Bronzi di Riace, scoperta l’identità della "Statua B": ecco chi è veramente
Gli studi di Anatomia Archeostatuaria svolti dal professor Riccardo Partinico presso il Museo della Magna Grecia di Reggio Calabria sarebbero serviti per arrivare all'identità di uno dei Bronzi di Riace: ecco chi è
Scoperta l'identità di uno dei Bronzi di Riace: la "Statua B", perfetta in ogni parte del corpo, con il cranio oblungo e sproporzionato, sarebbe infatti un personaggio storico molto famoso. Gli studi di Anatomia Archeostatuaria svolti dal Professor Riccardo Partinico presso il Museo della Magna Grecia di Reggio Calabria hanno scoperto chi è il "modello" che ha ispirato una delle due statue ritrovate il 16 agosto 1972.
Bronzi di Riace, scoperta l’identità della "Statua B": chi è
Gli studi "sull’uomo" rappresentato dalla "Statua B" avrebbero permesso di individuare in Pericle la persona rappresentata dalla statua. Pericle era un militare, stratega e statista vissuto nel V sec. a.C., protagonista assoluto della sua epoca, leader politico di Atene durante la Guerra del Peloponneso. La scoperta del docente reggino è stata promossa dal Panathlon International – Distretto Italia che ha organizzato una conferenza dal titolo "Io sono Pericle", andata in scena lo scorso 11 dicembre presso la Saletta "De Nava" della Biblioteca Comunale di Reggio Calabria.
Alla conferenza sono intervenuti i massimi rappresentanti di associazioni culturali reggine ed esperti di storia dell’arte. Tra questi erano presenti Marisa Cagliostro, docente universitaria e componente del comitato scientifico del museo di Reggio Calabria, Francesco Arillotta, presidente dell’associazione "Amici del Museo", il dr. Igino Postorino, presidente del Circolo del Tennis “Rocco Polimeni”, Giuseppe Bova, presidente del Rhegium Julii, e Walter Malacrino, segretario regionale di “Sport e Salute”.
"La 'Statua B' dei Bronzi di Riace può rappresentare Pericle per un insieme di dati storici, geografici e archeologici che coincidono con gli esiti degli studi di anatomia archeostatuaria", ha spiegato Riccardo Partinico. "I piedi della 'Statua B' presentano il varismo del V dito, la colonna vertebrale è caratterizzata da una classica scoliosi dorso-lombare e dalla rettilineizzazione del rachide cervicale". E ancora: "Il cranio è dolicocefalo, allungato esageratamente in senso antero/posteriore. I muscoli, nella sua globalità, appaiono adattati alla Forza Resistente. La forma degli arti inferiori è caratterizzata dalla particolare ipertrofia dei glutei, degli adduttori e dei gastrocnemi, che rende compatibile quella muscolatura con chi va a cavallo costantemente. Il callo osseo che si nota sullo zigomo destro e le orecchie, che presentano otoematomi da attrito, fanno propendere nell’ipotesi che 'l’uomo' abbia praticato anche Lotta".
"Analizzando la terra di fusione ritrovata all’interno della 'Statua B' gli scienziati scoprirono che essa fu realizzata in Grecia, nell’area circoscritta tra Argo ed Atene, nel 430 a.C.", continua il professore. "Gli scritti di Plutarco 'Vita di Pericle', risalenti al I sec. a.C., raccontano delle dimensioni inusuali del cranio di Pericle, che, addirittura, divennero motivo di scherno per i commediografi dell’epoca".
"Perfetto in ogni parte del corpo, egli aveva la testa oblunga e sproporzionata ed è per questo che tutti gli scultori l’hanno raffigurato con l’elmo per evitare che la messa a nudo di tale difetto potesse far pensare che volevano schernirlo", asserisce poi Partinico. Infine: "I poeti attici lo chiamavano Schinocefalo, cioè 'testa di cipolla marina'. Tucidide si allenava con Pericle nella lotta e riferiva ad Archidamo II, Re di Sparta, del fatto che Pericle non accettava di perdere i combattimenti. Troppe coincidenze per non pensare di riconoscere nella 'Statua B' PERICLE di Atene, vissuto dal 495 a.C. al 429 a.C., Militare e Politico".