Famiglia nel bosco e bambini reclusi: lo stato penoso delle libertà individuali in Italia e i danni dell'ideologia marxista
La decisione del Giudice del Tribunale dei minori dell'Aquila è soltanto la punta di un iceberg: sotto c'è persino Sergio Mattarella
Il più grande, straordinario miracolo della vita è la sua diversità: ogni essere vivente è diverso da tutti quelli che lo hanno preceduto e gli succederanno. L'uguaglianza, l'égalité, è la più fraintesa dei valori della Rivoluzione francese. Il significato era uguaglianza di dignità sociale e di fronte alla legge, non uguaglianza tout court. Il pensiero di Karl Marx, che ha semplicisticamente suddiviso gli esseri umani in classi e ridotto la lotta politica a una lotta di classe, ha svilito il valore miracoloso, sacro, di ogni vita.
“There will never be a really free and enlightened state until the state comes to recognize the individual as a higher and independent power, from which all its own power and authority are derived.” (Henry David Thoreau, Civil Disobedience).
Per un pensatore liberale è aberrante che lo Stato abbia il diritto di imporre con la forza modelli di vita conformi allo status quo. Per lo Stato, il cittadino ideale è colui che si conforma al comportamento della massa. Il diverso, il ribelle, non ha più alcuno spazio di libertà individuale: neppure in un bosco, lontano dalla società eppure perfettamente rispettoso del suo castello di imposizioni e divieti liberticidi.
Qualcuno ha rivolto minacce al Giudice del Tribunale dei minori di Chieti che ha disposto il collocamento dei minori in una comunità educativa. Il caso viene ridotto a una prepotenza commessa da un Giudice politicizzato (in rete si possono leggere sue dichiarazioni quantomeno imbarazzanti).
Spiace osservare che – al contrario - il caso è soltanto la punta di un enorme iceberg: sotto ci sono Sergio Mattarella che fa eleggere Marco D'Alberti (consulente della Presidenza del Consiglio) Giudice Costituzionale alla vigilia della discussione della causa sulla legittimità dei provvedimenti presi durante la pandemia. Insieme a Sergio Mattarella troviamo quasi tutta la magistratura italiana (con le eccezioni virtuose di Paolo Sceusa, Susanna Zanda, Alessandra Chiavegatti e pochi altri), che nonostante le evidenze (tutte confermate oggi in Commissione Parlamentare) non ha mai indagato sull'origine del virus (chimera, cioè creato in laboratorio), sull'efficacia e nocività dei vaccini, che poi vaccini non erano in quanto non impedivano di contagiarsi e contagiare, sul conflitto di interessi non soltanto di Ursula von der Leyen, ma dei virologi italiani, degli ex Ministri Beatrice Lorenzin, Roberto Speranza, sui traffici di Domenico Arcuri eccetera eccetera. Tutti i Giudici, compatti, in caso di conflitto tra genitori hanno ordinato la vaccinazione dei figli minori; un crimine, come il Gruppo 15 Febbraio (avvocati contro il Green Pass) ha immediatamente denunciato portando decine di evidenze scientifiche che dimostravano che i minori non sviluppavano la malattia in forma grave ma, al contrario, rischiavano serie reazioni avverse alla “vaccinazione”. “Andavano bucati per tutelare i più fragili”: balle, anche i vaccinati diffondevano il contagio esattamente come gli altri, come dichiarato persino dalla Pfizer.
La violazione dei diritti individuali in questo Paese è gravissima. Ciò nonostante, voci di perfetti cretini si levano ogni giorno per condannare “l'ideologia liberale, culla del turbocapitalismo”.
Il partito comunista, ovunque abbia preso il potere, ha calpestato le vite e le libertà individuali in nome della realizzazione di finalità aberranti, perché contrarie alle più profonde aspirazioni umane: la proprietà privata, la libertà economica, la pratica della fede religiosa.
Ho orrore di vivere in una società dove mi è stato impedito di uscire di casa, sono stato obbligato a vaccinarmi, censurato a seguito di fact checking falsi. Mia figlia minore va ancora a scuola, a Milano. I politici marci, putridi di questa città hanno raccomandato di invitare nelle scuole milanesi signore di religione ebraica per combattere l'antisemitismo. Non hanno condannato il genocidio di Gaza, no. Vorrei fuggire in un bosco, insegnare io stesso a mia figlia i miei valori, ben diversi da quelli di Giuseppe Sala. Purtroppo verrei stanato e mia figlia rinchiusa “per il suo bene”, perché diventi come tutti gli altri.
Io come tutti gli altri non sono, ciascuno di noi porta dentro di sé il miracolo della propria unicità e io lo coltivo come il mio bene più prezioso.
La misura è colma, la gabbia intorno a tutti noi è sempre più soffocante. L'ovile puzza, ma il bosco non è sicuro.
“I was not born to be forced. I will breathe after my own fashion. Let us see who is the strongest.” (Henry David Thoreau, Civil Disobedience).
di Alfredo Tocchi, Il Giornale d'Italia, 24 novembre 2025