"Verso il futuro": il Teatro Franco Parenti celebra i 50 anni con un progetto di arte urbana

Armando Massarenti (giornalista e filosofo): “Ho scritto un testo sui temi del cambiamento climatico in una prospettiva che includesse la storia della vita sulla terra e del suo attuale indiscusso dominatore. Ne è venuto fuori un manifesto che cerca di sintonizzarsi con il senso dello spettacolo anche sul piano della trasmissione delle emozioni”

Per il cinquantesimo anniversario del Teatro Franco Parenti di Milano, dal 5 al 7 maggio ai Bagni Misteriosi va in scena "Verso il futuro". Un progetto di arte urbana per creare consapevolezza, tratto da un testo di Armando Massarenti, con la regia e la drammaturgia di Monica Maimone.

"Verso il futuro", il  Teatro Franco Parenti festeggia i 50 anni con uno spettacolo en plein air

I 50 anni del Teatro Franco Parenti verranno celebrati con un’iniziativa inedita, che accompagna a un grido di dolore per il nostro pianeta una visione forse utopica, ma gravida di speranza nel futuro. Uno spettacolo con macchine e macchinerie, coreografie volanti, azioni teatrali, corpi, parole, musica, immagini e apparati, in un intreccio d’invenzioni che, grazie alla memoria emozionale, lascia in ogni spettatore una traccia profonda e durevole. 30 artisti tra performance aeree, danza e grandi proiezioni, immergeranno il pubblico in un’esperienza emotivamente coinvolgente e stimolante per una riflessione sullo stato del nostro pianeta e sui comportamenti umani. Ad accompagnare lo spettacolo inoltre le voci di Lella Costa, Gioele Dix, Andrée Ruth Shammah, e Filippo Timi.

Il Parenti sceglie quindi di inaugurare un traguardo così significativo per sé e per la storia del teatro italiano, non celebrando il proprio passato ma connettendosi con il mondo e le sue complessità, e proiettandosi nel futuro. In questa occasione e con questo spettacolo si vuole invocare una riconciliazione con il nostro pianeta: un richiamo a invertire la rotta prima che sia troppo tardi. Un messaggio di speranza lanciato attraverso il teatro, che unendo ragione e emozione, vuole ispirare i prossimi passi e parlare al cuore della comunità perché il cuore è solo una metafora per indicare la parte migliore della nostra natura. In un luogo suggestivo come le piscine dei Bagni Misteriosi, uno spettacolo che, in forma visionaria, mescolerà poetica, scienza, pensiero e letteratura. Un’esperienza da vivere insieme. Lo spettacolo en plein air ai Bagni Misteriosi è stato presentato nell'ambito dell’iniziativa La grande età, una rassegna multimediale, organizzata con il supporto di Banca Intesa e classificato fra i ‘Progetti speciali’ del ministero della Cultura.

«Andrèe ed io. 1972-2022. Cinquanta anni sono passati da quando entravo esitante nel Teatro, già con la scritta con le lucine, ma con al posto del portone in ferro una saracinesca da negozio. E, dentro, il disordine creativo e ludico e malinconico di Andrée. Andavo, senza saperlo, incontro ai quindici anni tra i più ricchi della mia vita. Teatro, ma anche casa. Casa della Cultura, casa del sapere. E lì, assieme ad Andrèe e Franco, inventammo ‘Processo alla Cultura’ con Emanuele Severino; e ‘Religione e Potere’ con Sergio Quinzio; e filosofi, scienziati, gente di sapienza con noi a riflettere sul passato, per trovare una strada per il futuro. Dopo 50 anni io e Andrée di nuovo insieme, di nuovo nello stesso percorso: mettere al centro l’uomo, il suo percorso di padrone della Terra, i suoi errori, le sue speranze. E così, assieme e per Andrée, voglio raccontare il Grido della Terra» così la regista e drammaturga Monica Maimone.

«È grazie all’intuito e alla generosità di Andreé Ruth Shammah che si è realizzato questo mio fortunatissimo incontro con Monica Maimone e con Festi Group. Con grande piacere ho scritto un testo sui temi del cambiamento climatico in una prospettiva che includesse la storia della vita sulla terra e del suo attuale indiscusso dominatore. Ne è venuto fuori una sorta di manifesto che io ho definito “manifesto pensieroso per un ambientalismo umano non troppo umano”, dove l’urgenza dei temi climatici e dei conflitti attuali si inscrive in un discorso che intende raccogliere con rigore scientifico tutto l’intero armamentario dei temi che dovrebbero allertare oggi ogni buon cittadino. Al rigore scientifico peraltro si appella anche papa Francesco nella sua enciclica Laudato si’, che ha il notevole pregio di cercare di annullare secoli e secoli di conflitti e incomprensioni tra fede e scienza, pur riconoscendone i relativi ambiti. Oltre alla scienza, il mio “manifesto”, nella sintesi che Monica ne ha tratto, cerca di sintonizzarsi appieno con il senso dello spettacolo anche sul piano della trasmissione delle emozioni, suggerendo un’estetica del “sublime” come la più adatta a farci uscire dal nostro torpore e da una routine quotidiana dannosa per le sorti del pianeta», afferma il giornalista e filosofo Armando Massarenti, autore del testo.

L’evento ai Bagni Misteriosi è diviso in due segmenti: il primo indica le cause del ‘danno’ che l’eccessivo dominio dell’uomo sulla natura ha provocato, mentre nel secondo si vuole cogliere la speranza del futuro, il vero cambiamento - VERSO IL BIOCENE, un’economia della mitezza e della cura. Biocene sarà l'era in cui Ia society umana avrà compiuto ii suo processo di riconversione ecologica, riassoggettando I'economia agli interessi del bene comune e non a logiche malate; riaffermando il principio dell'entropia, diventando compiutamente una society verde, di ecologia integrale, dove giustizia ecologica e giustizia sociale sono inscindibili.

I quadri dello spettacolo si ispirano, a partire dal testo di Armando Massarenti, al pensiero di Stephen Pinker, al paradosso di Giddens, e ai grandi snodi evolutivi, dall’ Homo Sapiens all’Antropocene, per arrivare al Biocene, l’unico vero cambiamento che potrà salvare il pianeta.