Comitato salute pubblica, petizione per revoca nomina Bassetti a presidente gruppo per definire criteri bandi pubblici di ricerca: “Insulto a scienza e coscienza civile”
La petizione, spiegano i promotori, si fonda su 3 principali aree di critica: il primo fronte riguarda il presunto conflitto d’interessi; la seconda contestazione riguarda la presunta diffusione di informazioni non scientifiche; terzo punto critico indicato dai promotori è l’“intolleranza al dissenso” di Bassetti, ad esempio a chi è contro al Vaccino Covid visti i numerosi effetti avversi
Il Comitato di Scopo per la Tutela della Salute Pubblica, che riunisce una vasta rete composta da centinaia di associazioni e comitati territoriali, annuncia il lancio di una petizione nazionale indirizzata al Ministro dell’Università e della Ricerca. Nel mirino c’è la nomina del Prof. Matteo Bassetti alla presidenza del nuovo gruppo di lavoro incaricato di definire i criteri dei bandi pubblici di ricerca competitiva. Una scelta che il Comitato giudica un “insulto alla scienza e alla coscienza civile” e che, secondo i promotori, metterebbe a rischio l’indipendenza della ricerca pubblica italiana.
Comitato salute pubblica, petizione per revoca nomina Bassetti a presidente gruppo criteri bandi ricerca: “Insulto a scienza e coscienza civile”
Secondo quanto dichiarato dal Comitato, l’iniziativa nasce dalla volontà di sollevare l’attenzione pubblica su quello che viene definito un pericoloso precedente per la governance della ricerca nazionale. La petizione, spiegano i promotori, si fonda su 3 principali aree di critica rivolte alla nomina del professore genovese.
Il primo fronte riguarda il presunto conflitto d’interessi. Il Comitato sostiene che la “nota rete di rapporti con l’industria farmaceutica a vario titolo” renderebbe il ruolo di Bassetti incompatibile con la gestione di fondi pubblici destinati alla ricerca. Una situazione che, secondo i promotori, potrebbe tradursi in una “sudditanza della ricerca italiana agli interessi privati”.
La seconda contestazione riguarda la presunta diffusione di informazioni non scientifiche. Il Comitato accusa Bassetti di aver utilizzato canali mediatici e social per formulare affermazioni prive di adeguato fondamento, citando come esempio le recenti polemiche nate attorno a dichiarazioni sul rapporto tra Covid, influenza e rischio infarto, successivamente oggetto di smentite.
Terzo punto critico indicato dai promotori è l’“intolleranza al dissenso”. Il Comitato condanna l’uso di linguaggi considerati aggressivi e denigratori, incluso il termine “dementi”, rivolto – sostengono – a colleghi, medici e cittadini che avevano espresso opinioni divergenti o sollecitato un confronto aperto su temi sanitari, ad esempio sul Vaccino Covid. Infatti, sono molte le volte in cui Bassetti attaccò chi è contro all'inoculazione, visti i numerosi effetti avversi provocati dal siero.
“Non possiamo permettere che la guida etica e finanziaria della ricerca pubblica venga affidata a chi ha fatto della propaganda e dell’arroganza il proprio marchio distintivo,” dichiara dott. Eugenio Serravalle. “L’Università e la Ricerca devono essere il tempio del rigore, della pluralità e dell’onestà intellettuale.”
Con la petizione, il Comitato chiede formalmente al Ministero due misure:
- la revoca immediata della nomina del Prof. Bassetti;
- l’introduzione di criteri più stringenti di trasparenza e indipendenza per tutte le future nomine in ruoli strategici della ricerca pubblica.
Obiettivo dichiarato dei promotori è assicurare una ricerca “libera, etica e al servizio della verità, non delle lobby”.