Genova, ex operaio Ansaldo morì per l’amianto, Leonardo pagherà più di cinquecentomila euro ai familiari
Il risarcimento è stato versato agli eredi, dopo aver ricostruito la filiera aziendale, a valle di un accordo di transazione siglato dalle parti davanti
Ha lavorato a lungo negli stabilimenti Ansaldo, è morto a 66 anni per una malattia professionale e alla fine i familiari sono stati risarciti con 520 mila euro. A pagare, dopo che è stata ricostruita la «continuità aziendale» fra la medesima Ansaldo, Finmeccanica e infine Leonardo, è stata proprio quest’ultima, a valle d’un accordo di transazione siglato dalle parti davanti al giudice del lavoro Ida Scotto.
Il caso riguarda l’ex dipendente d’uno stabilimento metalmeccanico ai tempi specializzato nella costruzione di macchinari industriali pesanti. L’uomo, un aggiustatore, è deceduto nel 2022 per un mesotelioma pleurico maligno, contratto dopo un’esposizione professionale prolungata all’amianto. Il risarcimento complessivo nei confronti degli eredi (liquidato in unica soluzione il 30 settembre scorso) è stato determinato tenendo conto del cosiddetto «danno biologico terminale», del dolore patito dalla vittima e dei gravi riflessi sulla vita dei familiari. Pur trattandosi di un accordo stragiudiziale, la vertenza ha richiesto un lungo lavoro di ricostruzione storica e giuridica.