Andy Wharol torna a Milano con 'La Pubblicità della Forma'
Negli spazi della Fabbrica del Vapore sino a marzo una suggestiva mostra con trecento opere sul re della Pop Art
Con oltre trecento opere divise in sette aree tematiche e tredici sezioni - dagli inizi negli anni Cinquanta come illustratore commerciale sino all’ultimo periodo di attività nell'Ottanta connotato dal rapporto con il sacro - ha inaugurato a Milano la mostra ‘Andy Warhol. La pubblicità della forma’ negli spazi della Fabbrica del Vapore. E’ un viaggio nell’universo artistico e umano di uno degli artisti che hanno maggiormente innovato la storia dell’arte mondiale. “Warhol – afferma il critico Bonito Oliva – è il Raffaello della società di massa americana che dà superficie ad ogni profondità dell'immagine rendendola in tal modo immediatamente fruibile, pronta al consumo come ogni prodotto che affolla il nostro vivere quotidiano. In tal modo sviluppa un'inedita classicità nella sua trasformazione estetica’. L’intuizione che lo renderà celebre e ricco è quella di ripetere la medesima immagine diverse volte, in modo da farla entrare per sempre nella mente del pubblico. Thirty Are Better Than One, la sua prima Monna Lisa ripetuta ben trenta volte, da celebre ed esclusiva, diventa un'opera di tutti e per tutti, trasformando il linguaggio della pubblicità in arte. Warhol adotta una speciale tecnica di serializzazione, con l’ausilio di un impianto serigrafico, che facilita la realizzazione dei pezzi e riduce notevolmente i tempi di produzione. Su grosse tele riproduce moltissime volte la stessa immagine alterandone i colori: usando immagini pubblicitarie di grandi marchi commerciali o immagini di impatto come incidenti stradali o sedie elettrice, riesce a svuotarle del significato originario. L’arte deve essere “consumata” come qualsiasi altro prodotto. La tecnica della serigrafia viene usata da Warhol già nel 1962 per realizzare la serie Campbell’s Soup Cans, composta da trentadue piccole tele di identiche dimensioni raffiguranti ciascuna gli iconici barattoli di zuppa Campbell’s, esposte nello stesso anno alla Ferus Gallery di Los Angeles. E lo stesso farà con i ritratti delle celebrità dell’epoca: Marilyn Monroe, Mao Zedong, Che Guevara, Michael Jackson, Elvis Presley, Elizabeth Taylor, Brigitte Bardot, Marlon Brando, Liza Minnelli, Gianni e Marella Agnelli, le regine Elisabetta II del Regno Unito.