Caduta del muro di Berlino, quel 9 novembre che cambiò il mondo

Con la caduta del muro di Berlino nella notte del 9 novembre 1989 migliaia di cittadini tedeschi misero la parola fine a uno dei capitoli più bui della storia d'Europa.

Per quasi trent'anni, fino a quel fatidico 9 novembre del 1989, il muro di Berlino ha rappresentato fisicamente e ideologicamente tutto quello contro cui combatte oggi l'Europea unita in cui viviamo. Il suo crollo, avvenuto in poche ore per una serie di imprevedibili circostanze del caso, ha contribuito a rilanciare la speranza di migliaia di cittadini tedeschi ed europei che con l'esaurirsi della Guerra Fredda iniziavano a credere sempre più in un futuro di pace e solidarietà tra i popoli.

I mesi precedenti alla caduta del muro di Berlino

La caduta del muro di Berlino non è però avvenuta in maniera totalmente inaspettata coma alcuni possono pensare. Da alcuni mesi le autorità della Germania Est si trovavano in seria difficoltà a causa delle proteste che negli ultimi mesi erano scoppiate nel paese. Nell'ottobre precedente ben 250 mila persone erano infatti scese in piazza a Lipsia per protestare contro la continua stagnazione dell'economia e la mancanza di democrazia nello stato. Un avvenimento mai visto nel paese ma che in quei mesi non rappresentava certo un unicum. Con il rapido declino dell'Unione Sovietica provocato dalla Perestojka di Michail  Gorbaciov infatti, in quasi tutti i paesi del Patto di Varsavia esplosero contestazioni contro i governi totalitari in carica dalla fine della Seconda guerra mondiale.

Nella Germania Est come già detto lo scenario non fu dissimile e già diversi mesi prima dell'effettiva caduta del muro alcuni cittadini orientali riuscirono a recarsi nella Germania Ovest passando attraverso l'Ungheria e la Cecoslovacchia. Assieme all'aumento del malcontento popolare il 18 ottobre del 1989 arrivarono inoltre le dimissioni del leader della Germania Est Erick Honecker, in carica dal 1971. L'addio di Honecker causo preoccupazione nei suoi successori, che nel tentativo di placare le proteste fecero alcune concessioni ai cittadini tedesco-orientali.

Caduta del muro di Berlino: 9 novembre 1989

Tra le varie concessioni vi era quella di consentire gli spostamenti in Germania Ovest ai cittadini della Germania Est che fossero riusciti a ottenere una serie di documenti validi per l'espatrio. Fu proprio questa disposizione - goffamente annunciata dal portavoce del governo Günter Schabowski - a scatenare un effetto domino che portò in poche ore alla fuga di migliaia di cittadini di Berlino Est attraverso il muro che separava in due la città.

Nel corso della conferenza stampa atta a presentare le nuove misure infatti, Schabowski venne messo sotto pressione da alcuni giornalisti stranieri proprio in merito al provvedimento che prevedeva la libertà di movimento per i tedeschi dell'Est. Alla domanda del corrispondente dell'Ansa Riccardo Ehrman, il quale chiese se il governo fosse pentito delle precedenti restrizioni ai viaggi imposte tempo prima, Schabowki infatti rispose di no, annunciando inaspettatamente: "Ah…oggi abbiamo deciso su un nuovo regolamento che rende possibile per ogni cittadino della Repubblica Democratica Tedesca di…uscire attraverso i posti di confine…della…Repubblica Democratica Tedesca".

La disposizione era effettivamente stata presa in una riunione degli alti funzionari della Germania Est che si era tenuta nel pomeriggio; riunione alla quale però Schabowki non aveva potuto partecipare. Il portavoce aveva pertanto con se solo alcune carte con l'incompleto comunicato stampa ufficiale. Schaboski tentò di precisare che per poter attraversare il confine i cittadini avrebbero dovuto avere con se una serie di documenti, ma ormai le domande dei giornalisti erano incalzanti e la cosa passò in secondo piano.

A quel punto fu il giornalista Ralph T. Niemeyer, che all'epoca aveva appena vent'anni, a chiedere a Schabowski da quando sarebbero entrate in vigore queste disposizioni. In origine il provvedimento sarebbe dovuto entrare in vigore dalla mattina del 10 novembre, ma in preda alla confusione Schabowski rispose: "Che io sappia…dovrebbero…dovrebbero avere effetto immediatamente. Da ora".

Parole che rimbalzarono subito sui media di tutta Europa, inducendo i cittadini di Berlino Est a recarsi verso il muro non curanti delle guardie di frontiera. Queste ultime infatti, consapevoli che ormai non c'era più nulla da fare e volendo evitare di disperdere la folla con l'uso delle armi, alzarono le sbarre dei valichi tra Berlino Est e Berlino Ovest, consegnando alla storia quella notte del 9 novembre 1989.