio diriguardo alle nuove generazioni, per alimentare in loro la passione e la curiosità per l’attualità”.