Green Jim, il grande inganno: il crollo dell'imprenditore Claudio D'Alessio tra palestre fantasma, debiti e guai giudiziari

Diversi investitori avrebbero versato decine di migliaia di euro, ma ad oggi, nessuna palestra è stata costruita, né esiste un piano operativo concreto. Le comunicazioni si riducono a messaggi WhatsApp pieni di scuse, rinvii e promesse sistematicamente disattese

Una start-up presentata come innovativa, un cognome noto come garanzia e investitori che oggi si ritrovano con un pugno di mosche. È questa, in sintesi, la vicenda che ruota attorno a Claudio D’Alessio, imprenditore napoletano e figlio del celebre cantante Gigi D’Alessio: Green Jim, la società di palestre ecosostenibili mai decollata, si è trasformata in una "trappola" per decine di investitori.

IL MIRAGGIO DI GREEN JIM: PALESTRE MAI NATE, SOLDI SPARITI

Tutto inizia nel 2022, quando Claudio D’Alessio presenta a potenziali investitori la sua creatura imprenditoriale: Green Jim, una start-up che avrebbe dovuto coniugare fitness, tecnologia e sostenibilità ambientale, che prometteva palestre “green” di nuova generazione.

Elemento chiave della proposta, però, non sarebbe stato il business plan, bensì la presunta partecipazione del padre Gigi, usata più volte come garanzia implicita: “È tutto sicuro, c’è dentro anche mio padre”, avrebbe detto Claudio.

Diversi investitori avrebbero versato decine di migliaia di euro, ma ad oggi, nessuna palestra è stata costruita, né esiste un piano operativo concreto. Le comunicazioni si riducono a messaggi WhatsApp pieni di scuse, rinvii e promesse sistematicamente disattese.

I CONTI NON TORNANO: SOCIETÀ IN PERDITA E FONDI SCOMPARSI

Nel gennaio 2025, la richiesta di rimborso da parte di uno degli investitori rivela un quadro ben diverso. Claudio D’Alessio continua a promettere soluzioni imminenti, tra cui l’arrivo di un “socio inglese” pronto a versare 2 milioni di euro per salvare la società, ma anche questa operazione non si è concretizzata.

Attraverso accertamenti legali, è emerso quanto segue:

  • I fondi versati valgono appena 54 euro nei documenti societari.
  • La società è fortemente indebitata.
  • Non esistono tracce contabili dei soldi versati dai soci.
  • Le palestre non sono mai state avviate.

 

L’AZIONE LEGALE: CLAUDIO D’ALESSIO SOTTO DECRETO INGIUNTIVO

Dopo numerosi solleciti, Claudio D’Alessio firma un accordo di pagamento rateale, nel tentativo di evitare contenziosi, ma puntualmente disattende anche questo impegno.

Viene quindi richiesto nei suoi confronti un decreto ingiuntivo,  se non procederà al saldo immediato della somma dovuta, si attiveranno le procedure per:

  • Pignoramento dei beni personali, poiché Claudio si è reso garante della società in qualità di amministratore.
  • Messa in fallimento di Green Jim, formalmente mai operativa.
  • Eventuali azioni civili e penali per responsabilità nella cattiva gestione societaria.

 

CHI È CLAUDIO D’ALESSIO? IL FIGLIO DI GIGI TRA BUSINESS FALLITI E OMBRE GIUDIZIARIE

Nato a Napoli nel 1986, Claudio D’Alessio è noto al pubblico come figlio del cantante Gigi D’Alessio e dell’ex moglie Carmela Barbato. Dopo aver scelto di non intraprendere la carriera artistica, si è presentato come giovane imprenditore rampante, fondando Green Jim e collaborando con UptousNaples, start-up per il turismo nel centro storico partenopeo.

Dal punto di vista personale, Claudio è spesso finito sulle riviste di gossip:

  • È padre di Noemi, avuta a 20 anni da Francesca.
  • Ha avuto relazioni note con Cristina Buccino e Nicole Minetti.
  • Dal 2017 è legato alla ballerina tv Giusy Lo Conte, con cui ha due figlie.

Sui social, Claudio appare spesso sorridente, in forma e in vacanza. Proprio mentre gli investitori chiedevano il rientro del capitale, veniva fotografato al Nikki Beach in Costa Smeralda, tra feste e champagne. Un’immagine che ha aumentato il malcontento tra gli investitori.

 

I PRECEDENTI PENALI: LESIONI E VIOLENZA PRIVATA

Non è la prima volta che Claudio D’Alessio finisce sotto i riflettori della giustizia.

Secondo fonti giudiziarie, in passato sarebbe stato coinvolto in controversie di natura economica e civile, alcune delle quali risolte con transazioni o archiviazioni. Tuttavia, anche dal punto di vista penale risultano una denuncia per appropriazione indebita, una per truffa ed un processo per lesioni personali e violenza privata — circostanze che non hanno portato a una condanna, ma che contribuiscono a delineare un quadro più ampio della sua esperienza nei rapporti professionali e legali.

 

GIUSTIZIA IN CORSO: COSA ASPETTARSI ORA

Green Jim si sta rivelando per quello che molti temevano: una scatola vuota che sarebbe stata usata per raccogliere fondi senza alcuna reale operatività.

Il procedimento è aperto e, in assenza di collaborazione, l’azione giudiziaria proseguirà nelle sedi adeguate.

Il coinvolgimento — anche solo mediatico — del padre Gigi D’Alessio ha contribuito a generare fiducia, ma la vicenda conferma quanto sia importante distinguere tra fama e garanzie reali in ambito imprenditoriale.

Di Claudio Cristallo