Bruno Vespa contro Sinner dopo il no a Coppa Davis, il giornalista: “Perché un italiano dovrebbe tifare per lui? Parla tedesco e risiede a Monaco”
Dopo aver attaccato Sinner, Vespa sbaglia anche il cognome di Alcaraz, chiamando il numero 1 al mondo “Alvarez”
Bruno Vespa si scaglia contro Jannik Sinner dopo la rinuncia dell’altoatesino alla Coppa Davis. Il conduttore di Porta a Porta ha affidato a un post su X il suo pensiero, chiedendosi: “Perché un italiano dovrebbe tifare per Sinner? Parla tedesco (giusto, è la sua lingua madre), risiede a Montecarlo, si rifiuta di giocare per la nazionale. Onore ad Alvarez che gioca la coppa Davis con la sua Spagna”. Un messaggio che ha immediatamente acceso le polemiche, anche per il clamoroso errore nel nome del numero 1 al mondo, Carlos Alcaraz, scambiato per “Alvarez” e corretto solo dopo le proteste degli utenti.
Bruno Vespa contro Sinner dopo il no a Coppa Davis, il giornalista: “Perché un italiano dovrebbe tifare per lui? Parla tedesco e risiede a Monaco”
Nel suo post Vespa ha scritto: “Perché un italiano dovrebbe tifare per Sinner? Parla tedesco (giusto, è la sua lingua madre), risiede a Montecarlo, si rifiuta di giocare per la nazionale. Onore ad Alvarez che gioca la coppa Davis con la sua Spagna”.
Un messaggio che ha fatto discutere, non solo per lo strafalcione, ma anche per il tono sprezzante nei confronti del miglior tennista italiano della storia. Le critiche a Sinner per la sua scelta di non partecipare alla fase a gironi di Bologna possono anche essere legittime, infatti il campione altoatesino avrebbe potuto fare uno sforzo per esserci.
Non è il primo caso: nelle ultime settimane, diversi giornalisti non sportivi hanno preso posizione sul tema, da Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera fino a Bruno Vespa. Molti di loro citano Adriano Panatta: l’ex campione ha sì espresso delusione per la decisione di Sinner, ma ha anche spiegato le ragioni comprensibili del forfait, ricordando come la Coppa Davis di oggi, stravolta nei format e nei calendari, conti molto meno di quella di un tempo.
Vespa, però, potrebbe non conoscere il regolamento del tennis. Non solo per aver scritto “si rifiuta di giocare per la nazionale”, confondendo la Davis con la Nazionale di calcio. Nel tennis, infatti, la maglia azzurra ha un peso diverso: la Coppa Davis non è l’equivalente del Mondiale, e le priorità dei giocatori si misurano sugli Slam, i tornei che definiscono una carriera.
Anche il paragone con Alcaraz, poi, non regge. Finora Sinner ha mostrato molto più attaccamento alla maglia azzurra di quanto non abbia fatto lo spagnolo con la sua nazionale. I numeri parlano chiaro: Sinner ha giocato 19 match di Davis, Alcaraz appena 8. L’azzurro, inoltre, ha già contribuito a due trionfi italiani, mentre la Spagna di Alcaraz è uscita più volte ai quarti, e nel 2023 il numero 1 al mondo ha dato forfait.
Vespa, perciò, ha finito per colpire Sinner sul piano personale, sottolineando le sue origini altoatesine e la residenza a Montecarlo. Ma anche in questo caso, la polemica appare sterile: la scelta del Principato è condivisa dalla stragrande maggioranza dei tennisti professionisti, italiani compresi. Lorenzo Musetti e Matteo Berrettini, entrambi convocati da Filippo Volandri, risiedono anch’essi a Montecarlo.