Colpita alla testa dal marito 70enne con mazza da carpentiere nella casa di Somma Vesuviana, morta dopo 70 giorni d'agonia Olena Georgiyivna, 58 anni
Prima di confessare, il marito ai Carabinieri aveva parlato di una rapina in casa; le condizioni di Vasyl’yeva Olena Georgiyivna, 58 anni, origini ucraine, erano apparse subito disperate, ha resistito 70 lunghi giorni prima di spirare
Colpita alla testa dal marito 70enne con mazza da carpentiere nella casa di Somma Vesuviana (Na), è morta dopo 70 giorni d'agonia Vasyl’yeva Olena Georgiyivna, 58 anni.
La lite
Il marito di Olena, 70 anni, aveva chiamato i Carabinieri dicendo che c'era stata una rapina in casa nel corso della quale la consorte era stata colpita. Arrivati nell'appartamento della coppia, a Somma Vesuviana, nell'area metropolitana di Napoli, i Carabinieri avevano però subito capito che qualcosa non quadrava.
Olena, in un lago di sangue, respirava ancora. Soccorsa e trasportata in condizioni disperate al Camaldoli Hospital di Napoli, ha combattuto per la vita 70 lunghissimi giorni, ma oggi il suo cuore ha smesso di battere e ne è stata dichiarata la morte.
Le indagini
12 ore d'indagine erano bastate agli investigatori dei Carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna per raccogliere molteplici gravi indizi che avevano messo l'uomo di fronte alle sue responsabilità. Il 70enne aveva quindi ammesso di aver colpito Olena alla testa, con una mazza da carpentiere al termine di una "lite per futili motivi".
Nei suoi confronti, lo scorso 6 agosto, i militari dell'Arma hanno eseguito un'ordinanza applicativa di misura cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Nola su richiesta della locale Procura della Repubblica, per "tentato omicidio". L'accusa passa oggi ad omicidio.
Durante le indagini dei Carabinieri e della Procura è stata rinvenuta quella che gli inquirenti reputano essere l'arma del delitto, una mazzuola da carpentiere, appunto, che era stata nascosta in un deposito attrezzi.