Addio ad Anna Laura Braghetti, morta a 72 anni la carceriera delle Br nel sequestro Moro e proprietaria del covo di via Montalcini


È morta a Roma, all’età di 72 anni, Anna Laura Braghetti, ex componente della colonna romana delle Brigate Rosse coinvolta nel rapimento di Aldo Moro. Era malata da tempo

È morta Anna Laura Braghetti. L’ex brigatista 72enne fu l’intestataria dell’appartamento di via Montalcini, a Roma, dove nel 1978 venne tenuto prigioniero per 55 giorni Aldo Moro, il presidente della Democrazia Cristiana, prima della sua uccisione da parte delle BR.

Addio ad Anna Laura Braghetti, morta a 72 anni la carceriera delle Br nel sequestro Moro e proprietaria del covo di via Montalcini

A darne notizia è stata la famiglia con un messaggio diffuso nella mattinata di oggi:

«Ci ha lasciati la nostra cara Anna Laura, circondata dall’amore dei famigliari e degli amici. I funerali si svolgeranno in forma strettamente riservata. La sua comunità degli affetti».

«È troppo dispari questo mondo, hai detto qualche giorno fa, mentre la malattia correva veloce. Eri sempre col pensiero a cercare di risolvere i problemi degli altri, a trovare un posto protetto per chi non aveva protezione. Diranno e scriveranno di te all’indietro, dove già non eri da tanto tempo. Perché stavi dove l’umanità chiamava. Ciao Lalla, ti voglio bene».

Una figura centrale nella storia delle Brigate Rosse

Anna Laura Braghetti è considerata una delle figure più significative della colonna romana delle Brigate Rosse. Oltre al suo ruolo nel sequestro Moro, prese parte anche all’omicidio di Vittorio Bachelet, vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura, assassinato all’università La Sapienza nel febbraio del 1980.

Fu arrestata nel 1982 e condannata all’ergastolo, ma la pena venne successivamente ridotta. Trascorse molti anni in carcere, dove avviò un percorso di riflessione e collaborazione in iniziative sociali e culturali legate al mondo della detenzione. Durante la lunga detenzione, Anna Laura Braghetti scrisse anche un libro di memorie, Il prigioniero (con Paola Tavella), nel quale ricostruiva la vita all’interno del covo di via Montalcini durante i 55 giorni del sequestro Moro.

Dopo il carcere, si è impegnata in attività di volontariato e progetti dedicati al reinserimento dei detenuti, dedicandosi in particolare alle persone detenute e in condizioni di fragilità.