Cani al guinzaglio, culle in soffitta: l’Italia che invecchia e coccola a 4 zampe, sono oltre 65mln i pet nelle case italiane
Cani, gatti, conigli e persino rettili: gli italiani si rifugiano sempre più spesso nell’affetto incondizionato degli animali
In Italia, le culle sono sempre più vuote. Il tasso di natalità è ai minimi storici: nel 2024 si sono registrate meno di 380.000 nascite, un numero che non si vedeva dai tempi dell’Unità d’Italia. Parallelamente, però, le cuccie sono sempre più piene: il numero di animali domestici è in costante crescita, con oltre 65 milioni di pet nelle case italiane, più degli stessi abitanti.
Un amore che riempie il silenzio
Cani, gatti, conigli e persino rettili: gli italiani si rifugiano sempre più spesso nell’affetto incondizionato degli animali. Le ragioni sono molteplici: solitudine, ritmi di vita frenetici, precarietà economica e relazionale. Un cane non chiede un mutuo, non pretende un nido fiscale, non ha bisogno di asilo nido. In cambio, offre compagnia, affetto e una presenza costante.
Una scelta o una rinuncia?
Il calo delle nascite non è solo una questione di “voglia di maternità o paternità”. È anche il riflesso di un Paese che non sostiene abbastanza chi vorrebbe diventare genitore. Lavori instabili, case costose, servizi per l’infanzia insufficienti e un welfare che spesso scarica tutto sulle spalle delle famiglie. In questo contesto, molti giovani rinunciano o rimandano, e intanto si affidano ad un cucciolo.
Un Paese che invecchia… con il guinzaglio in mano
Il risultato? Un’Italia che invecchia, con sempre meno bambini e sempre più animali da compagnia. Un Paese che rischia di perdere il proprio futuro, mentre rifugia in un presente fatto di affetti più semplici, ma anche meno impegnativi.
È tempo di invertire la rotta
Non si tratta di mettere in contrapposizione bambini e animali. Ma è urgente che la politica e la società si interroghino su come rendere la genitorialità una scelta possibile, non un lusso. Perché un Paese con le culle vuote è un Paese che si spegne, anche se le sue cuccie sono piene d’amore.
Di Nico Combattelli Popoli (Pe)