Omicidio Sadjide Muslija ad Ancona, ritrovato ferito vicino alla sua auto il marito 50enne Nazif Muslija, ipotesi tentato suicidio
I Carabinieri lo hanno poi trovato riverso al suolo, gravemente ferito ma vivo, in una zona boschiva nel territorio di Matelica. L'uomo avrebbe tentato il suicidio in una zona impervia e sarebbe stato salvato da un cacciatore
Nazif Muslija, 50enne macedone autore dell’omicidio della moglie Sadjide Muslija, è stato ritrovato ferito vicino alla sua auto in una zona impervia dell’entroterra marchigiano. L’uomo, ricercato da ore, sarebbe stato protagonista di un tentato suicidio prima di essere individuato dai carabinieri. Il ritrovamento è avvenuto non lontano dal luogo dove la sua vettura era stata abbandonata.
Omicidio Sadjide Muslija ad Ancona, ritrovato ferito da tubo di ferro vicino a sua auto il marito 50enne Nazif Muslija, ipotesi tentato suicidio
È stato rintracciato Nazif Muslija, ricercato dopo l’omicidio della moglie Sadjide Muslija e indagato per omicidio aggravato: nei suoi confronti la procura di Ancona aveva disposto un fermo e un mandato di ricerca internazionale. La donna è stata trovata senza vita nella tarda mattinata del 3 dicembre, a Pianello Vallesina di Monte Roberto, in provincia di Ancona, dopo essere stata picchiata a morte nell'abitazione nella quale i due vivevano insieme.
L’uomo, irreperibile dalla mattina precedente, era stato visto lasciare la casa di via Garibaldi a bordo di un’auto. I Carabinieri lo hanno poi trovato riverso al suolo, gravemente ferito ma vivo, in una zona boschiva nel territorio di Matelica. L'uomo avrebbe tentato il suicidio in una zona impervia e sarebbe stato salvato da un cacciatore. I sanitari del 118 sono intervenuti per stabilizzarlo. La sua auto, una Smart bianca, è stata trovata abbandonata nei pressi del luogo di ritrovamento.
Intanto la Sezione investigazioni scientifiche dei Carabinieri di Ancona è tornata sull’abitazione alla ricerca di tracce microscopiche. L'arma del delitto potrebbe essere un tubo di ferro da cantiere che i militari hanno trovato e sequestrato. Sarà fatto analizzare per vedere se le ferite riportate dalla donna, colpita alla testa e al torace, sono compatibili con il tubo e se ci siano le impronte del marito. La possibile arma, che presenterebbe tracce ematiche, era appoggiata a un muro esterno dell'abitazione.
Secondo gli investigatori, in passato Nazif Muslija aveva avuto atteggiamenti violenti contro la moglie. Lo scorso aprile, infatti, l’uomo era stato arrestato per maltrattamenti domestici ma aveva poi patteggiato la pena e a luglio era stato scarcerato tornando quindi a vivere con la moglie. In quell’occasione il 50enne, contestando a Sadjide Muslija un presunto tradimento, l’aveva aggredita in casa sfondando la porta con un’ascia e minacciandola.
Sadjide, 49 anni, operaia in una ditta di imballaggi, era stata segnalata come assente al lavoro dal suo datore, che aveva dato l’allarme. I carabinieri della Stazione di Moie di Maiolati Spontini l’hanno trovata morta sul letto, con evidenti segni di violente percosse. La Procura disporrà l'autopsia. I primi riscontri del medico legale Angelo Montana hanno evidenziato diversi colpi severi al cranio e al corpo, mentre l'ora precisa del decesso sarà stabilita dagli esami.