Guerra Ucraina, due opere esposte a Palazzo Reale tornano all’Hermitage. Piraina: “Dobbiamo vivere anche questo”

Il Direttore di Palazzo Reale Domenico Piraina a Il Giornale d’Italia: “Le opere saranno ritirate dai trasportatori dell’Hermitage durante il mese di marzo e viaggeranno via terra. La mostra di Tiziano non perderà il suo valore scientifico”

“Un paio di giorni fa abbiamo ricevuto una lettera dell’Hermitage sottoscritta dal Direttore Mikhail Piotrovsky, il quale ci dice che su disposizione del Ministero della Cultura russo ci chiede il ritiro anticipato di due opere, Giovane donna con capello piumato di Tiziano e Vecchio di profilo di Giovanni Cariani, in prestito per la mostra Tiziano e l'immagine della donna nel Cinquecento Veneziano”. Ha spiegato il Direttore di Palazzo Reale Domenico Piraina.

Il Direttore dell’Hermitage non allude dunque al conflitto in corso nonostante la perentorietà della richiesta sia evidente. “Siamo in contatto con il loro trasportatore per definire quando verranno a prendersi le loro opere, cosa che avverrà presumibilmente durante il mese di marzo”, continua Piraina, “Soprattutto la ‘Giovane donna’ di Tiziano era molto importante all’interno del percorso espositivo, altrimenti non l’avremmo nemmeno chiesta”. 

L’opera ritrae il medesimo soggetto femminile del celebre nudo la ‘Venere di Urbino’, capolavoro iconico dell’arte italiana. La Giovane donna con capello piumato in particolare fa parte di una serie di tre ritratti antecedenti che rappresentano la donna.  

“Ma anche se la mostra sarà privata di questa opera reggerà comunque bene sul piano scientifico perché si tratta di un’esposizione molto densa e l’effetto sarà marginale”.

Un vuoto che ha però un significato storico e culturale importante, trattandosi di una vicenda mai avvenuta prima: “Nella mia esperienza in 30 anni”, continua il Direttore, “è la prima volta che mi capita”. “Dobbiamo vivere anche questo” sottolinea con un filo di rassegnazione.

“Tecnicamente non è un grande problema, perché le cose saranno abbastanza semplici e sarà direttamente il loro trasportatore ad occuparsene, cosa che è sempre avvenuta per gli altri prestiti. Il trasporto avverrà via terra perché solitamente preferiscono che le loro opere non viaggino in aereo bensì in camion”.

“Bisogna tener presente che queste richieste non riguardano solo Milano ma molte realtà europee. Questa è la precisa volontà del Ministero della Cultura russa. Siamo tutti nella stessa situazione”.

Musei russi, anche le opere di Kandinskij, Monet, Gauguin, Matisse, Cézanne e Picasso lasciano l'Italia

Sono molteplici i capolavori che lasceranno il nostro Paese per dirigersi verso la Russia: 23 le opere in prestito alle Gallerie d'Italia per “Grand Tour”, prevista fino al 27 marzo, e realizzata proprio in collaborazione con l'Hermitage. La Giovane donna di Pablo Picasso sarà invece restituita dalla Fondazione Alda Fendi a Roma. Infine anche Kandinskij, Monet, Gauguin, Matisse, e Cézanne, in mostra a Udine (La forma dell'infinito, Casa Cavazzini) si apprestano ad essere rimpatriate.

“Se un proprietario di un’opera la chiede indietro, bisogna restituirle”, conclude il Direttore, in accordo dunque con il Ministro della Cultura italiano Dario Franceschini che ha così commentato: “Il ministero non ha competenze in materia, si tratta di mostre organizzate dal Comune di Milano e dalle Gallerie d’Italia ma mi pare evidente che a richiesta fatta bisogna rispondere con la restituzione ai proprietari”.

Tuttavia con una circolare il ministero della Cultura dispone la sospensione "con effetto immediato di tutte le attività relative all'iniziativa 'Anno incrociato dei musei Italia-Russia". Sono sospese anche tutte "le attività di promozione culturale istituzionale di codesti Istituti e Direzioni regionali Musei con la Federazione Russa, con il conseguente ritiro di ogni atto amministrativo relativo a qualunque forma di partnership e collaborazione in corso e ad eventuali istruttorie prodromiche al rilascio di patrocini".

Viene in mente una delle opere italiane più emblematiche custodite all'Hermitage di San Pietroburgo, Le tre Grazie di Canova, e una domanda: potremmo mai tornare ai tempi della gioia, dello splendore, e della prosperità?