Schwa, la distruzione pianificata della nostra lingua

La nuova frontiera dell'ortograficamente corretto distrugge la lingua italiana più che combattere le discriminazioni

Imporre lo schwa, nuova frontiera dell'ortograficamente corretto, non è finalizzato a combattere le discriminazioni, ma a distruggere la lingua italiana. È una delle tante maniere per distruggere le identità culturali, fortilizio di resistenza al nulla della civiltà tecnomorfa. Per un verso, permette alle sinistre fucsia neoliberiste di combattere contro altro che non sia la civiltà dello sfruttamento, del lavoro reificato e del precariato. Il padronato cosmopolitico ringrazia, mentre Gramsci è ucciso una seconda volta: questa volta non dalle camicie nere, ma dalle bluse arcobaleno. Per un altro verso, giova a quella distruzione delle identità, anche linguistiche, che è funzionale al dominio assoluto-totalitario del tecnocapitale. Un mondo post-identitario è, infatti, un mondo ormai privo di sovranità culturale, dunque un mondo ormai totalmente disponibile per i processi di illimitata utilizzabilità da parte della volontà di potenza tecnocapitalistica. La lotta per lo schwa è la variante linguistica di una cancel culture che, oltre ad abbattersi sulle statue, investe il linguaggio e impone una neolingua perfettamente coerente con il paesaggio nichilista di cui siamo, nostro malgrado, abitatori.

di Diego Fusaro