Emanuela Orlandi, colpo di scena: nuova indagata per false informazioni al pubblico ministero dopo 42 anni dalla scomparsa; caso verso la svolta
Dalla riapertura dell’indagine nel maggio del 2023 per sequestro di persona a scopo di estorsione, i pm capitolini stanno portando avanti un lavoro di rilettura e analisi di tutti gli atti relativi alla scomparsa della cittadina vaticana
Colpo di scena nel caso della scomparsa di Emanuela Orlandi: c’è una nuova indagata nell’ambito dell’inchiesta della procura di Roma. L’accusa che viene contestata alla donna è di false informazioni al pubblico ministero.
Caso Emanuela Orlandi, nuova indagata
Dalla riapertura dell’indagine nel maggio del 2023 per sequestro di persona a scopo di estorsione, i pm capitolini, insieme ai carabinieri del Nucleo investigativo di Roma a cui sono stati delegati gli accertamenti, stanno portando avanti un lavoro di rilettura e analisi di tutti gli atti relativi alla scomparsa della cittadina vaticana.
A quarantadue anni dalla sparizione, avvenuta il 22 giugno del 1983, una donna è indagata per false informazioni al pubblico ministero, come rivelato dall'Adnkronos.
A dare nuovo impulso alle indagini è stato l’approfondimento di elementi e testimonianze in particolare sulle ore precedenti alla scomparsa. La donna, iscritta nel registro degli indagati, è stata sentita la mattina di venerdì 19 dicembre 2025, a piazzale Clodio, dagli inquirenti e accompagnata dal suo difensore.
Emanuela Orlandi, che cosa è successo
Emanuela Orlandi, cittadina vaticana di 15 anni, è scomparsa a Roma il 22 giugno 1983 mentre tornava a casa dopo una lezione di musica. Da allora non è mai stata ritrovata e il suo caso è diventato uno dei misteri più complessi della storia italiana e vaticana.
Nel corso degli anni sono state ipotizzate molte piste, dal "coinvolgimenti del Vaticano, della Banda della Magliana, dei servizi segreti italiani e stranieri, fino a possibili ricatti internazionali", ma nessuna teoria è mai stata confermata in modo definitivo.
Negli ultimi mesi, le indagini hanno avuto nuovi sviluppi: sono ripresi gli scavi alla Casa del Jazz di Roma, luogo legato alla criminalità organizzata, e la procura ha iscritto una donna nel registro degli indagati per false informazioni ai magistrati.
Nonostante le nuove piste, la verità sulla scomparsa di Emanuela resta ancora sconosciuta, e il fratello Pietro continua a chiedere giustizia e trasparenza.