Previsioni meteo fine novembre, neve abbondante in pianura, arriva il gelicidio: ecco che cos'è e dove si verificherà

Italia stretta nella morsa del gelo, nuove perturbazioni in arrivo e rischio gelicidio

Dopo un autunno insolitamente mite, l’Italia si ritrova improvvisamente catapultata in un clima rigido e precoce: ecco le previsioni meteo di fine novembre, che hanno per protagonisti la neve e il gelo. L’aria artica ha invaso il Mediterraneo, portando con sé un drastico calo delle temperature e condizioni meteorologiche instabili. La domanda che molti si pongono è: quanto durerà questa fase di gelo?

Previsioni meteo fine novembre: una settimana di maltempo

L'Italia sta vivendo una fase fredda con valori sotto la media stagionale. L’inizio della settimana sarà caratterizzato da una nuova perturbazione legata a un vortice depressionario che si posizionerà proprio sul nostro Paese. Questo sistema darà vita a un’ondata di maltempo intenso, con piogge e temporali soprattutto lungo il versante tirrenico.

Regioni più colpite

  • Centro e Sud Italia: Lazio e Campania saranno le aree più esposte, con precipitazioni anche di forte intensità.
  • Venti e mareggiate: Libeccio e Ponente soffieranno con raffiche sostenute, aumentando il rischio di mareggiate lungo le coste.

Nuovo calo termico da metà settimana

Quando il vortice si allontanerà, la situazione migliorerà solo temporaneamente. Dalla metà della settimana, infatti, arriverà un richiamo di aria fredda continentale dal Nord Europa che provocherà un ulteriore calo delle temperature. Le notti e le prime ore del mattino saranno gelide, con gelate diffuse nelle pianure del Nord e nelle vallate interne del Centro.

Neve e gelicidio

  • Nevicate sulle Alpi: tra domenica sera e martedì mattina sono attese nevicate abbondanti, con fiocchi fino a 700-800 metri di quota e accumuli consistenti nelle zone di confine.
  • Gelicidio al Nord-Ovest: lunedì 24 novembre sarà da monitorare il fenomeno del gelicidio, ovvero pioggia che congela al contatto con il suolo. Questo accadrà a causa di una marcata inversione termica: l’aria calda in quota impedirà alla neve di raggiungere la pianura, mentre al suolo le temperature vicine allo zero trasformeranno la pioggia in una pericolosa patina di ghiaccio trasparente.